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ESF: la storia di Enzo Piffer
Cari amici, ecco a voi il mio amico Enzo, uno dei vandali che avrebbe
dovuto mettere a soqquadro Firenze e che invece ha dato a tutti una grande
lezione di umanità, di coraggio e di orgoglio (quello giusto, però).
Luca Salvi, VR
domenica 10 novembre 2002
Trentino Corriere delle Alpi
Enzo Piffer di Besenello per quanto immobilizzato su un lettino ieri a
Firenze ha partecipato al corteo contro la guerra
Piffer e l'abbraccio con Gino Strada: «Tieni duro»
Da Besenello in piazza, nonostante il grave handicap. Tra l'affetto di tutti
c.ve.
FIRENZE. Per quasi quattro ore è rimasto fermo ad un angolo di strada, e
tutti a chiedersi: chi è? Enzo Piffer, da Besenello, da 35 anni vive
immobilizzato su un lettino, paralitico dopo un terribile tuffo in piscina.
E' un pacifista convinto e non si perde un raduno no global. E' stato
perfino alla Perugia-Assisi. Ieri in migliaia lo hanno fotografato,
accarezzato, baciato. Ma alle diciassette gli è toccato un grande onore:
nel giro di pochi minuti si sono fermati a salutarlo Gino Strada, Sergio
Cofferati e Oliviero Diliberto. Tutti hanno scambiato quattro chiacchiere
con lui, e soprattutto il medico di Emergency si è voluto sincerare delle
sue condizioni. «Tieni duro, alla prossima», gli ha detto. E non sono parse
parole di circostanza. Ma soprattutto i tre personaggi lo hanno
ringraziato: se uno nelle sue condizioni aveva fatto tanta strada allora
vuol dire che deve avere dentro di sé motivazioni eccezionali.
Piffer, immobile sul lettino, ha contato dalle 2 mila alle 5 persone al
minuto, sotto lo sguardo amorevole della moglie. «Abbiamo fatto un po'
fatica a trovare un posto per parcheggiare, ma alla fine i vigili sono
stati gentili». Mentre lo dice arriva una ragazza: «Enzo, tesoro! Come
stai? Anche tu qua». Enzo ha tanti amici.
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