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Una notte senza dimora



Notte dei senza dimora.
Milano, piazza Santo Stefano - 17 ottobre 2002

Arriviamo verso le 22, in bici lo zaino da' fastidio, ma in fondo la
strada non e' molta...
Marco e Francesca ci aspettano a Piola, sono un po' raffreddati, niente
zaino in spalla. "A una cert'ora ce ne andiamo...". Ma si', in fondo e'
carino anche solo esserci. Vero? Marco, Marco... Dov'e' finito Marco? Ah,
si e' dileguato. Ci vediamo la', ripassa da casa a prendere il sacco a
pelo. Vedere sacchi a pelo su spalle altrui e' contagioso!
In piazza c'e' tanta gente, associazioni e manifesti, roulottes, un grande
bancone di libri e poi... vin brule' e panini alla nutella per tutti!
Sono orgogliosa di vedere il nostro bruciatore e la nostra pentola
prestarsi per questo vin brule', un po' come le mamme che vanno a vedere i
saggi dei loro bimbi. Sono contenta che una cosa nostra sia servita ad
altri, in questa notte.
Uffa, speravo che con questa lagna un po' sentimentale ci avrebbero
offerto il vino... e invece ciccia!!! Andrea, lasci tu il tallero? E'
offerta libera!

I Giu' il cappello suonano e cantano per tutti, si balla in mezzo alla
piazza facendosi spazio fra la gente. L'impianto fa un po' pena, si sente
a tratti e ogni tanto la voce vola via, peccato perche' sono bravissimi.
Francesca e Marco gongolano, al loro matrimonio ci hanno fatto ballare
proprio i Giu' il cappello ed e' divertente riascoltarli in un contesto
cosi' diverso!
Un sacco di gente, la piazza si riempie di giovani e meno giovani,
gruppetti con e senza zaini si affollano. Qualche senza dimora vero c'e'
sul serio, sebbene probabilmente i piu' abbiano cambiato zona. La musica
popolare ci porta dal Piemonte al Salento passando per la Romagna...
Si fa tardi e si vedono srotolare i primi materassini. Scatta la gara per
occupare le parti di pavimentazione a lastre grandi... ma d'un tratto...
la nemica giurata. Eccola, la pioggia.

Attimi di panico alla ricerca di una tettoia. Siamo nell'unica piazza
d'Italia senza un centimetro di copertura!?!
Occupiamo abusivamente l'esterno di una pizzeria, apriamo i grandi
ombrelloni per trovare un po' di quiete...
Intanto, polenta per tutti! Sembra un film... Ma che cosa ci facciamo noi
qui sotto, eh? Un po' mi vien da ridere, un po' no. In fondo posso sempre
decidere che e' stato bello, ciao a tutti.
Pensare a chi per davvero non ha un luogo dove andare mette una punta di
malinconia.

Stiamo qui, andiamo via, stiamo qui, aspettiamo che spiova, stiamo qui, ci
spostiamo...
Balletto di proposte e alla fine... tutti in piazza Diaz, sotto i portici!
La carovana si sposta, siamo davvero in tanti.
Ci accoccoliamo alla bell'e meglio, un gruppo di fulminelli con chitarre e
violino fa impazzire tre fanciulle che danzano come professioniste, tutto
intorno si canta e si ride. Non fa molto freddo, ma sappiamo bene che nel
giro di qualche settimana la temperatura si abbassera' e allora non
bastera' certo il vin brule'  a scaldare chi senza dimora non lo e' una
volta all'anno.


Anna


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