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NEWSLETTER dell'8 Novembre 2002



NEWSLETTER del Collettivo Studenti di Giurisprudenza in Lotta di Napoli
web: http://collettivo.cjb.net - e-mail: collettivo@collettivo.cjb.net -
tel.: 328/3863982
c/o Facoltà di Giurisprudenza, via Porta di Massa 32, Napoli

Agenda telematica: http://it.calendar.yahoo.com/collettivo_napoli

NEWSLETTER di venerdì, 8 Novembre 2002



DA STUDENTI A PRECARI IN FORMAZIONE - APPELLO ALLE RETI STUDENTESCHE EUROPEE
per un percorso comune di riflessione e di lotta

L'UNIVERSITÀ RIPUDIA LA GUERRA - Coordinamento Universitario contro la guerra

Il sito web è stato aggiornato.


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L'UNIVERSITA' RIPUDIA LA GUERRA


Bush, Blair e Berlusconi sono pronti a scatenare la guerra contro l'Iraq.
Ripetono che la guerra è necessaria per fermare il terrorismo, che bisogna
disarmare Saddam Hussein, per difendere la sicurezza dei cittadini dei Paesi
occidentali.
In realtà la guerra produrrebbe solo distruzione e miseria, accenderebbe
nuovo odio e peggiorerebbe le condizioni di vita degli stessi popoli degli
Stati Uniti e dei loro alleati europei.
Molti sostengono che la guerra sarebbe giusta se ci fosse una risoluzione
dell'ONU. Ma decine di risoluzioni, anche recentissime, che impongono a
Israele di cessare l'occupazione dei Territori Palestinesi vengono
sfacciatamente
ignorate, nel silenzio della comunità internazionale.


E' CHIARO CHE LA GUERRA LA VOGLIONO FARE PER IMPORRE IL LORO DOMINIO CONTRO
LA VOLONTA' DEI POPOLI, PER CONTROLLARE I POZZI DI PETROLIO, PER USCIRE
DALLA CRISI ECONOMICA CHE INCOMBE SULL'OCCIDENTE E DISTOGLIERE L'OPINIONE
PUBBLICA DAI SUOI EFFETTI.


NOI NON ABBIAMO BISOGNO DELLA GUERRA ALL'IRAQ!

I POPOLI DELL'EUROPA, DEL MEDIORIENTE E DEGLI STESSI STATI UNITI NON VOGLIONO
LA GUERRA.

IN TUTTA EUROPA E NEGLI USA CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE MANIFESTANO
IN QUESTI GIORNI CONTRO LA GUERRA: SE FACCIAMO SENTIRE OVUNQUE LE NOSTRE
VOCI, A PARTIRE DALLA NOSTRA UNIVERSITÀ, L'ENNESIMO MASSACRO PUÒ ESSERE
EVITATO,

LA SPIRALE GUERRA-TERRORISMO-GUERRA PUO' ESSERE FERMATA!


ASSEMBLEA GENERALE
DI STUDENTI, DOCENTI E LAVORATORI DELL'UNIVERSITÀ NAPOLETANA
MARTEDÌ 29 OTTOBRE
ORE 10 FACOLTÀ DI LETTERE

MANIFESTAZIONE EUROPEA CONTRO LA GUERRA
FIRENZE 9 NOVEMBRE


COORDINAMENTO UNIVERSITARIO CONTRO LA GUERRA

Hanno già aderito:

Comitato per la pace "Not in our name"

Università Rossa

Circolo università del PRC

Sinistra Universitaria

Collettivo studenti di giurisprudenza in lotta

Mutua studentesca

Domenico Jervolino

Philip Rushton

Gordon Poole

Umberto Oreste

molti studenti e studentesse delle Università di Napoli



Gruppi o singole persone che vogliono aderire o aiutarci a diffondere materiale
informativo possono

contattare questi numeri: 329.7379457 o 333.9409019

oppure inviare e-mail a: circolouniversita@hotmail.com



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APPELLO ALLE RETI STUDENTESCHE EUROPEE
"Da studenti a precari in formazione"


All'Europa dei mercati in cui tutte le scelte sono guidate dallo strapotere
del capitale finanziario, all'Europa sempre più militarizzata, con coste
blindate e roccaforti militari pronte a sedare qualsiasi espressione del
dissenso sociale, all'Europa in cui è garantita solo la libera circolazione
delle merci e dei capitali, noi, reti del movimento studentesco italiano
ci opponiamo.
In occasione del Forum sociale Europeo, come collettivi, associazioni,
strutture di base che agiamo nei luoghi della formazione in Italia, vogliamo
rimettere al centro del dibattito del movimento europeo la questione della
formazione e dell'accesso ai saperi, che negli ultimi anni ha subito una
pesante ristrutturazione in tutto il vecchio continente.
In tutta Europa, le scuole e le università diventano sempre più "fabbriche
sociali" in cui non solo si vuole riprodurre il consenso ideologico a questo
sistema di sviluppo, ma anche si mettono in atto le nuove strategie
occupazionali
basate sulla flessibilità, la mobilità, la precarietà, in un quadro di generale
negazione dei diritti per i vecchi e i nuovi lavoratori. In un quadro in
cui gli studenti vengono utilizzati, attraverso gli stage, come lavoratori
temporanei e a costo zero, in cui i nuovi corsi di laurea propongono sbocchi
lavorativi inevitabilmente precari e in cui le condizioni materiali di vita
degli studenti, attaccati dai continui tagli al diritto allo studio delle
finanziarie di guerra, costringono a saltuari lavoretti precari, ci proponiamo
dunque discutere della trasformazione dello studente in un "precario in
formazione".
Noi vogliamo rilanciare un'idea pubblica della formazione, contro i processi
di privatizzazione delle Università e dei servizi per il diritto allo studio,
che in tutta Europa stanno legando quello che dovrebbe essere un diritto
fondamentale alle mere esigenze di profitto. Pubblica nel senso che sia
gestita dai soggetti che vivono e lavorano nelle scuole e nelle università,
da soggetti autonomi e capaci di autodeterminare percorsi culturali e di
formazione critica, contro quella falsa autonomia, oggi propagandata, che
riduce sempre più la libertà dei saperi nei confronti della struttura
produttiva
e che si configura come sistema autoritario che rafforza chi è già forte.
Non accettiamo le logiche autoritarie e liberiste di trasmissione e
diffusione del sapere oggi dominanti, non sopportiamo, in quanto contrario
al nostro essere uomini e donne, un sapere assoggettato al profitto e
all'interesse
delle multinazionali. Vogliamo rompere il recinto con cui si sta cercando
di recintare il sapere, di rinchiudere i nostri cervelli e le nostre passioni:
brevetti, copyright, proprietà intellettuale, non sono altro che strumenti
con cui asservire la produzione culturale, la ricerca, ogni sapere sociale
ai padroni del mondo.
Noi pensiamo ad un'altra scuola, ad un'altra università, ad un'altra formazione
in Europa, intese non come un servizio al mercato e ad esclusivo beneficio
dei processi di valorizzazione del capitale, ma
dell'intera società. La cultura, i saperi, il diritto inviolabile alla propria
formazione critica non possono essere assoggettati ai criteri di efficienza
che valgono per la produzione di merci. Per questo rigettiamo una prospettiva
aziendalistico-tecnocratica della formazione tutta interna al processo
produttivo,
un sistema competitivo misurato da standard di efficienza e produttività
(crediti), in cui la scelta del percorso formativo individuale deve maturare
in ordine alle richieste di specifiche competenze formulate dal mercato.
Per queste ragioni vogliamo iniziare, partendo dall'occasione rappresentata
dal Forum sociale Europeo, un percorso europeo di discussione, di messa
in rete delle diverse esperienze, di confronto sulle pratiche, di
generalizzazione
del conflitto. Siamo convinti che la battaglia per una formazione pubblica,
per l'accesso ai saperi non possa non avere una dimensione europea. Vogliamo
che quello di Firenze sia un punto di partenza: rivolgiamo questo appello
a tutti i movimenti, le reti, le associazioni studentesche europee a venire
a Firenze e ad attraversare insieme quelle giornate nelle forme più diverse.
Vi invitiamo a costruire un grande momento di discussione il 7 mattina
nell'ambito
di un seminario del forum sociale sulla formazione da noi promosso. Vorremmo
che quella fosse un'occasione non solo di incontro, ma anche di definizione
e costruzione a livello europeo di pratiche di conflitto da sperimentare
sin dai giorni di Firenze: per un libero sapere, condizione per la libertà
di tutti.
Libertà che vogliamo sia garantita, che vogliamo difendere dagli attacchi
del Governo Italiano che vuole da un lato ostacolare l'ingresso alle
frontiere a tutti i cittadini e le cittadine, ad ogni forma di espressione
di un sapere critico, dall'altro negare il diritto al dissenso e il diritto
a manifestare.


CAEF ( Coordinadora de Asambleas de Escuela y Facultad) DE MADRID

COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI, PISA

COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI, ROMA

SAPIENZA PIRATA, ROMA

MINERVA ROSSA, ROMA

COLLETTIVO POLITICO DI SCIENZE POLITICHE, FIRENZE

LABORATORIO CONRICERCA FUTURO ANTERIORE

LAB CONRICERCA, PESCARA

SPAZIO SOCIALE STUDENTESCO, BOLOGNA

STUDENTI IN MOVIMENTO, PADOVA - COLLETTIVO DI SCIENZE POLITICHE

RETE STUDENTESCA DEL NORD EST - LABORATORIO ATIPICI, PADOVA - COORDINAMENTO
MEDIATTIVI, PADOVA

COLLETTIVO UNIVERSITARIO AUTONOMO, TORINO

STUDENTI DISOBBEDIENTI, TRIESTE

COLLETTIVI STUDENTESCHI, ROVIGO

COORDINAMENTO STUDENTESCO, VENEZIA

COLLETTIVI UNIVERSITARI, VENEZIA

STUDENTI DI SINISTRA IN MOVIMENTO, MODENA

STUDENTI IN MOVIMENTO, GENOVA

CANTIERE - COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI, MILANO

LABORATORIO DEI SAPERI SOCIALI, NAPOLI

RETE CAMPANA STUDENTI IN MOVIMENTO

COLLETTIVO STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA, NAPOLI



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Abbiamo aggiornato il nostro sito web:
Sono state aggiornate le sezioni Università e Globalizzazione, Collettivi
Universitari e Newsletter.


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COLLETTIVO "STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA"
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