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ll Ricordo di un Ligure che camminava a " testa alta "



ll Ricordo di un Ligure che camminava a " testa alta "

Non ho mai conosciuto, personalmente, il " Presidente" anche se, nel 
lontano 1990, in Stella , ero presente alla Cerimonia in cui venivano 
deposte le sue spoglie mortali.
E fu in tale circostanza che ebbi conferma della "grandezza" avuta in vita 
da Sandro Pertini che, in quel momento, sembrava  presenziare con lo 
spirito tanto da mettere a disagio i presenti; una sensazione 
particolarmente intensa e forte, carica di un DNA che mi ricorda la gente 
ma soprattutto i vecchi dei nostri luoghi; un DNA   spesso schivo, sopito o 
forse distratto o per nulla partecipativo.
Non oso pensare che oggi il messaggio di coerenza, onestà e lealtà che 
contraddistingueva l'uomo sia svanito nel nulla perchè me lo ricordano i " 
testimoni " di quell'epoca che, da ragazzo, ascoltavo e ascolto tutt'ora.
Penso che molto della " natura  etica " di Pertini faccia parte anche della 
sua formazione e stile di vita tipico della gente ligure di quel periodo 
che, a tratti, mi riporta all'esperienza antifascista di mio nonno, il 
quale, per scelta di valori, optò per il confino piuttosto che sottostare 
alle imposizioni di un'epoca.
Testardo? Così è il ligure, anche se si rivela sempre pronto a comprendere 
le altrui esigenze pensando che c'è posto per tutti e tolleranza anche per 
chi, avendo origini diverse,  è giunto qui perchè in stato di bisogno.
Senza offesa....ma oggi tendiamo spesso un pò tutti a dimenticare  le 
nostre più o meno recenti esperienze e, a volte, sarebbe opportuno che 
qualcuno ce lo ricordasse; parla adesso la mia metà che ha origini dal 
passato Lombardo-Veneto, gente costretta ad emigrare in cerca di lavoro.
Comunque, la cosa che più conta e sembra contare, oggi, è la testimonianza 
viva, vera e profonda di una persona attuale  per i nostri tempi oltre che 
per il passato e ce lo dimostrano i " passi " di alcune testimonianze del 
Pertini " non istituzionale ", ovvero dell'uomo che, negli anni tra il 1957 
ed il 1959 aveva modo di intrattenere una bellissima corrispondenza con il 
più giovane cognato Umberto Voltolina.
Questi dialoghi sono di una freschezza e di una attualità che è il portato, 
anche, di una cultura  della tolleranza e dell'accoglienza ": tipiche " 
della gente di mare, di quella ligure in particolare, dove chi è diverso 
trova comunque dignità e spazio vitale.
Da questi brani emerge, già da quell'epoca, lo spirito di libertà 
dell'individuo che deve " sottrarsi " dal bisogno quotidiano e che deve 
egualmente poter godere dei beni della terra.
Anche allora per " Pertini Uomo " esisteva una minoranza che aveva più del 
superfluo, a fronte di una maggioranza che aveva meno del necessario e, 
ancora, il messagio era che la nuova società non doveva uccidere moralmente 
l'uomo, la sua natura, la sua dignità e libertà individuale ma, di contro, 
doveva imporgli servitù morali dopo averlo liberato da quelle economiche e 
sociali.
Belle frasi ma... l'epoca dell'indifferenza incombe ovunque e, da noi, il 
primigeneo " spirito guida " delle stirpi liguri  si disperde sostituito da 
diversi valori etico-morali che ci allontanano dai precedenti sempre  più 
racchiusi in acquarelli d'epoca.
E le nuove generazioni? A questo proposito citiamo nuovamente il Presidente 
augurandogli, con stima, pace e serenità: " Gli anziani, di fronte alla 
gioventù di oggi piena di tormenti, di contraddizione, smarrita, che dubita 
di tutto e di tutti e non crede a nulla, pensano di risolvere il grave 
problema, affermando con una scrollata di spalle: "Gioventù bruciata". Ma 
chi l'ha bruciata? Chi ha bruciato la sua anima facendone un deserto 
spoglio di fede, di fiducia, di speranza? " ( Roma 24.02.1958 )
In questa circostanza il richiamo morale dell'uomo dovrebbe spingere tutti 
a nuove forme di impegno politico e sociale per sottrarre da tali ambiti 
gli " ospiti indesiderati " e questo è un principio della coscienza 
individuale di ognuno di noi.
E per noi, gente inerpicata sul mare, affermare ciò costituirebbe, nel 
ricordo dell'uomo, motivo di vanto e scommessa per il futuro.
Buon riposo " Presidente".

Daniele Tissone