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L'11 settembre del 1973



Questa e' la prefazione che Daniele Sepe ha scritto per il suo disco
"Conosci Víctor Jara?".
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"L'11 settembre del 1973 [*] un colpo di stato militare metteva fine
all'esperienza rarissima di un governo di sinistra in Sudamerica. Un colpo
di stato preparato con cura: un'ondata di scioperi selvaggi del sindacato
dei trasportatori aveva progressivamente messo in ginocchio il Cile (un
paese che si sviluppa solo in lunghezza) e poi attentati, pressioni
economiche fortissime, esercitate soprattutto dalla multinazionale
americana ITT; ma in realta' tutto era stato deciso, né piu' né meno come
accade oggi, alla Casa Bianca di Washington.
Aveva detto un anno prima Henry Kissinger: "Non vedo perché dovremmo
restare con le mani in mano a guardare come un paese diventa comunista a
causa dell'irresponsabilità del suo popolo." Gli fu dato il premio Nobel
per la pace!
L'irresponsabilità del popolo cileno era stata quella di scegliere, in
libere elezioni, una coalizione di sinistra guidata da Salvador Allende.
In Italia le notizie e le immagini che arrivavano dal Cile, il
bombardamento de "La Moneda" [**], i rastrellamenti e soprattutto quelle
dei prigionieri politici rinchiusi nello stadio "Chile" (che oggi, per
debito della storia,si chiama "Estadio Víctor Jara"), ci fecero subito
percepire che stava accadendo qualcosa di terribile.
Mi tornarono in mente i racconti di mio nonno e di mio padre, dei fascisti
e dei tedeschi [***].
In Italia erano gli anni dell'Italicus e delle stragi di stato, e per noi
era ben viva la paura che si potesse essere coinvolti, anche qua, in
qualcosa di simile. Altro che paura del KGB! L'Italia era il paese di
servizi segreti diretti da fanatici fascisti, di aerei che cadevano chissa'
perché, di attentati contro i sindacati e di appostamenti contro i
compagni: una situazione molto preoccupante e coi padroni del mondo in casa.
La vigilanza era d'obbligo.
Dal Cile cominciarono subito ad arrivare i primi rifugiati; fra loro tanti
musicisti, chi sfuggito per miracolo alle squadracce del regime di
Pinochet, chi perche' aveva avuto la fortuna di essere sorpreso all'estero
dal colpo di stato. Qualcuno comincio' a registrare e a suonare in Europa,
e cosi' molti di noi vennero a contatto con le musiche dei Quilapayún,
degli Inti-Illimani, di Violeta Parra e di tanti altri. [****] Io comprai
un disco che si chiamava "Te recuerdo Amanda". Non ho mai piu' smesso di
ascoltare e suonare quella musica.
Víctor Jara era nato a Chillán, nel sud del Cile, il 28 settembre del 1932
[*****], figlio di contadini. Sua madre era anche una brava cantante. Si
interesso' di teatro e di musica, soprattutto quella tascurata della
campagna. Gia' dal '59 comincio' a partecipare a concerti che lo portarono
in giro per il Sudamerica, ma anche nell'Europa dell'est e in Unione
Sovietica, dove registro' il suo primo disco.
Era militante della Juventud Comunista Chilena ed era anche membro del
comitato culturale del Partito Comunista Cileno. [******]
Queste ultime sono cose che e' bene ricordare affinché non ci si confonda e
si metta Jara assieme ai tanti "eroi buonisti" di questi tempi, tutti a
convivere allegramente insieme: Topolino e Madre Teresa, Paperino e Che
Guevara, Gandhi e Zapata... [*******] JARA ERA UN COMUNISTA! Ed e' la
ragione per la quale l'11 settembre del 1973 non rimase in casa ad
ascoltare la radio, né cerco' di fuggire, ma ando' all'universita' per
organizzarsi assieme a tanti compagni per i quali aveva composto e cantato
la sua musica. Fu catturato, portato insieme a migliaia di persone nello
stadio di Santiago (lo stesso dove solo un anno prima aveva tenuto un
felicissimo concerto) e dopo giorni di torture e di terrore, gli
maciullarono le mani e lo trucidarono.
C'e' una distanza fra quest'uomo e gli "ex-comunisti" di adesso [********]
che non e' misurabile. Non so se lorsignori hanno mai cantato insieme a
tanti altri "El pueblo unido jamás será vencido", ma ho il raccapricciante
sospetto che cio' sia accaduto. [*********]
Forse anche quell'insipidissimo burattino inglese che ha evitato di dare
giustizia alla vedova di Jara, e a tutti gli altri, evitando di assicurare
alla giustizia spagnola l'esecutore di quegli eccidi, il generale Augusto
Pinochet, forse anche lui in gioventu' avra' cantato qualcosa di Víctor
Jara.
Se ne vanno i migliori. Questo mondo sarebbe stato meno ributtevole se il
destino si fosse preso, invece di Allende, questi rampanti ex-giovanotti
ex-tutto. Ma tant'è...
Io, come al solito, non penso che aver prodotto un'ora scarsa di musica
possa restituire giustizia alle vittime dei militari fascisti in
Sudamerica, o consegnare terre ai contadini del nord-est del Brasile e
tanto meno rendere meno duro il manganello di un poliziotto messicano, ma
visto che i tempi sono davvero duri, so che riascoltare queste canzoni ci
dara', a noi comunisti inveterati, un po' di forza e di consapevolezza in
piu'. Ed e' per questo che, per esempio, dopo giorni e giorni di atroci
dubbi ho lasciato il discorso di Allende per intero, cosi' come mi e'
arrivato su posta elettronica da "www.tercera.cl", e li' dove penso che sia
giusto che stia: prima di "Te recuerdo Amanda".
Non e' proprio la scelta musicale piu' opportuna. Nei preascolti che
inevitabilmente noi musicisti dubbiosi rifiliamo ai nostri amici il
commento era unanime: "E' troppo lungo, non in mezzo, alla fine o
all'inizio, meglio spezzettarlo..."
No. E' troppo vero. E' troppo bello. E' troppo giusto.
Ed "opportuno" e' troppo vicino a "opportunismo", che e' la peggiore
epidemia di questi anni [...]
Per cui abbiate pazienza, e se proprio non ce la fate approfittate della
tecnologia e programmatevi il disco come volete.
Per me rimane la cosa piu' giusta che ho mai ascoltato.
Ci aiutera' ad attraversare il mare di merda che ci circonda in questo
triste e preoccupante inizio di secolo.
La storia la fa il popolo, il popolo siamo noi, e cerchiamo di farla perbene.
Buon ascolto. "
**
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Note del copista

[*] E cosi', vista la data, nessuno si ricordera' piu' di questo
anniversario. L'11 settembre? Solo gli eroici pompieri newyorkesi.
[**] Il palazzo presidenziale cileno.
[***] E quel giorno e' stata una delle pochissime volte che ho visto mio
padre sul punto di piangere.
[****] Tutti ebbero un grande successo per circa tre anni, forse qualcosa
piu' o forse qualcosa meno. Poi qualcuno comincio' a dire che la loro
musica era "noiosa", "pallosa", "sempre uguale" eccetera. Di solito si fa
cosi'. Segnaliamo al riguardo le due "performances" di due stimati
cantautori italiani, Lucio Dalla ("la musica andina che noia mortale" ecc.)
e il prof. Roberto Vecchioni ("noioso come una canzone degli Inti-Illimani"
ecc.), opinioni espresse in loro canzonette.
[*****] Curiosamente, il 28 settembre (ma di due anni dopo, del 1934) era
nato anche Piero Ciampi. Comunista, anarchico e livornese. Quando si dicono
le coincidenze.
[******] Qualcuno si ricordera' di Luís Corvalán?
[*******] Non mi pronuncio certo su Paperino (ma avrei diverse cose da dire
su Topolino, tipico americano medio di merda). Ricordo invece l'autentica
"multinazionale della carita' " messa su da madre Teresa di Calcutta (non
per niente beatificata dallo stesso papa che ha fatto santo il fondatore
dell'Opus Dei, senza scordare il giro di miliardi messo su con Padre Pio) e
il libro paga di Sua Maesta' Britannica, dove il nome di Gandhi aveva un
posto d'onore. Non per niente e' diventato il simbolo del "Partito Radicale
Transnazionale" (che diventera' pure transgenico?), quello che, giusto nel
nome di Gandhi, plaude agli interventi NATO e organizza manifestazioni a
sostegno di Israele mentre i tank di quest'ultimo radono al suolo le citta'
e i villaggi palestinesi.
[********] Per non contare quelli "mai stati comunisti" (Guccini in primis,
no? L'ha detto lui!)
[*********] Io invece ne ho la certezza. Ad esempio, un altro "mai stato
comunista", il sindaco di Roma Walter Veltroni, afferma di aver conosciuto
la propria consorte "ad un concerto degli Inti-Illimani".
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*Riccardo Venturi*, venturi@spl.at
*Er muoz gelîchesame die leiter abewerfen
*So er an îr ûfgestigen ist (Vogelweide)
*59860 Bruay sur l'Escaut [France, Nord]
*http://utenti.lycos.it/Guctrad/alamanno.html