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DOSSIER ILVA - parte 6/7 a cura di PeaceLink
17 maggio 2002
Documento: 20020517
00055
ZCZC0006/SXA
U ECO S0A QBKE
WTO:
ACCIAIO,
UE
PRESENTA LISTA PRODOTTI USA PER SANZIONI
(NEWSLETTER COMMERCIO ESTERO)
(ANSA) - ROMA, 17 MAG - Dalle minacce ai fatti.
L'Unione
Europa ha dimostrato di voler andare fino in fondo nella
cosiddetta ''guerra
dell'acciaio'',
le cui ostilita' sono state
aperte lo scorso 20 marzo dall'amministrazione Bush, che ha
fatto scattare sull'import del settore dazi fino al 30%. Nei
giorni scorsi la Commissione europea ha notificato al Wto
(Organizzazione mondiale del commercio) due liste di prodotti
statunitensi che potrebbero finire nel mirino dei Quindici
pronti ad imporre sanzioni in risposta alle misure di
salvaguardia
sull'acciaio
importato approvate da Washington.
Nel caso in cui gli Stati Uniti continuassero a rifiutare
la
richiesta
dell'Ue
di compensazioni, a partire dal prossimo 18
giugno la Commissione Europea penalizzerebbe con diritti di
dogana aggiuntivi del 100% una lista di prodotti del valore
complessivo di 378 milioni di
euro.
Nell'elenco figurano i
prodotti piu' disparati: si va dagli agrumi al riso, da alcune
varieta' di
acciaio
ai prodotti tessili. Fin qui la lista
''corta''. Quella piu' dettagliata, che prevede l'applicazione
di diritti di dogana compresi tra l'8% ed il 30% su beni per 606
milioni di
euro,
entrerebbe in vigore con il pronunciamento del
Wto nel caso in cui gli Usa non ritirino le misure contestate.
Tra i prodotti inclusi in questa seconda lista ci sarebbero i
legumi secchi, le albicocche, i prodotti cartacei e tessili.
L'Unione
Europea,
tuttavia, non è la sola ad aver ipotizzato
il ricorso a contromisure rispetto alla decisione
dell'amministrazione Bush. Sulla stessa linea si inserisce anche
il Giappone che potrebbe rispondere con sanzioni alle misure
statunitensi sull'aumento dei dazi all'import di
acciaio.
Oggi,
infatti, Tokyo dovrebbe ricorrere al Wto, avendo gia' stilato un
elenco di prodotti da sanzionare che include numerosi beni
siderurgici statunitensi sui quali imporre tariffe restrittive.
E sul tema delle misure di salvaguardia decise dagli Usa sono
intervenute negli ultimi giorni anche istituzioni
internazionali. Secondo il numero due del Fondo Monetario
Internazionale, Anne Krueger, l'aumento dei dazi deciso dagli
Stati Uniti sulle importazioni
d'acciaio
non e' conforme alle
regole della Wto visto che va al di la' delle misure di
salvaguardia consentite nel quadro delle tariffe anti-dumping:
la decisione statunitense va contro gli impegni che gli stessi
Usa si sono assunti nell'ambito delle negoziazioni multilaterali
di Doha.
Ma non e' tutto. A puntare l'indice contro le tariffe
sulle
importazioni di
acciaio
imposte dagli Usa e' anche l'agenzia di
rating Standard & Poor's secondo cui le misure decise
dall'amministrazione Bush allontanano le prospettive di una
ripresa per l'industria europea del settore.
La minaccia di
ulteriori quantita' di
acciaio
a basso prezzo dall'Asia e dalla Russia potrebbe mettere a
rischio la capacita' dei
produttori di
alzare i prezzi. In sostanza, ''l'attesa ripresa
dell'acciaio
europeo (prevista intorno alla
meta' di quest'anno, ndr) resta
cosi' sospesa e probabilmente non si vedranno cash flow positivi
prima del primo trimestre del 2003". (ANSA).
YXT
17-MAG-02 00:29 NNNN
27 maggio
2002
Documento: 20020527 02217
ZCZC0086/SXA U POL S0A S04 QBXB ===LAMY: L'AMERICA USA DUE PESI E DUE
MISURE INTERVISTA ALLA STAMPA (ANSA) - ROMA, 27 MAG - ''Gli Stati Uniti
sono il piu' grosso elefante commerciale del mondo e il segnale che
stanno mandando non e'buono: 'gli altri devono liberalizzare, il
liberalismo e' buono per gli altri, ma non per noi'''. Intervistato da LA
STAMPA, Pascal Lamy, commissario europeo per il Commercio Estero, critica
la politica protezionistica acuita dall'amministrazione Bush. L'America,
dice Lamy, usa due pesi e due misure, e' paladina del libero commercio
all'estero ma si mostra sempre piu' protezionista in casa. E con
l'Unione
europea
e' innegabile che esista un problema
sull'acciaio.
''Stiamo negoziando con
gli Usa delle misure compensatorie (abbassare dazi in altri
settori); ma se il negoziato non
andra' in porto entro il 18 giugno allora applicheremo delle
contromisure'', conclude Lamy. (ANSA). XON 27-MAG-02 09:09 NNNN
30 maggio
2002
Documento: 20020530 02880
ZCZC0495/SXA R ECO S0A QBXC
ACCIAIO:
UE,
INSUFFICIENTI ESENZIONI OFFERTE DA USA SOLO VERE COMPENSAZIONI EVITERANNO
CONTRO-DAZI EUROPEI (ANSA) - BRUXELLES, 30 MAG - La Commissione europea
ha respinto, giudicandole insufficienti, prime concessioni prospettate
oggi dagli Usa per ricomporre l'incipiente guerra commerciale
sull'acciaio.
Gli Stati Uniti, attraverso il loro sottosegretario al commercio Grant
Aldonas, hanno reso noto che stanno pensando ad esentare alcuni tipi di
prodotti in
acciaio
dai dazi protezionistici anche del 30% imposti quest'anno per difendere
la propria industria in crisi. La Commissione europea, minacciando di
imporre dal 18 giugno dazi contro altri prodotti statunitensi per quasi
380 milioni di
euro,
non si accontenta di ''esenzioni'' ma pretende ''compensazioni'' per il
mancato export di
acciaio
verso Usa causato dalle esose tariffe amerIcane.
''L'Ue
- ha affermato infatti il portavoce del Commissario europeo al commercio
Pascal Lamy - esaminera' esenzioni solo come parte di un complessivo
pacchetto di
compensazioni''. (XSE10) (ANSA).
CAL 30-MAG-02 18:44 NNNN
31 maggio
2002
Documento: 20020531
03317
ZCZC0224/SXA
U ECO S0A R64 QBXC
ACCIAIO:
UE
VERSO RINVIO APPLICAZIONE SANZIONI ANTI-USA
(ANSA) - BRUXELLES, 31 MAG - La Commissione europea ha
presentato oggi ai rappresentanti degli stati
dell'unione
europea un meccanismo che
permetterebbe di sospendere di una
quindicina di giorni, almeno fino all'inizio di luglio,
l'applicazione delle misure di ritorsione contro il
protezionismo degli Usa
sull'acciaio.
Lo si e' appreso oggi a Bruxelles da fonti informate.
La
mossa punta a lasciare il tempo agli Usa di venire incontro alle
richieste di compensazione avanzate
dall'Ue.
(SEGUE).
CAL
31-MAG-02 13:30 NNNN
ZCZC0314/SXA
R ECO S0A QBXB
ACCIAIO:
UE
VERSO RINVIO APPLICAZIONE SANZIONI ANTI-USA (2)
(ANSA) - BRUXELLES, 31 MAG - La proposta, secondo quanto
si
e' appreso, viene esaminata oggi dai rappresentanti dei 15 stati
dell'Ue
a Bruxelles, ma una decisione potrebbe essere rinviata
ad un consiglio affari generali del 17 giugno.
Il giorno dopo, il 18, come noto e' la data in cui
dovrebbero
scattare le prime ritorsioni europee sotto forma di dazi da
applicare ad alcuni prodotti statunitensi per 300 milioni di
dollari l'anno. Il ''meccanismo'' proposto ora dalla Commissione
prevede di congelare questo diritto di ritorsione (senza
perderlo) fino a tutto il 3 luglio, scadenza entro la quale gli
Stati Uniti si sono dati tempo per decidere su ''esenzioni'' da
concedere per non incappare nei loro dazi doganali.
La Commissione pero', ha ribadito oggi un
suo portavoce,
insiste nel richiedere anche ''compensazioni'' per il mancato
export verso gli Usa causato dai dazi fino al 30% imposti da
Washington in marzo per proteggere la propria industria
siderurgica in crisi. Ora gli Usa hanno tempo fino al 3 luglio,
e non solo fino al 18 giugno, per migliorare la loro offerta.
Il portavoce del Commissario
Ue
al Commercio Pascal Lamy, si
e' limitato a confermare che l'esecutivo
Ue
''oggi pomeriggio
presentera' un piano ai rappresentanti dei 15 a Bruxelles''.
Circa la cosiddetta ''lista lunga'' di prodotti Usa da
colpire con sanzioni per ben 600 milioni di
euro,
ha ricordato
il portavoce, Anthony Gooch,
il 3 giugno verra'
istituito il
''panel'' del Wto che entro un anno e mezzo deve stabilire se i
dazi americani sono compatibili con le norme del commercio
internazionale. Solo allora, ha
precisato, potrebbe scattare la
''long list'' delle sanzioni.
(ANSA).
CAL
31-MAG-02 14:41 NNNN
Commercio estero. Dopo gli alimentari e l’abbigliamento un nuovo fronte
nel periodico ricorso al protezionismo da parte americana
9 giugno 2002
Europa e Usa in guerra per l’acciaio
Bush intenzionato a limitare l’import per proteggere la siderurgia in
crisi
Bruxelles. Ancora tensione Europa e Usa, e l’irritazione riguarda
sempre le controversie commerciali. Se sulla carta l’amministrazione di
Bush intende favorire la liberalizzazione dei commerci mondiali, il
presidente americano ha deciso di ingaggiare una vera e propria guerra
commerciale che dall’acciaio potrebbe estendersi anche ad altri prodotti,
come ad esempio la pasta. Una linea dura che per il governo Bush dovrebbe
puntare ad alleviare la crisi della siderurgia Usa. Nel confermare la
volontà di perseguire una “politica estera attiva e internazionalista
avendo a cuore gli interessi degli Stati Uniti”, il presidente Bush
sostiene che “è nel nostro interesse affrontare in misura aggressiva
pratiche di concorrenza sleale nel settore dell’acciaio”.
Un probabile ritorno al protezionismo per cercare di risolvere i pesanti
problemi dei produttori di acciaio a stelle e strisce: questo l’obiettivo
della Casa Bianca che si accinge a richiedere sanzioni per l’import
siderurgico. Lo stesso presidente è infatti intenzionato a investire del
problema l’Iic, International Trade Commission, chiedendo un’indagine
ufficiale per chiarire se la produzione di acciaio Usa sia o meno
danneggiata da pratiche sleali perpetrate dai partner economici. La
scelta di avviare un’indagine commerciale, che potrebbe fissare limiti
alle importazioni siderurgiche e sanzioni contro i produttori stranieri
al fine di proteggere l’industria Usa, è stata accolta con entusiasmo
dalla siderurgia locale.
Ovviamente la decisione presa oltreoceano non piace alla Ue. Bush si
augura che “i nostri alleati europei non si irritino”, ma
l’eurocommissario al Commercio Pascal Lamy ha ricordato di aver segnalato
con insistenza “la volontà di promuovere un dialogo aperto sul tema”,
sottolineando che “il costo della ristrutturazione dell’acciaio negli Usa
non dovrebbe essere trasferito sul resto del mondo”.
Lamy ha anche aggiunto che “la Commissione Ue continuerà a sostenere con
forza che l’imposizione di misure protezionistiche in risposta ai
problemi interni dell’industria siderurgica Usa sarebbe una risposta
inappropriata”. Secondo gli ultimi dati gli Usa riceverebbero dalla Ue
il 25% del totale import siderurgico.
(Fonte: Il Giornale di Vicenza on line 9/6/02)
10 giugno
2002
Documento: 20020610
02054
ZCZC0188/SXA
U ECO S0A R64 QBXB
ACCIAIO:
UE;
VIA LIBERA A PIANO SANZIONI SU PRODOTTI USA
MA APPLICAZIONE E' PER ORA
SOSPESA, PRESSIONE SU
WASHINGTON
(ANSA) - LUSSEMBURGO, 10 GIU - Via libera dei ministri
degli
esteri dei Quindici alla proposta di regolamento della
Commissione
Ue
per adottare sanzioni nei confronti degli Usa in
risposta ai dazi all'import imposti dall'Amministrazione Bush
sui prodotti siderurgici.
I capi delle diplomazie
Ue
hanno oggi appoggiato - in vista
dell'adozione formale gia' a fine settimana - la linea dell'
esecutivo
Ue,
che prevede una 'sospensione immediata' (dal 18
giugno) di alcune concessioni accordate agli Usa su una lista di
prodotti. La sospensione mira ad esercitare pressione sugli
Stati Uniti per indurli a rivedere le proprie posizioni nella
controversia
sull'acciaio.
Qualora cio' non avvenga,
l'Ue
decidera' entro l'inizio di
agosto l'effettiva applicazione delle sanzioni.
Nel caso invece che
le controproposte di Washington siano
significative, il termine per una decisione finale da parte dei
Quindici slittera' al 12
ottobre per dare il tempo agli Usa di
approvare i provvedimenti
compensatori offerti
all'Unione.(ANSA).
MY
10-GIU-02 13:19 NNNN
Documento: 20020610 02095 ZCZC0651/SXA R EST S0A R46 S91 QBXB
ACCIAIO:
UE
VARA SANZIONI ANTI USA, MA
SENZA APPLICARLE /ANSA MISURE
SOSPESE FINO A LUGLIO, PRESSIONE SU BUSH PER INTESA (ANSA) - LUSSEMBURGO,
10 GIU - Nel contenzioso con gli Stati Uniti
sull'acciaio,
l'Europa ha messo da oggi formalmente il dito sul grilletto: ma prima di
sparare sanzioni su 300 milioni di dollari di prodotti 'made in Usa' -
siderurgici, tessili, alimentari -
l'Ue
concede a George Bush ancora qualche settimana per offrire adeguate
compensazioni. E' il senso della decisione assunta oggi a Lussemburgo dai
ministri degli esteri dei Quindici, che hanno dato via libera alla
proposta di regolamento della Commissione
Ue
per adottare contromisure in risposta ai dazi all'import imposti da
Washington
sull'acciaio
europeo. I capi delle diplomazie
Ue
hanno oggi appoggiato - in vista dell'adozione formale gia' a fine
settimana - la linea dell' esecutivo
Ue.
La Commissione presentera' entro il 18 giugno alla World Trade
Organization (WTO) la 'lista' delle merci americane che intende colpire,
tutte prodotte in stati elettoralmente assai 'sensibili' (come la
Florida) per il presidente americano. Ma l'applicazione concreta delle
sanzioni europee - che secondo l'idea originaria avrebbero dovuto
diventare operative dal 18 giugno - e' per il momento sospesa.
L'Ue
vuole infatti valutare le offerte di compensazione che gli Stati Uniti
renderanno note entro il 3 luglio. Se dai negoziati con l'Amministrazione
americana scaturiranno soluzioni soddisfacenti, i Quindici rinvieranno le
rappresaglie fino al 12 ottobre per dare il tempo agli Usa di approvare
sul piano interno i provvedimenti di compensazione. In caso contrario,
gli europei decideranno entro il primo agosto di far scattare le
sanzioni. In sostanza,
l'Ue
ha scelto di 'sospendere' le contromisure ma di mantenere una forte
pressione su Washington per arrivare ad un'intesa pacifica. Pascal Lamy,
commissario
Ue
al commercio, ha elogiato oggi la compattezza dei governi europei sulla
strategia proposta dall' esecutivo, negando che l'Europa voglia far
salire la tensione fra le due sponde dell'Atlantico: ''Non stiamo
favorendo una escalation, tutt'altro. Stiamo mostrando fermezza e siamo
grati al Consiglio per questa chiara dimostrazione di solidarieta'. Agli
Stati Uniti diciamo che il ricorso a misure di salvaguardia non e' gratis
e che negozieremo duramente sul prezzo''. Secondo Lamy, il 'forcing'
esercitato
dall'Ue
sugli Usa per ottenere esenzioni delle imprese europee dai dazi imposti a
marzo da Bush sta cominciando a dare frutti. Quella
sull'acciaio
non e' l'unica controversia che sta agitando le relazioni fra
Ue
ed Usa sul fronte commerciale. Gli europei sono di recente insorti contro
la nuova 'Farm Bill' americana, che prevede la concessione sussidi per
miliardi di dollari agli agricoltori. A dividere le due superpotenze
economiche sono anche le questioni degli OGM (Organismi geneticamente
modificati) ed l'ormai annosa controversia sulla carne agli ormoni.
Infine, i due partner non hanno ancora trovato un'intesa sulle
compensazioni che gli Usa dovranno versare all'Unione dopo che la WTO ha
decretato l'illegalita' di un regime di agevolazioni fiscali alle imprese
esportatrici statunitensi. (ANSA). MY 10-GIU-02 19:05 NNNN
12 giugno
2002
Documento: 20020612 03257
ZCZC0089/SXA R ECO S0A QBXC
UE:
URSO, CON USA RISCHIO
'GUERRA ATOMICA
COMMERCIALE' APPELLO A
STRASBURGO PER SOLUZIONE POLITICA DEL CONTENZIOSO (ANSA) - STRASBURGO, 12
GIU - Il viceministro per le attivita' produttive Adolfo Urso ha lanciato
un appello a Strasburgo perche' venga trovato un accordo politico con gli
Usa che disinneschi l'attuale contenzioso
sull'acciaio
e sull'agricoltura, per evitare il rischio di una ''guerra atomica
commerciale'' fra le due sponde dell'Atlantico.
''Dobbiamo
evitare di innescare una guerra
commerciale con gli Stati Uniti: la soluzione, lo sappiamo tutti, non
puo' che essere politica'' ha affermato Urso, dopo dei colloqui con gli
eurodeputati italiani e con il commissario
Ue
al commercio estero Pascal Lamy.
''Se
l'Ue
dovesse applicare delle ritorsioni, si innescherebbe una guerra
commerciale con gli Usa di proporzioni
gigantesche, sarebbe una guerra
atomica commerciale'' ha affermato. Il livello dell'attuale contenzioso
con gli Stati Uniti, ha ammonito Urso, e' infatti ''20 o 25 volte
superiore a quello della guerra delle banane'' che ha visto in rotta di
scontro
Ue
e Usa negli ultimi anni. (ANSA). CEF 12-GIU-02 11:46 NNNN
18 giugno
2002
Documento: 20020618
03091
ZCZC0103/SXA
U ECO S0A R64 QBXC
ACCIAIO:
UE
NOTIFICA A WTO MISURE SOSPENSIVE CONTRO USA
E' PASSO INTERMEDIO MA NECESSARIO VERSO EVENTUALI RITORSIONI
(ANSA) - BRUXELLES, 18 GIU - La Commissione
Ue
ha notificato
oggi, come previsto, la sospensione di una serie di concessioni
commerciali nei confronti degli Usa nell'ambito del contenzioso
sull'acciaio.
E' un passo - ha spiegato il portavoce del
commissario
europeo al commercio Pascal Lamy - ''che doveva essere compiuto
entro una certa scadenza, cosa che e' stata fatta''. In
sostanza, l'Europa si ''libera le mani per alzare le tariffe sui
prodotti americani gia' inseriti in una lista nel caso lo
ritenga necessario''.
Una decisione sull'eventuale imposizione di dazi sui
prodotti
'made in Usa' verra' presa una volta valutate le offerte
americane su una serie di compensazioni ed esenzioni chieste
dall'Ue
a favore delle sue imprese siderurgiche. La Commissione
riferira' al Consiglio dei ministri dei Quindici ''a meta'
luglio'' lo stato del negoziato in vista di possibili
decisioni.
(ANSA).
MY
18-GIU-02 12:34 NNNN
17 luglio
2002
Acciao: "insufficienti le esenzioni per
l'Europa"
Per la Commissione Ue non bastano le
esenzioni offerte dagli Usa all'industria europea. Se l'offerta non sarà
modificata, i ministri degli Esteri dei 15 dovranno decidere le sanzioni
contro i prodotti americani
Bruxelles Nell’ultimo capitolo della guerra dell’acciaio fra Ue e
Stati Uniti, l’Unione europea è pronta a lanciare la prima serie di
sanzioni di ritorsione contro prodotti Usa. La Commissione Ue, infatti,
giudica "insufficienti" le esenzioni americane annunciate dagli
Usa alle tariffe imposte sulle importazioni di acciaio. Il beneficio che
l'industria europea trae da questa misura ha spiegato
Bruxelles è di 230 milioni di euro, ben inferiori ai 2,5 miliardi
di euro di perdite causate dall'introduzione dei dazi da parte di
Washington.
L'esecutivo Ue chiede quindi agli Usa di escludere altri prodotti
dall'applicazione dei dazi. Una decisione in questa direzione sarebbe
"vantaggiosa per l'industria americana e limiterebbe l'impatto
negativo per le esportazioni europee". Venerdì l'esecutivo Ue
presenterà agli Stati membri un rapporto che fisserà la strategia di
difesa europea dai dazi Usa sulle importazioni di acciaio.
La decisione finale spetterà ai ministri degli Esteri della Ue, che si
riuniscono lunedì a Bruxelles. Se il loro verdetto sarà negativo ha
detto il portavoce del Commissario al Commercio Pascal Lamy le
sanzioni su una prima lista di prodotti americani, dal tessile al
siderurgico, partiranno dal primo agosto o a ottobre. La scorsa settimana
il portavoce del Commissario al Commercio Pascal Lamy aveva indicato che
se la Ue avesse ottenuto "esenzioni sostanziali" avrebbe potuto
decidere di non applicare la prima serie di sanzioni previste a partire
dal primo agosto.
Intanto lo stesso Lamy, in visita a Sydney, non è riuscito a convincere
l'Australia a sostenere gli sforzi della Wto contro i dazi Usa
sull'acciaio. Per Lamy l'atteggiamento australiano è
"deplorevole". "Per rendere credibile questo sistema
multilaterale ha detto - dobbiamo difenderne i principi, anche se i
nostri interessi commerciali personali non sono minacciati".
Il panel della Wto sulla 'guerra dell'acciaio' si riunisce entro la fine
di luglio. "Noi siamo fiduciosi di poter vincere", ha detto il
portavoce di Lamy. Se l'organismo di Ginevra darà ragione a Bruxelles
condannando Washington, la Ue potrà applicare ritorsioni su una seconda
lista di prodotti.
(Fonte: sito Internet
www.ilnuovo.it
17 LUGLIO 2002, ORE 16:00)
19 luglio 2002
Documento: 20020719
03008
ZCZC0397/SXA
B ECO S0A R64 QBXC
+++
ACCIAIO:
COMMISSIONE
UE
RACCOMANDA RINVIO SANZIONI USA +++
(ANSA) - BRUXELLES, 19 LUG - La Commissione
Ue
ha oggi
raccomandato ai paesi membri di rinviare l'applicazione delle
sanzioni nei confronti degli Usa nel contenzioso
sull'acciaio.
La raccomandazione e' stata approvata dagli
ambasciatori
dei Quindici. Lo hanno annunciato fonti comunitarie.
(ANSA).
MY*OS
19-LUG-02 17:27 NNNN
ZCZC0419/SXA
U ECO S0A QBXC
ACCIAIO:
COMMISSIONE
UE
RACCOMANDA RINVIO SANZIONI USA (2)
(ANSA) - BRUXELLES, 19 LUG - La Commissione, nella
riunione
degli ambasciatori
dell'Ue,
ha proposto ai rappresentanti dei 15
paesi membri di non adottare una serie di contromisure punitive
''in questo momento'' e di rinviare una decisione definitiva al
Consiglio dei ministri degli esteri del 30 settembre.
La Commissione ha sottolineato che l'ultima lista di
esenzioni ricevuta dagli Stati Uniti ha convinto l'esecutivo di
Bruxelles a ''non premere il grilletto ora'', ma che cio' non
significa che questo non possa essere fatto a settembre se gli
Stati Uniti non faranno ulteriori concessioni. La linea proposta
dalla Commissione e' stata approvata dagli ambasciatori
Ue.
(ANSA).
MY*OS
19-LUG-02 17:45 NNNN
Documento: 20020719 03013
ZCZC0557/SXA
R ECO S0A QBXC
ACCIAIO:
UE
RINFODERA PISTOLA, RINVIATE
SANZIONI AD USA/ANSA
COMMISSARIO LAMY, NUOVE ESENZIONI AMERICANE PASSO UTILE
(ANSA) - BRUXELLES, 19 LUG - ( di Marisa Ostolani) - Le
nuove
esenzioni americane su altri 14 prodotti siderurgici europei,
per un totale di 90 mila tonnellate e un valore di 60 milioni di
euro,
annunciate stamattina da Washington, hanno convinto la
Ue
a rinviare le sanzioni contro
gli Usa, per i dazi imposti da
marzo dagli Stati Uniti sulle importazioni di
acciaio.
La Commissione europea ha proposto - e gli ambasciatori
degli
Stati membri hanno accettato all'unanimita' - di posporre al 30
settembre la decisione di imporre sanzioni su una prima lista di
prodotti americani suscettibili di essere tassati fino al 100%,
in caso di compensazioni americane insufficienti.
''Abbiamo deciso di non premere il grilletto ora'', ha
detto
Peter Carl, direttore generale della Dg commercio estero, che
conduce i negoziati con oltre Atlantico.
''Il nostro lavoro e' di difendere gli interessi della
Ue
nel
modo piu' efficace possibile'', ha commentato da parte sua il
commissario al commercio estero Pascal Lamy, secondo il quale la
strada giusta oggi e' di non insistere con le sanzioni, ma di
''mantenere il massimo della pressione sugli Usa affinche'
accordino un pacchetto significativo di compensazioni''.
I 14 prodotti aggiunti aumentano del 25%, a 290 milioni
di
euro,
il valore totale delle esenzioni concesse dagli americani
contro un export europeo di
acciaio
in Usa di 2,3 miliardi di
euro,
e 420 mila tonnellate il livello quantitativo. Fino ad
oggi, le esenzioni ammontavano a 230 milioni di
euro,
un valore
che solo mercoledi' scorso l'esecutivo europeo aveva giudicato
''manifestamente insufficiente''.
''Gli Usa hanno fatto un passo utile'', ha detto Lamy.
''Ma
c'e' ancora molto da fare: gli americani sanno che noi abbiamo
bisogno di vedere aggiunte altre sostanziali compensazioni tra
ora e il 30 settembre per evitare l'adozione di contromisure''.
Per gli europei quindi si tratta solo di una tregua.
''Non siamo completamente soddisfatti perche' lo saremo
solo
quando gli Usa aboliranno le loro misure protezionistiche'', ha
rimarcato Carl. ''Riconosciamo pero' che i passi fatti dagli Usa
sono utili, rappresentano un forte segnale positivo. E' un
risultato, anche se non e' quello definitivo, che indica che gli
americani hanno preso seriamente il processo da noi indicato''.
Del resto, secondo la Commissione, i dazi imposti in marzo
da
George W.Bush sull'import di
acciaio,
hanno finora creato piu'
danni al mercato domestico americano, dove i prezzi sono
aumentati fino all'80%, che non all'export europeo.
E l'apprezzamento
dell'euro
ha forse complicato le cose per
gli americani, anche se Carl ha escluso un legame diretto tra la
decisione assunta oggi e la raggiunta parita' della moneta
europea. ''La nostra strategia non e' stata influenzata dall'
andamento della valuta, ma solo dal fatto che dall'altra parte
esistono misure di protezione'', ha precisato. ''Ricordo che la
decisione del Consiglio di prevedere contro-sanzioni su prodotti
americani per 600 milioni di
euro
e' stata presa in giugno''.
La decisione assunta oggi dai Quindici dovra' essere
formalizzata lunedi' dal Consiglio esteri. ''Siamo completamente
fiduciosi di raggiungere l'unanimita''', ha detto Carl.
L' ipotesi non era affatto scontata se la Commissione
avesse
proposto di far partire le prime sanzioni da agosto: Germania e
Svezia avevano gia' dichiarato la propria contrarieta', seguite
da Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca, Olanda.
La
Ue
e' convinta che alla fine uscira' vittoriosa da questa
guerra commerciale perche' in sede Wto (l'organizzazione
mondiale del commercio) ''gli Usa perderanno il caso''. L'Europa
e' appoggiata da Giappone, Corea, Cina, Svizzera, Nuova Zelanda,
Norvegia e Brasile. Il panel sara' concluso alla fine di luglio.
Una prima relazione sara' presentata nell'aprile del
prossimo
anno, mentre la decisione finale e' attesa per il settembre del
2003.
(ANSA).
OS
19-LUG-02 19:43 NNNN
Documento: 20020719 03637
ZCZC0643/SXA
R ECO S0A S91 QBXB
ACCIAIO:
USA, DOPO APERTURA
UE
VIA DA EXTRA DAZI 14 PRODOTTI
I 14 DI OGGI SI AGGIUNGONO AI 261 ESCLUSI DA INIZIO GIUGNO
(ANSA) - NEW YORK, 19 LUG - Una sorta di scambio di
cortesie
tra Stati Uniti e
Unione
Europea
dopo la freddezza manifestata
negli scorsi mesi in seguito alla decisione dell'amministrazione
Bush, presa a marzo, di imporre dazi extra sulle importazioni
americane di
acciaio
dall'estero.
Alla Commissione Europea che, nella riunione
egli
ambasciatori
dell'Ue,
ha proposto ai rappresentanti dei 15 paesi
membri di non adottare una serie di contromisure punitive in
questo momento e di rinviare una decisione definitiva al
Consiglio dei ministri degli esteri del 30 settembre, gli Stati
Uniti hanno risposto con l'esclusione di altri 14 prodotti dalla
lista delle tariffe stilata dall'amministrazione Usa dopo averne
depennati gia' 261 (ossia il 30% rispetto al numero iniziale, in
dieci categorie diverse) dall'inizio del mese di giugno.
Un segnale di distensione che segue quello
dell'Ue,
approvato
da tutti e 15 gli ambasciatori dei 15 Paesi e che riapre uno
spiraglio in quello che sembrava essere un irrimediabile muro
contro muro, foriero di pericolose sviluppi.
Secondo fonti ufficiali dell'amministrazione Bush, le
precedenti esenzioni avevano riguardato almeno 700.000
tonnellate dei 13,1 milioni di tonnellate di
acciaio
inseriti
nella lista tariffaria preparata in marzo.
Con questa mossa, potrebbe ammorbidirsi, piu' di quanto
fatto
sino ad ora, il fronte europeo che, va ricordato, ha solo
posticipato alla fine di settembre la 'deadline' per una
decisione in merito a ritorsioni commerciali nel confronti degli
Stati Uniti qualora il numero di prodotti 'protetti' non cali
ulteriormente o (ma questo pare improponibile) vengano
addirittura eliminati gli extra dazi.
(ANSA).
AG
19-LUG-02 23:58 NNNN
20 luglio
2002
Acciaio: la Ue rinvia le
sanzioni anti-Usa
20 luglio 2002 Articolo messo in Rete alle 02:07 ora italiana
(00:07 GMT)
BRUXELLES (CNN) -- Non ci sarà, almeno per ora, la guerra dell'acciaio
tra gli Usa e l'Europa che rischiava di scoppiare con le ritorsioni
europee contro i dazi americani.
La Commissione europea ha proposto venerdì - e gli stati membri hanno
accettato all'unanimità - di posporre al 30 settembre la decisione
di imporre sanzioni su una prima lista di prodotti americani suscettibili
di essere tassati fino al 100 per cento.
Questo perché la decisione americana di introdurre nuove esenzioni dal
dazio doganale su 14 prodotti siderurgici europei, per un valore di 60
milioni di euro, ha convinto la Ue a rinviare le sanzioni.
Resta il ricorso all'Organizzazione mondiale del commercio che l'Unione
europea e vari altri stati hanno presentato contro gli Usa per i dazi,
imposti a marzo dall'amministrazione Bush sulle importazioni di acciaio
per proteggere la siderurgia americana. Ma una sentenza in proposito del
Wto non è prevista prima di dodici mesi. Peter Carl, direttore generale
della direzione generale Commercio estero della Ue, afferma comunque che
"non siamo completamente soddisfatti perché lo saremo solo quando
gli Usa aboliranno le loro misure protezionistiche''.
I prodotti siderurgici europei che risultano esclusi dai dazi americani
sono solo il 10 per cento delle esportazioni europee di acciaio verso gli
Stati Uniti. Un livello non elevato, che ha spinto il commissario europeo
al commercio, Pascal Lamy, a diffondere venerdì un comunicato che parla
di "passi utili" da parte di Washington ma aggiunge che
"resta molto da fare".
Se ne riparlerà tra qualche mese, comunque. Con i mercati finanziari
mondiali in caduta apparentemente senza freni, l'ultima cosa che
Washington e Bruxelles vogliono è una guerra commerciale. Del resto,
contro le euro-sanzioni si erano schierati diversi membri della Ue tra
cui due pesi massimi, Germania e Gran Bretagna. (Fonte: sito web CNN
Italia, con il contributo di ANSA)
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