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[Fwd: TT9 - Tiziano Terzani Newsletter N. 9 (Messaggio da Tiziano)]
- To: news <news@peacelink.it>
- Subject: [Fwd: TT9 - Tiziano Terzani Newsletter N. 9 (Messaggio da Tiziano)]
- From: Roberto Del Bianco <delbia@casamia.org>
- Date: Thu, 03 Oct 2002 10:38:00 +0200
- Organization: Dal notebook :)
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Riporto nella "News" questa veloce lettera di Tiziano Terzani, per chi non
lo conoscesse è stato giornalista "di guerra" negli anni 70 e acceso
sostenitore della pace. Attualmente vive in india, alle pendici
dell'Himalaya, pur ritornando ogni tanto nei nostri Paesi per raccontare i
suoi libri e diffondere il suo messaggio.
-------- Original Message --------
Subject: TT9 - Tiziano Terzani Newsletter N. 9 (Messaggio da Tiziano)
Date: Thu, 3 Oct 2002 10:15:51 +0200
From: "Massimo - Terzani \"Fun\" Club" <max@tizianoterzani.com>
Reply-To: "Massimo - Terzani \"Fun\" Club" <max@tizianoterzani.com>
Organization: Tiziano Terzani "Fun" Club
To: <mailinglist@tizianoterzani.com>
Firenze 2 ottobre 2002
Carissimi Amiche , carissimi Amici
tante cose da dire e poco tempo: una condizione che tutti
conosciamo. Innanzitutto GRAZIE. Grazie per essere venuti a Mantova, a
Certaldo, a Ferrara, a Roma e Grazie soprattutto per i generosi messaggi
che trovo regolarmente nella bottiglia magica dell' E-mail. Ad alcuni ho
risposto, ai più no perché, fra le tante belle cose di cui sono stato
oggetto nelle ultime settimane, c'è stato anche un attacco "nemico" al mio
computer: un virus, arrivatomi con cattiva malizia in un attachment, si é
mangiato tutta la memoria della macchina, ed un po' della mia, compresi
circa 300 vostri recenti messaggi. Ce n'erano di estremamente cari, alcuni
- in particolare di lettrici - molti belli, alcuni provocatori ma ugualmente
interessanti a cui volevo con calma rispondere. Non lo potrò fare. Mi
dispiace. Sappiate almeno che li ho letti TUTTI e che, se la trasmissione
del pensiero funzionasse, avreste già sentito una reazione di gratitudine.
Le ultime settimane sono state indaffaratissime. I vari editori
europei delle "Lettere contro la guerra" mi hanno invitato a parlare del
libro e non ho perso occasione per dire la mia sulla pace. Sono stato una
settimana in Spagna, una in Francia ed ultimamente in Germania. Quel che ho
detto e ripetuto ovunque voi lo conoscete: "è quello che avrebbe detto mia
nonna" .
La imminente guerra in Iraq mi angoscia. Per questo ho aderito
all'appello di Emergency e da ieri dalla finestra di casa nostra pende un
grande lenzuolo bianco con su scritto "NO ALLA GUERRA". Questa di esprimere
con un semplice gesto una idea così chiara e ferma mi pare brillante. Se
siete d'accordo fate lo stesso: mettere uno straccio bianco al vostro
davanzale, alla vostra macchina, al guinzaglio del cane, alla carrozzina del
bambino. E poi: parlate con i vostri amici, coi vicini e cercate di parlare
soprattutto con chi la pensa diversamente, con chi per indifferenza o
convinzione vuol essere complice di un nuovo massacro. Per questo che ero
andato a Ferrara a ricevere il premio che mi avevano assegnato. Sapevo che
lì non mi sarei trovato dinanzi ad una platea simpatetica e che lì il mio
appello al dialogo, alla pace, alla comprensione degli 'altri' sarebbe
caduto male. Purtroppo non é neppure caduto perché, con una abilissima
manovra di chi aveva orchestrato la serata, non ho mai avuto il microfono in
mano ed il presentatore di turno, dopo avermi fatto dire le due cose di
circostanza, mi ha impedito di continuare a parlare...forse per non
offendere il sottosegretario alla Difesa che era ospite d'onore alla cerimonia.
Con tipico "esprit des escaliers" , cioè quel che si pensa si
sarebbe potuto dire o fare quando si è già per le scale, mi rammarico di non
aver insistito. Ci saranno altre occasioni. Nella settimana che viene sarò
totalmente impegnato su questo fronte. Poi andrò per una decina di giorni
negli Stati Uniti. Dopo non so. Vorrei molto tornare nella mia baita nell'
Himalaya a scrivere, ma chi sa cosa ci riserbano Bush, Saddam Hussein ed
Osama bin Laden. Allora meglio non fare troppi piani a lunga scadenza.
Vi ringrazio di nuovo per la solidarietà, per la vostra "presenza"
e per la comprensione. Un grande abbraccio cibernetico
t.t.
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Ci penserò io!
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ed in francese.
Ciao!
Massimo De Martino
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