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DOSSIER ILVA - parte 3/7 a cura di PeaceLink
Documento: 20020306 03395
ZCZC0246/SXA
U ECO S0A S41 QBXH
ACCIAIO:
UE-USA;
FEDERACCIAI, CONSEGUENZE MOLTO GRAVI
EUROFER HA CHIESTO A
UE
SALVAGUARDIA
(ANSA) - MILANO, 6 MAR - I produttori italiani di
acciaio
esprimono forte preoccupazione
per le conseguenze ''molto
gravi'' dei dazi decisi dagli Usa. ''Questa misura ci obbliga a
barricarci'', osserva il direttore generale di Federacciai,
Enrico Badiali, aggiungendo che l'organizzazione che raggruppa
150 aziende italiane del settore (il 95% della produzione
nazionale) si e' mossa e si muovera' in stretto accordo con
l'organismo europeo, Eurofer.
''Eurofer ha gia' depositato alla
Ue
una richiesta di
salvaguardia'', aggiunge Badiali.
Secondo il direttore generale di Federacciai, ''ci
saranno
conseguenze molto gravi soprattutto per quanto riguarda gli
effetti derivanti dalle quantita' di prodotti che, una volta
trovata chiusa la porta negli Usa, si riverseranno sul mercato
europeo con la conseguente diminuzione dei prezzi'', e rischi
per l'occupazione. ''C'e' un effetto moltiplicatore - ha
concluso - molto piu' ampio e preoccupante di quello legato in
prima battuta alla limitazione dei quantitativi esportati''.
(ANSA).
MM
06-MAR-02 15:33 NNNN
Documento: 20020306 03005 ZCZC0352/SXA R ECO S0A QBXC
ACCIAIO:
UE-USA;
LA MALFA, AL MOMENTO GIUDIZIO NEGATIVO DELEGAZIONE PARLAMENTARE ITALIANA
A BRUXELLES (ANSA) - BRUXELLES, 6 MAR - Al momento il mio giudizio sulla
decisione Usa di applicare dazi doganali
sull'acciaio
importato, anche dall'Europa, ''e' decisamente negativo: non dispongo di
molti elementi, ma non riesco a capirne le ragioni, non riesco a vedere
una buona ragione''. Questa, la prima reazione a caldo di Giorgio La
Malfa, oggi a Bruxelles alla guida di una delegazione italiana della
Camera dei Deputati, per completare un'indagine conoscitiva sul testo
unico della legge finanziaria (legge Draghi) a tre anni dalla sua
emanazione. Della delegazione, che ha incontrato il presidente della
Commissione Romano Prodi e il commissario per la concorrenza Mario Monti,
facevano parte anche i deputati Vincenzo Carnelli (AN), Sergio Rossi
(LN), Roberto Pinza (Margherita), Francesco Tolotti (DS), ''Per come si
apprende appare una decisione preoccupante dal punto di vista politico
perche' destinata ad alimentare tensioni'' ha commentato a sua volta
Tolotti, mentre Pinza ha definito la decisione di Washington ''un segnale
di allarme forte''. (ANSA). LEN 06-MAR-02 17:50 NNNN
Documento: 20020306 03001
ZCZC0203/SXA
R ECO S0A QBXC
ACCIAIO:
UE-USA;
LAMY, PROTEGGERO' EUROPA DA SCELTA POLITICA
(V.
''ACCIAIO:
UE-USA;
LAMY, VINCEREMO ... DELLE 13:25 CIRCA)
(ANSA) - BRUXELLES, 6 MAR - ''Questa e' una scelta
politica
senza alcun fondamento giuridico ne' economico'': lo ha
affermato oggi il Commissari
Ue
al Commercio Pascal Lamy
nell'annunciare ''misure di salvaguardia'' per proteggere il
mercato siderurgico europeo dagli effetti dei dazi statunitensi.
''Su richiesta dell'industria europea - ha detto Lamy
-
lanceremo una procedura per l'attuazione di una misura di
salvaguardia destinata a proteggerci contro flussi
supplementari'' (quelli deviati dalla sostanziale chiusura del
mercato Usa). Inoltre
L'Ue
domandera' a Washington di proporre
''misure di compensazione nell'ordine delle esportazioni
europee'' (dai dazi verra' colpito un terzo della produzione
Ue).
Bruxelles inoltre vuole ''coordinarsi'' con altri paesi
colpiti dalle misure protezionistiche americane. Il Commissario
ha poi sottolineato che ''nel Wto non c'e' la legge dell'occhio
per occhio, dente per dente'' e
l'Ue
intende ''restare
all'interno di regole internazionali alle quali non vogliamo
derogare''.
Lamy si e' anche lasciato andare a
considerazioni sui veri
motivi del provvedimento di Bush, che a suo dire avrebbe ceduto
a pressioni delle lobby 'interne' piu' di quanto non avrebbe
fatto il suo predecessore Bill Clinton: ''quando gli Usa sono
stretti tra una pressione politica interna e il rispetto degli
impegni internazionali, e' la prima a prevalere''. Inoltre ''e'
buffo che una politica basata sul liberismo e il libero mercato
sfoci in tali misure'', ha detto ancora il Commissario prima di
sottolineare che quella attuale ''non e' una svolta'' dato che
gli Usa hanno sempre prediletto gli ''interessi nazionali''.
''La questione fondamentale - ha detto fra l'altro Lamy -
e'
che l'industria Usa deve essere ristrutturata, ma la chiusra del
mercato non e' necessaria a questo fine''. (ANSA).
CAL
06-MAR-02 14:27 NNNN
Documento: 20020306 03360
ZCZC0137/SXA
U ECO S0A QBXC
ACCIAIO:
UE-USA;
LAMY, VINCEREMO CONTRO IL FAR WEST
(ANSA) - BRUXELLES, 6 MAR - Il Commissario Europeo al
Commercio, Pascal Lamy, ha affermato oggi che l'
UE
conta di
vincere nello scontro
sull'acciaio
ingaggiato con gli Usa e sta
valutando ''misure di salvaguardia'' per tutelare il mercato e
l'occupazione in Europa. ''Il mercato siderurgico non e' il far
west'', ha detto Lamy in una conferenza stampa a Bruxelles
annunciando ufficialmente il ricorso al Wto contro i dazi
doganali annunciati dagli Usa sulle importazioni di
acciaio
anche dall' Europa.
L'Ue,
ha detto ancora Lamy, ''e' la
principale vittima di queste misure'', e la ''cosa piu' grave e'
che dirottano buona parte dei flussi siderurigici che non
riescono a penetrane negli Usa''. ''Probabilmente vinceremo'',
ha detto il commissario ricordando che gia' in cinque occasioni
gli Usa sono stati sconfitti in sede Wto. Sottolineando che i
dazi rappresentano una scelta ''politica'' fatta personalmente
dal presidente George W.Bush, Lamy ha affermato che la
commissione sta studiando ''misure di salvaguardia per il
mercato europeo'' e gia' il 12 marzo verranno consultati i
rappresentanti degli stati membri. ''Fra i Paesi piu' colpiti''
dalle misure americane, ha sottolineato dal canto suo il
commissario alle imprese, Erkki Liikanen, vi sono Francia,
Germania, Olanda, Italia e Svezia. (ANSA).
CAL/LP
06-MAR-02 13:23 NNNN
Documento: 20020306 04033 ZCZC0548/SXA R ECO S0A QBXC
ACCIAIO:
UE-USA;
URSO TENTO' DI SVENTARE LA GUERRA IN UN INCONTRO CON ZOELLICK A
WASHINGTON A DICEMBRE (ANSA) - WASHINGTON, 06 MAR - Ci fu un tentativo
dell'Italia di sventare la 'guerra
dell'acciaio'
ora scoppiata tra gli Usa e
l'Ue:
lo si rileva a Washington, in ambienti ben informati, ricordando che la
questione
dell'acciaio
era stata al centro del colloquio che il viceministro alle Attivita'
produttive con delega al Commercio estero, Adolfo Urso, aveva avuto con
il responsabile americano del commercio internazionale Bob Zoellick, a
Washington, il 10 dicembre. In quel colloquio, Urso aveva sottolineato
l'importanza, anche alla luce del successo allora recente della riunione
di Doha per il lancio di un round di negoziati per liberalizzare i
commerci mondiali, di affrontare in una cornice propositiva le questioni
aperte, a cominciare proprio
dall'acciaio.
Urso, in particolare, aveva offerto il proprio impegno per cercare di
scongiurare la guerra commerciale e aveva fatto presente a Zoellick i
rischi dell'avvio di una spirale di conflitti. Il viceministro aveva
successivamente manifestato le stesse preoccupazioni in incontri avuti
con Mike Moore, direttore generale dell'Organizzazione del commercio
mondiale, a gennaio, e con Romano Prodi, presidente della Commissione
europea, a febbraio. Zoellick condivise le preoccupazioni di Urso per
l'avvio di una nuova guerra commerciale. Ma, evidentemente, hanno poi
prevalso, nelle scelte dell'Amministrazione repubblicana, considerazioni
di natura piu' interna che internazionale, economiche e politiche.
(ANSA). GP 06-MAR-02 20:31 NNNN
Documento: 20020306 01837
ZCZC0259/SXA
R ECO S0A QBXC
ACCIAIO:URSO,DECISIONE
USA FA TORNARE PROTEZIONISMO ANNI '30
(ANSA) - ROMA, 6 MAR - ''Cosi' si rischia di
riproporre
l'escalation protezionistica degli anni Trenta''. Lo ha
dichiarato il vice ministro delle Attivita' produttive con
delega al Commercio con l'Estero, Adolfo Urso, riferendosi alla
decisione dell'amministrazione Bush di imporre dazi sull'import
di
acciaio.
Secondo Urso e' necessario porre la questione all'ordine
del
giorno della prossima riunione dei ministri del Commercio Estero
della
Ue,
in programma a Toledo il 19 marzo, ''al fine di
prendere immediate e ferme misure a difesa dell'industria
europea che ha gia' pagato negli anni scorsi in termini
economici e sociali il suo processo di ristrutturazione e che
quindi non puo' assolutamente essere doppiamente penalizzata''.
L'Europa, continua Urso, ''deve reagire in modo fermo
e
rapido per indurre gli Stati Uniti ad una soluzione politica, e
per evitare cosi' che si riproponga in modo ancora piu' grave
quanto verificatosi sulla controversia dei sussidi all'export,
per la quale l'organo di appello del Wto ha gia' condannato gli
Usa per un ammontare di 4 miliardi di dollari''.
Urso di e' poi dichiarato d'accordo con il commissario
europeo per il commercio estero Pascal Lamy sulla scelta di
ricorrere immediatamente al Wto , ''che pero' presuppone tempi
medio lunghi e proprio per questo deve essere accompagnata da
un'azione tempestiva di difesa del mercato comunitario - ha
spiegato il vice ministro - dal rischio che milioni di
tonnellate originariamente dirette verso gli Usa si riversino
sul mercato europeo colpendo in modo sensibile l'industria
italiana, cosa che si potrebbe realizzare con l'adozione di
specifiche clausole di salvaguardia cosi' come dalle
associazioni di categoria''.
''E' inoltre da valutare - ha concluso Urso - nel caso in
cui
gli Usa non dovessero recedere da tale decisione, l'ipotesi di
pronta attuazione alle misure decise in ambito Wto sulla
questione delle Foreign Sales Corporations, ricordando cosi' la
posizione di mediazione che
l'ue
aveva assunto le scorse
settimane''.(ANSA).
KRG
06-MAR-02 15:58 NNNN
Documento: 20020306 04023
ZCZC0404/SXA
R ECO S0A R64 QBXC
ACCIAIO:
USA; BUSH ASCOLTA SIRENE PROTEZIONISMO / ANSA
DOPO TENTAZIONI UNILATERALISMO, NUOVE SCELTE CONFLITTUALI
(ANSA) - WASHINGTON, 06 MAR - (di Giampiero Gramaglia)
-
Sulla carta globalista e liberista, la Casa Bianca ha dato
ascolto alle sirene del protezionismo e ha imposto dazi
sull'import di vari tipi
d'acciaio
da mezzo mondo.
Per 11 miliardi di dollari, una somma grande, ma non
enorme,
il presidente George W. Bush corre il rischio di scatenare una
'guerra
dell'acciaio',
un conflitto che affiora dalla memoria
degli Anni Ottanta, quando l'industria europea doveva ancora
ristrutturare e poteva essere accusata di esportare a colpi di
sussidi.
L'Amministrazione repubblicana aveva accantonato, dopo
l'11
settembre, nel nome della coalizione anti-terrorismo,
le tentazioni unilateraliste della sua politica estera, che
adesso sembrano riaffiorare: l''asse del male', cioe' la messa
all'indice di Iraq, Iran e Corea del Nord e la spinta
all'apertura di nuovi fronti della guerra contro il terrorismo
non concordati con gli alleati della coalizione (e da essi non
condivisi); il rinnovo del no agli accordi di Kyoto per la
riduzione delle emissioni di anidride carbonica;
la ripresa del cammino degli esperimenti per lo scudo spaziale e
l'abbandono del Trattato Abm.
E, adesso, la Casa Bianca ha fatto una scelta conflittuale
di
carattere commerciale, che colpisce tutti i Paesi (eccetto
un'ottantina di Paesi in via di sviluppo e quattro Paesi che
hanno accordi di libero scambio con gli Stati Uniti, Canada e
Messico, Israele e Giordania). C'e' un motivo economico: dare
respiro all'industria siderurgica americana, che deve ancora
completare la ristrutturazione. E c'e' un motivo politico:
le elezioni del 5 novembre, per il rinnovo della Camera e di un
terzo del Senato.
''Questa non e' un'Amministrazione protezionista'', dice,
nonostante tutto, Peter Frederik Allgeier, vice-responsabile per
il commercio internazionale della squadra Bush, parlando ai
giornalisti della stampa estera. E Grant Aldonas, 'vice' al
dipartimento del commercio, aggiunge: ''Le misure adottate sono
compatibili con le regole della Wto, l'Organizzazione del
commercio internazionale''.
Parole al vento, a giudicare dalle reazioni che arrivano,
prevedibilmente, da Bruxelles (per i Paesi
dell'Ue)
e da Tokyo,
da Pechino (che comincia a sospettare che l'ingresso nella Wto
sia una trappola piu' che un'opportunita') e da Mosca, che nella
Wto non c'e' ancora entrata. Per Washington, si apre una nuova
stagione di contenziosi e ritorsioni a Ginevra.
Certo, procedendo per categorie, i repubblicani, che sono
piu'
unilateralisti, sono meno protezionisti dei democratici.
Bush impone
sull'acciaio
dazi che vanno dall'8 al 30%; e il
leader dell'opposizione alla Camera Dick Gephard giudica subito
le misure ''inadeguate'': bisognava andarci giu' duro.
Le scelte di Bush e il linguaggio di Gephard sono
funzione
della scadenza elettorale interna, ma hanno un forte impatto
esterno. E' vero che i litigi con
l'Ue
sono ricorrenti; e che,
con la Russia e' meglio bisticciare sulla farina di pollo e
sull'acciaio
piuttosto che sui missili e le ogive nucleari.
Pero', qui c'e' il rischio di sommare i contrasti: anche
se
finora il presidente russo Vladimir Putin, zar 'americano',
mette la sordina alle tensioni, avallando l'ingerenza militare
Usa anti-terrorismo nel Caucaso, in Georgia, e non arrivano allo
scontro sulla difesa anti-missile.(ANSA).
GP
06-MAR-02 18:25 NNNN
Documento: 20020306 04024 ZCZC0431/SXA R ECO S0A R64 QBXC
ACCIAIO:
USA; DAL 20 MARZO DAZI SU ACCIAI IMPORTATI/SCHEDA (ANSA) - WASHINGTON, 6
MAR - Entreranno in vigore il 20 marzo e colpiranno complessivamente
importazioni per 11 miliardi di dollari i dazi
sull'acciaio
introdotti dal presidente George W. Bush e che variano, almeno
inizialmente, dall'8 al 30%, a seconda dei prodotti. I dazi colpiranno
anche l'Italia, che esporta ogni anno negli Stati Uniti prodotti
siderurgici, in particolare barre, per un valore di circa 250 milioni di
dollari. Sulle barre
d'acciaio,
i dazi imposti saranno inizialmente del 15% e dovrebbero poi scendere, di
anno in anno, al 12% e al 9%. L'export dei Quindici
dell'Unione
europea
verso gli Usa rappresenta un 20% dell'import siderurgico degli Stati
Uniti. L'Italia, quindi, copre circa un decimo dell'export
dell'Ue
verso gli Usa. Germania e Francia sono i maggiori esportatori europei
verso gli Stati Uniti. I dazi ora imposti per un periodo di tre anni,
decisi al termine di una complessa procedura, colpiscono, fra l'altro, e
in modo particolare, l'import da Giappone, Corea del Sud, Brasile,
Russia, Ucraina, Cina, Turchia e Australia, oltre che
dall'Ue.
Paesi partners degli Usa come Canada e Messico, che fanno parte del Nafta
(l'accordo di libero scambio del Nord America), ma anche Israele e
Giordania, sono esentati, come pure un'ottantina di Paesi in via di
sviluppo. Le aziende siderurgiche statunitensi sollecitavano da tempo
dazi del 40% per quattro anni su una larga gamma dell'insieme dei
prodotti siderurgici importati. Esse infatti attribuiscono all'impatto
dell'import di prodotti a basso costo o in dumping 31 fallimenti di
aziende americane dal 1997 a oggi e cercano di ottenere una temporanea
''protezione'' in base alla legge sul commercio americana. Il
responsabile americano del commercio internazionale Robert Zoellick ha
detto che la mossa di Bush ha l'obiettivo di dare ''respiro''
all'industria statunitense, perche' essa abbia modo di ristrutturare.
Zoellick ha aggiunto che si tratta di misure ''di salvaguardia'' che
potranno essere ''adattate'' in corso d'opera se ve ne saranno le
condizioni: i dazi dovrebbero decrescere di anno in anno, previo un
riesame della situazione siderurgica statunitense e
internazionale.(ANSA). GP 06-MAR-02 18:49 NNNN
Documento: 20020306 03332 ZCZC0054/SXA U ECO S0A S41 R64 QBXH BORSA:
EUROPA PARTE IN RIBASSO, PESA SCELTA USA SU
ACCIAIO
(ANSA-BLOOMBERG) - MILANO, 6 MAR - Avvio di sedute debole per le
principali Borse europee. Sui mercati continentali pesano la decisione
del presidente americano Bush di imporre dei dazi sull'acquisto di
acciaio
straniero da parte delle aziende americane e la risposta
dell'Unione
Europea,
dell'Australia , del Giappone e della Corea, decisi a presentare appello
al Wto. Le azioni legate alle acciaierie cedono l'1,35%, trascinate al
ribasso dalle flessioni della tedesca Thyssekrupp, della spagnola Arcelor
e dalla britannica Arcelor, mentre difficile appare la mattinata anche
per il settore dell'energia (-0,67%), dove spicca la performance negativa
del francese TotalFinaElf. In ritardo anche il comparto retail (-0,68%),
appesantito dalle transalpine Carrefour e Lvmh e quello tecnologico
(-0,29%), costretto a rallentare dal produttore di decoder per pay-tv
elvetico Kudelski, dall'olandese Asm, dal francese Cap Gemini e dalle
britanniche Logica e Marconi, oltre al comparto della telefonia fissa e
mobile che cede lo 0,22%. In flessione, infine, la casa produttrice di
profumi e fragranze Givaudan e della costruttrice di veicoli pesanti Man
(attiva nella produzione di 'truck'), che ha annunciato dati 2001 in
regresso, con un margine operativo (Ebit) sceso del 46% a 416 milioni di
euro,
un utile ante-imposte, che si e' ridotto a meno di un terzo (213 milioni
di
euro)
e i profitti netti in calo del 64% a 151 milioni di
euro.
Di seguito, l'andamento delle principali piazze europee intorno alle 10.
- Londra -0,20% - Parigi -0,16% - Francoforte -0,11% - Milano (mib30)
-0,25% - Madrid +0,14% - Amsterdam -0,26% - Stoccolma -0,57% - Zurigo
-0,15%(ANSA). AG 06-MAR-02 10:11 NNNN
Documento: 20020306 01975
ZCZC0022/SXA
R ECO S0A S91 ST2 R64 QBXC
SIDERURGIA: USA, GIAPPONE PENSA A RICORSO WTO CON
UE
E SEUL
+++ RIPETIZIONE CON TITOLO CORRETTO +++
(ANSA) - TOKYO, 6 MAR - Il Giappone intende lottare con
ogni
mezzo contro la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi
dall'8 al 30% su una decina di tipi
d'acciaio
di importazione,
in stretta cooperazione con
l'Ue
e la Corea del sud con cui
potrebbe presentare un ricorso comune al Wto.
Lo ha reso noto oggi il minisro dell'economia,
industria e
commercio Takao Hiranuma che ha criticato fortemente la
decisione americana. '' Si tratta di fatto di un blocco delle
importazioni di
acciaio,
ingiustificato, che va contro le norme
e lo spirito del Wto'', ha detto.
Anche l'associazione dei produttori siderurgici
giapponesi
ha protestato contro gli Stati Uniti, accusandoli di voler
scaricare la responsabilita' delle difficolta' di gestione dei
produttori americani sugli acciai di importazione. '' E' un
grave errore che va fermato in sede Wto'' ha detto il presidente
dell'associazione Akira Chihaya.
(ANSA).
MG
06-MAR-02 04:30 NNNN
ZCZC0021/SXA
R ECO S0A S91 ST2 R64 QBXC
SIDERURGIA: USA, GIAPPONE PENSA A RICORSO WTO
(ANSA) - TOKYO, 6 MAR - Il Giappone intende lottare con
ogni
mezzo contro la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi
dall'8 al 30% su una decina di tipi
d'acciaio
di importazione,
in stretta cooperazione con
l'Ue
e la Corea del sud con cui
potrebbe presentare un ricorso comune al Wto.
Lo ha reso noto oggi il minisro dell'economia,
industria e
commercio Takeo Hiranuma che ha criticato fortemente la
decisione americana. '' Si tratta di fatto di un blocco delle
importazioni di
acciaio,
ingiustificato, che va contro le norme
e lo spirito del Wto'', ha detto.
Anche l'associazione dei produttori siderurgici
giapponesi
ha protestato contro gli Stati Uniti, accusandoli di voler
scaricare la responsabilita' delle difficolta' di gestione dei
produttori americani sugli acciai di importazione. '' E' un
grave errore che va fermato in sede Wto'' ha detto il presidente
dell'associazione Akira Chihaya. (ANSA).
MG
06-MAR-02 04:29 NNNN
Documento: 20020306 01970 ZCZC0009/SXA R ECO S0A S91 QBXC SIDERURGIA:
USA, IMPATTO SU ITALIA DI
DAZI A IMPORT
ACCIAIO
(RIPETIZIONE CON INDICE DI CATEGORIA CORRETTO) (ANSA) - WASHINGTON, 06
MAR - I dazi sull'import
d'acciaio
negli Usa colpiranno anche l'Italia, che esporta ogni anno negli Stati
Uniti prodotti siderurgici, in particolare barre, per un valore di circa
250 milioni di dollari. Sulle barre
d'acciaio,
i dazi imposti saranno inizialmente del 15% e dovrebbero poi scendere, di
anno in anno, al 12% e al 9%. Grant Aldonas, numero due per il commercio
internazionale dell'Amministrazione americana, ha oggi detto, in un
briefing per la stampa internazionale, che le misure sono ''compatibili
con le regole dell'organizzazione del commercio mondiale'' e che
''colpiscono in modo uniforme tutti i Paesi
dell'Ue''.
I Quindici
dell'Unione
europea
esportano verso gli Usa prodotti siderurgici per il 20% degli 11 miliardi
di dollari dell'import totale degli Stati Uniti. L'Italia, quindi, copre
circa un decimo dell'export
dell'Ue
verso gli Usa, mentre Germania e Francia sono i maggiori esportatori
verso gli Stati Uniti. Sono pure toccati gli interessi di Gran Bretagna,
Svezia, Belgio, Olanda. Ma
l'Ue,
s'e' appreso a Washington da fonti diplomatiche, non teme solo l'effetto
diretto delle misure americane, ma anche quello indiretto della
distorsione dei flussi commerciali (i prodotti che non troveranno sbocco
negli Usa cercheranno sfogo altrove). Per questo, la decisione del
presidente americano George W. Bush di imporre dazi che vanno dall'8 al
30% su una decina di tipi
d'acciaio
piu' comunemente importati negli Stati Uniti e' destinata a creare
tensioni coi maggiori partner commerciali degli Usa in Europa e in Asia
(e potrebbe anche innescare un meccanismo di ritorsioni, con ricorsi
all'Organizzazione per il commercio mondiale). Per contro, la decisione
e' stata positivamente commentata dai produttori e dai lavoratori
siderurgici americani, che la conciderano un ''compromesso accettabile'',
mentre e' gia' giudicata insufficiente da alcuni esponenti politici
democratici. Le aziende del settore statunitensi sollecitavano dazi del
40% per quattro anni su una larga gamma dell'insieme dei prodotti
siderurgici importati. Esse, infatti, attribuiscono all'impatto
dell'import di prodotti a basso costo (o in dumping) 31 fallimenti di
aziende americane dal 1997 a oggi e cercano di ottenere una temporanea
''protezione'' in base alla legge sul commercio americana. I dazi ora
imposti per un periodo di tre anni, decisi al termine di una complessa
procedura, entreranno in vigore il 20 marzo e colpiranno, fra l'altro, in
modo particolare, l'import da Giappone, Corea del Sud, Brasile, Russia,
Ucraina, Cina, Turchia e Australia, oltre che
dall'Ue.
Paesi partner degli Usa come Canada e Messico, che sono parte del Nafta
(l'accordo di libero scambio del Nord America), ma anche Israele e
Giordania, ne sono esentati. Un'ottantina di Paesi in via di sviluppi ne
sono pure esentati. Il responsabile americano del commercio
internazionale Robert Zoellick ha detto che la mossa di Bush ha
l'obiettivo di dare ''un respiro'' all'industria statunitense, perche'
abbia modo di ristrutturare. Zoellick ha aggiunto che si tratta di una
misura di ''salvaguardia'' che potra' essere ''modificata'' in corso
d'opera se ve ne saranno le condizioni: i dazi dovrebbero decrescere di
anno in anno, previo un riesame della situazione siderurgica statunitense
e internazionale. (ANSA). GP 06-MAR-02 01:20 NNNN ZCZC0008/SXA R EST S0A
S91 QBXC SIDERURGIA: USA, IMPATTO SU ITALIA DI DAZI A IMPORT
ACCIAIO
(ANSA) - WASHINGTON, 06 MAR - I dazi sull'import
d'acciaio
negli Usa colpiranno anche l'Italia, che esporta ogni anno negli Stati
Uniti prodotti siderurgici, in particolare barre, per un valore di circa
250 milioni di dollari. Sulle barre
d'acciaio,
i dazi imposti saranno inizialmente del 15% e dovrebbero poi scendere, di
anno in anno, al 12% e al 9%. Grant Aldonas, numero due per il commercio
internazionale dell'Amministrazione americana, ha oggi detto, in un
briefing per la stampa internazionale, che le misure sono ''compatibili
con le regole dell'organizzazione del commercio mondiale'' e che
''colpiscono in modo uniforme tutti i Paesi
dell'Ue''.
I Quindici
dell'Unione
europea
esportano verso gli Usa prodotti siderurgici per il 20% degli 11 miliardi
di dollari dell'import totale degli Stati Uniti. L'Italia, quindi, copre
circa un decimo dell'export
dell'Ue
verso gli Usa, mentre Germania e Francia sono i maggiori esportatori
verso gli Stati Uniti. Sono pure toccati gli interessi di Gran Bretagna,
Svezia, Belgio, Olanda. Ma
l'Ue,
s'e' appreso a Washington da fonti diplomatiche, non teme solo l'effetto
diretto delle misure americane, ma anche quello indiretto della
distorsione dei flussi commerciali (i prodotti che non troveranno sbocco
negli Usa cercheranno sfogo altrove). Per questo, la decisione del
presidente americano George W. Bush di imporre dazi che vanno dall'8 al
30% su una decina di tipi
d'acciaio
piu' comunemente importati negli Stati Uniti e' destinata a creare
tensioni coi maggiori partner commerciali degli Usa in Europa e in Asia
(e potrebbe anche innescare un meccanismo di ritorsioni, con ricorsi
all'Organizzazione per il commercio mondiale). Per contro, la decisione
e' stata positivamente commentata dai produttori e dai lavoratori
siderurgici americani, che la conciderano un ''compromesso accettabile'',
mentre e' gia' giudicata insufficiente da alcuni esponenti politici
democratici. Le aziende del settore statunitensi sollecitavano dazi del
40% per quattro anni su una larga gamma dell'insieme dei prodotti
siderurgici importati. Esse, infatti, attribuiscono all'impatto
dell'import di prodotti a basso costo (o in dumping) 31 fallimenti di
aziende americane dal 1997 a oggi e cercano di ottenere una temporanea
''protezione'' in base alla legge sul commercio americana. I dazi ora
imposti per un periodo di tre anni, decisi al termine di una complessa
procedura, entreranno in vigore il 20 marzo e colpiranno, fra l'altro, in
modo particolare, l'import da Giappone, Corea del Sud, Brasile, Russia,
Ucraina, Cina, Turchia e Australia, oltre che
dall'Ue.
Paesi partner degli Usa come Canada e Messico, che sono parte del Nafta
(l'accordo di libero scambio del Nord America), ma anche Israele e
Giordania, ne sono esentati. Un'ottantina di Paesi in via di sviluppi ne
sono pure esentati. Il responsabile americano del commercio
internazionale Robert Zoellick ha detto che la mossa di Bush ha
l'obiettivo di dare ''un respiro'' all'industria statunitense, perche'
abbia modo di ristrutturare. Zoellick ha aggiunto che si tratta di una
misura di ''salvaguardia'' che potra' essere ''modificata'' in corso
d'opera se ve ne saranno le condizioni: i dazi dovrebbero decrescere di
anno in anno, previo un riesame della situazione siderurgica statunitense
e internazionale. (ANSA). GP 06-MAR-02 01:18 NNNN
7 marzo 2002
Documento: 20020307 01418
ZCZC0255/SXA U ECO S0A QBXC
ACCIAIO:
MONTI, COMPORTAMENTO USA E' INACCETTABILE
UE
PRENDERA' TUTTE DISPOSIZIONI NECESSARIE IN SEDE WTO (ANSA) - ROMA, 7 MAR
- '' Il comportamento degli Stati Uniti e' inaccettabile''. E' quanto ha
sottolineato l'eurocommissario Mario Monti, a chi gli chiedeva un
commento sulle misure adottate dagli Usa per proteggere la propria
produzione di
acciaio.
''L'Ue
prendera' tutte le disposizioni necessarie in sede di Organizzazione
Mondiale del Commercio'', ha proseguito Monti a margine di un'audizione
alla Camera. ''E' importante ribadire la necessita' del rispetto delle
regole multilaterali'' ha aggiunto sottolineando che ''solo cosi' si puo'
gestire la globalizzazione e non con comportamenti unilaterali''. (ANSA).
PEN 07-MAR-02 18:36 NNNN
Documento: 20020307 01329 ZCZC0130/SXA B ECO S0A R64 QBXC +++
ACCIAIO:
UE-USA;
BRUXELLES HA PRESENTATO RICORSO A WTO +++ (ANSA-AFP) - GINEVRA, 7 MAR -
La
Ue
ha ufficialmente presentato ricorso alla Wto contro le misure di
salvaguardia alla produzione
dell'acciaio
decise dagli Stati Uniti. Lo rende noto l'Organizzazione mondiale del
commercio. (ANSA). CAO 07-MAR-02 13:29 NNNN
Documento: 20020308 03859 ZCZC0666/SXA R ECO S0A S91 QBXC
ACCIAIO:
CANADA; INDUSTRIA E SINDACATI CHIEDONO DAZI COME USA (ANSA) - WASHINGTON,
08 MAR - Gli industriali siderurgici e i sindacati canadesi si sono oggi
coalizzati per chiedere al governo di Ottawa di imporre dazi sull'import
di
acciaio
dall'Europa e dai altri Paesi esportatori di tutto il mondo, per tutelare
la produzione nazionale e i posti di lavoro del settore. Mercoledi'
scorso, gli Stati Uniti hanno deciso di imporre, per tre anni, a partire
dal 20 marzo, dazi che vanno fino al 30% sull'import di una decina di
tipi
d'acciaio.
Il Canada, che fa parte dell'aerea di libero scambio del Nord-America, e'
uno dei Paesi esentati dai provvedimenti. La decisione americana ha
provocato reazioni negative quasi unanimi.
L'Ue
e il Giappone e la Corea del Nord hanno gia' portato il problema all'
Organizzazione del commercio mondiale (Wto). (ANSA). GP 08-MAR-02 23:39
NNNN
8 marzo 2002
Documento: 20020308 02761
ZCZC0332/SXA R ECO S0A R64 QBXC
ACCIAIO:
UE,
REAGIREMO A USA SENZA FARE DISCRIMINAZIONI SI PUNTA A MANTENERE ATTUALE
LIVELLO IMPORTAZIONI (ANSA) - BRUXELLES, 8 MAR -
L'Ue
proteggera' il proprio mercato siderurgico dagli effetti del
protezionismo americano senza far distinzione tra un paese e senza
chiuderlo al resto del mondo. Lo ha precisato oggi il portavoce del
Commissario
Ue
al Commercio Pascal Lamy ribadendo che Bruxelles vuole tutelare il
mercato europeo dall'afflusso di
acciaio
che non dovesse piu' trovare sbocco negli Usa a causa dei dazi anche del
30% appena annunciati da Washington per proteggere la propria industria
siderurgica. ''Agiremo in maniera non-discriminatoria'', ha detto il
portavoce, Anthony Gooch, sottolineando che gli Usa si sono comportati in
maniera parziale esentando dai dazi alcuni paesi come il Canada e il
Messico. L'obbiettivo del ricorso a ''differenti mezzi che possono
includere quote e dazi'', ha ribadito, non e' di ''chiudere'' il mercato
europeo ma di ''mantenere'' gli attuali livelli di importazioni. Nel
rispondere a domande sulla possibilita' che
acciaio
a basso costo proveniente da paesi dell'est possa invadere il mercato
Ue,
il portavoce ha definito ''infondati'' i timori che Bruxelles possa
imporre quote e dazi anti-dumping a questi paesi. Le barriere tariffarie
che gli Stati Uniti stanno per innalzare, ha detto ancora Gooch,
espongono comunque
l'Ue
all'arrivo di flussi di
acciaio
che saranno respinti dal mercato americano: ''molto presto - ha previsto
- saremo tra l'incudine e il martello''. (ANSA). CAL 08-MAR-02 16:20 NNNN
Documento: 20020308 00010 ZCZC0052/SXA U ECO S0A QBKE
ACCIAIO:
USA-UE,
SCOPPIA 'MADRE DI TUTTE GUERRE COMMERCIALI' (NEWSLETTER COMMERCIO ESTERO)
(ANSA) - ROMA, 8 MAR - Sono sempre piu' lontane le due rive
dell'Atlantico coinvolte in quella che si preannuncia come la madre di
tutte le battaglie commerciali tra Usa ed
Ue:
la guerra
dell'acciaio.
A scatenare l'ultima disputa, almeno in ordine di tempo, e' stata ancora
una volta una misura protezionistica decisa dagli Usa per la salvaguardia
dell'industria siderurgica a stelle e strisce. Dopo la famosa e
lunghissima guerra delle banane e mentre sono ancora pendenti la vertenza
sulle agevolazioni fiscali per le societa' americane che operano
all'estero, nonostante la condanna del Wto alla legge sulle Foreign Sales
Corporation, e la causa relativa alla legislazione antidumping degli Usa,
e' ora la volta
dell'acciaio.
Nel cedere alle pressioni dei sindacati e dei grandi produttori americani
d'acciaio,
l'amministrazione Bush ha deciso di imporre, per i prossimi 3 anni, dazi
sull'import di determinati prodotti compresi in una forbice tra l'8% ed
il 30%. Un'inversione di rotta, quella dell'amministrazione repubblicana
che pure all'indomani dell'11 settembre in nome della lotta al terrorismo
aveva ribadito la necessita' di non farsi tentare da un nuovo
protezionismo. Una decisione, dettata soprattutto dalla crisi
dell'industria siderurgica americana, dalle promesse elettorali e dalle
elezioni di novembre per il rinnovo della Camera e di parte del Senato.
Immediata la replica dell'Europa che non intende pagare ancora una volta
lo scotto dell'unilateralismo nelle decisioni commerciali a stelle e
strisce. Dopo il monito del presidente della Commissione Europea Romano
Prodi a Bush e' spettato al commissario europeo per il commercio Pascal
Lamy annunciare l'immediato ricorso
dell'Ue
al Wto. Una decisione, peraltro, accolta a Washington con la solita
indifferenza e con l'assicurazione che non si e' violata alcuna legge sul
commercio mondiale. Di contro, Lamy ha sottolineato che
l'Ue
fara' di tutto per proteggere l'industria siderurgica europea e tutelare
i livelli occupazionali: ''il mercato mondiale non e' il Far West nel
quale ciascuno fa quel che gli pare. Esistono delle regole e, poiche'
abbiamo un'industria siderurgica competitiva, abbiamo tutto l'interesse a
rispettarle''. In realta', nonostante anche Russia, Cina, Brasile,
Giappone e Corea del Sud abbiano protestato contro le misure
protezionistiche prese da Bush, i Quindici rappresentano la principale
vittima di provvedimenti che colpiranno quasi la meta' degli oltre 4
milioni di tonnellate di
acciaio
che
l'Ue
esporta negli Usa. In particolare, anche l'Italia subira' il contraccolpo
del protezionismo americano visto che esporta ogni anno negli Usa barre
d'acciaio
del valore di circa 250 milioni di dollari, su cui dal 20 marzo sara'
applicato un dazio del 15%, che dovrebbe scendere di anno in anno al 12%
ed al 9%. Tuttavia, oltre ai dazi il rischio maggiore per i Quindici e'
di veder invaso il mercato europeo di prodotti divenuti invendibili su
quello americano. Un rischio, peraltro, evidenziato dal viceministro
delle Attivita' Produttive con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso,
in una lettera indirizzata all'eurocommissario Lamy: ''per difendere
efficacemente e tempestivamente l'industria europea, - prosegue Urso -
soprattutto dal rischio reale della diversione verso il nostro mercato
della massa di
acciaio
finora diretta verso gli Stati Uniti, occorre l'adozione rapida di misure
di salvaguardia''. Nel definire il provvedimento americano non legittimo
sulla base delle regole internazionali e nel sostenere la necessita' di
un'azione in sede Wto, che ''tuttavia potra' avere i suoi effetti
soltanto nel medio periodo'', Urso ha ricordato ''quanto sia costato, in
termini economici e sociali, il processo di ristrutturazione della nostra
siderurgia''. Per Urso non e' giustificabile che ''si continui a pagare
per responsabilita' di altri'', tanto piu' che la decisione Usa arriva
''a causa di problemi interni alla struttura produttiva americana'',
nonostante gli sforzi comunitari per una soluzione che non penalizzasse
gli operatori europei.(ANSA). YXT/RTX 08-MAR-02 00:55 NNNN
10 marzo 2002
Documento: 20020310
00995
ZCZC0119/SXA
R POL S0A QBXB
UE:ACCIAIO;PRODI,
NON PUO' CANCELLARE BUONI RAPPORTI CON USA
(ANSA) - VENEZIA,
10 MAR - ''La 'guerra dell'
acciaio'
resta
tale e basta, e non puo' cancellare i rapporti commerciali e
politici di collaborazione con gli Stati Uniti, che non sono mai
stati cosi' profondi e buoni''. Lo ha detto il presidente della
Commissione europea, Romano Prodi, in uno dei passaggi del suo
intervento alla manifestazione organizzata a Venezia per
ricordare l' 11 settembre.
Prodi ha ricordato la propria personale esperienza nel
settore dell'
acciaio,
citando i processi di ristrutturazione
avvenuti in Italia e il fatto che aveva dovuto ripetutamente
spiegare, alle assemblee degli operai di Napoli e di Genova,
''perche' l' industria dovesse adeguarsi alle nuove esigenze
moderne''. E proprio per questo sforzo di ristrutturazione ''ora
l' industria europea - ha detto ancora Prodi - puo' far sentire
la propria voce agli Usa grazie al lavoro compiuto''. Sono state
risolte tante guerre commerciali, ha detto ancora Prodi, ''e
risolveremo anche questa con tutti gli strumenti del diritto e
dell' arbitrato. Le guerre commerciali, piccole o grandi che
siano, sono pero' pericolose per l' atmosfera che possono creare
- ha concluso - ma impediremo che debordino dal loro alveo''.
(ANSA).
BOR/ARS
10-MAR-02 14:43 NNNN
11 marzo 2002
Documento: 20020311 02542
ZCZC0462/SXA R ECO S0A R64 R46 QBXC
ACCIAIO:
UE;
SOSTEGNO A COMMISSIONE, MISURE USA INGIUSTIFICATE BRUXELLES, DIFENDEREMO
LE IMPRESE EUROPEE (ANSA) - BRUXELLES, 11 MAR - I ministri degli esteri
dell'ue
haNno espresso oggi il loro appoggio alla Commissione
Ue
per la ''ferma risposta'' ai dazi doganali decisi dagli Stati Uniti nei
confronti
dell'acciaio
europeo, misure che i Quindici ritengono ''ingiustificate''. Lo ha detto
oggi il presidente di turno dell'Unione e capo della diplomazia spagnola
Josep Pique' al termine di un incontro dei ministri con il commissario
Ue
al commercio Pascal Lamy. Gli Usa hanno annunciato la scorsa settimana
l'imposizione a partire dal 20 marzo di dazi all'import di
acciaio
europeo fino al 30% per proteggere i produttori statunitensi. Oggi Lamy
ed il collega Erkki Liikanen, responsabile per l' industria
nell'esecutivo
Ue,
hanno avuto un colloquio con una delegazione di imprese siderurgiche
europee e di sindacati del settore. ''Non possiamo accettare - ha
rilevato Liikanen - che la misura protezionista ed unilaterale degli
Stati Uniti metta nel mirino l'industria europea. Faremo tutto il
possibile per proteggere la nostra industria ed i suoi lavoratori da
questa decisione totalmente ingiusta''. Lamy gli ha fatto eco
sottolineando che la Commissione
Ue
non accettera' che un settore capace di effettuare profonde
ristrutturazioni ''per diventare fra i piu' competitivi del mondo soffra
le conseguenze di misure illegali da parte degli Usa''. Secondo Silvio
Berlusconi, che ha partecipato oggi alla riunione dei ministri degli
esteri
dell'Ue,
fra i Quindici prevale la posizione di ''far seguire alla precisa e ferma
presa di posizione della Commissione
Ue
un atteggiamento di attesa: si preferisce restare in credito con gli Usa
che hanno una situazione di debito nei nostri confronti''. (XSE10)
(ANSA). MY 11-MAR-02 19:37 NNNN
12 marzo 2002
Documento: 20020312 02491
ZCZC0186/SXA R ECO S0A QBXC
ACCIAIO:
UE-USA;
BRUXELLES, MISURE SALVAGUARDIA ENTRO MARZO SERVIRANNO A MANTERE INVARIATE
IMPORTAZIONI EUROPEE (ANSA) - BRUXELLES, 12 MAR - Scatteranno entro il 28
marzo prossimo le prime misure di salvaguardia necessarie a mantenere
invariato il volume delle importazioni di
acciaio
nell'Ue
nonostante i dazi protezionistici che gli Usa stanno per imporre a
protezione del loro mercato. Lo ha precisato oggi il portavoce del
Commissario europeo al Commercio Pascal Lamy sottolineando pero' che non
e' stato ancora stabilito quale sia il livello di importazioni da
difendere. ''Stabiliremo quel livello in tempo per essere in grado di
prendere misure entro il 28 marzo'', ha detto il portavoce parlando a
Bruxelles. Come noto, sono a disposizione ''diversi mezzi'': ''quote di
importazione, dazi e una loro combinazione tra loro'' e comunque ''le
misure di salvaguardia sono basate sul principio di mantenere il livello
delle importazioni. Non vogliamo chiudere il mercato''. ''Il Wto ci
consente di attuare misure se vi e' un aumento delle importazioni'', ha
ricordato ancora il portavoce, Anthony Gooch, nel ribadire che la
strategia della Commissione
Ue
di fronte ai dazi anche del 30% che gli Usa imporranno dal 20 marzo per
proteggere la loro industria siderurgica in crisi: appunto misure di
salvaguardia, ricorso al Wto (che potrebbe pero' durare fino ''alla meta'
del 2003) e richiesta di
non meglio precisate ''compensazioni'' per un danno stimato ''grosso
modo'' in 2-2,5 miliardi di
euro
l'anno. Se questi indennizzi
vengono giudicati legittimi ma non vengono concessi, ha detto ancora,
''nell'ambito dell'Organizzazione mondiale per il commercio abbiamo il
diritto (...) di cercare una sospensione delle concessioni'', vale a dire
''si puo' rendere piu' difficile per gli Usa esportare nel nostro
mercato''. Insomma dazi di ritorsione ma, ha aggiunto, ''non siamo ancora
a questo punto''. Anzi, qualsiasi informazione su prodotti che potrebbero
essere presi di mira, ha sottolineato Gooch, ''sono solo voci'',
illazioni. Sul capitolo ''compensazione'', ha detto ancora il portavoce
di Lamy, e' stata richiesta la necessaria ''consultazione'' con gli Usa
che non hanno ancora risposto: ''aspettiamo che reagiscano''. (ANSA). CAL
12-MAR-02 14:02 NNNN ZCZC0498/SXA R ECO S0A R64 QBXC
ACCIAIO:
UE-USA;
BRUXELLES, MISURE ... ++RETTIFICA++ (ANSA) - BRUXELLES, 12 MAR -
+++Attenzione+++ nella notizia dal titolo:
''Acciaio:
Ue-Usa;
Bruxelles, misure di salvaguardia entro marzo'', delle 14:00 circa
proveniente da Bruxelles, si prega di correggere alla prima e alla decima
riga come segue: ''entro il 20 (rpt: 20) marzo ...''. (ANSA). CAL
12-MAR-02 19:52 NNNN
Documento: 20020312 01368
ZCZC0240/SXA
R ECO S0A QBXC
ACCIAIO:
UE-USA;
URSO, DIFENDEREMO SIDERURGIA ITALIANA
VICE MINISTRO A FEDERACCIAI,
UE
CONTRO DISTORSIONI MERCATO
(ANSA) - ROMA, 12 MAR - La
Ue
tutelera' la siderurgia europea
contro possibili distorsioni del mercato. Lo ha assicurato il
vice ministro alle Attivita' produttive, Adolfo Urso,
incontrando oggi il presidente e il vice presidente di
Federacciai, Giuseppe Pasini e
Fabio
Riva, e il direttore della
Federazione, Enrico Badiali.
Nel corso dell'incontro, durante il quale si e' discusso
dei
dazi Usa, sono stati espressi - si legge in una nota - piena
soddisfazione e apprezzamento nei confronti delle azioni che la
Commissione europea ha in animo di intraprendere con riferimento
alla tutela del settore. ''Le misure di prossima adozione - ha
detto Urso - dimostrano che la
Ue
intende replicare alla
decisione Usa in maniera ferma ma responsabile, che da un lato
non penalizzi i Paesi terzi rispetto ai risultati e agli spazi
di mercato acquisiti negli anni, ma dall'altro tuteli il settore
produttivo europeo rispetto a possibili ripercussioni distorsive
del mercato''.
L'iniziativa della Commissione - aggiunge la nota - si
pone
nella direzione indicata, e secondo gli auspici del governo
italiano, espressi nella lettera che lo stesso Urso ha scritto
giovedi' scorso al commissario
Ue
per il Commercio Pascal Lamy,
nella quale e' stato chiesto di adottare subito misure di
salvaguardia a difesa del settore. Proprio domani - ricorda il
comunicato - si riunira' a Bruxelles il comitato di salvaguardia
Ue
che definira' nello specifico le prossime iniziative a tutela
della produzione italiana. (ANSA).
CAO
12-MAR-02 15:28 NNNN
14 marzo 2002
Documento: 20020314
03423
ZCZC0254/SXA
R ECO S0A QBXC
ACCIAIO:
UE-USA,
CONSULTAZIONI WTO IL 19 MARZO A GINEVRA
(ANSA) - BRUXELLES, 14 MAR - Si terra' il 19 marzo prossimo
a
Ginevra il primo incontro fra
Unione
europea
e Stati Uniti sul
ricorso all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto)
contro i dazi americani
sull'acciaio.
Lo ha preannunciato oggi a
Bruxelles il portavoce del Commissario
Ue
al commercio Pascal
Lamy.
Le ''consultazioni'', come noto, puntano ad evitare
l'apertura formale del confronto nell'ambito del Wto. La loro
durata e' di due mesi a partire dal 7 marzo scorso. Una
decisione del Wto e' attesa non prima della meta' dell'anno
prossimo.(ANSA).
CAL
14-MAR-02 13:15 NNNN
Documento: 20020314 03429
ZCZC0446/SXA
R ECO S0A S91 R46 QBXB
ACCIAIO:
UE-USA;
EUROPARLAMENTO,
DA BARCELLONA REPLICA DECISA
(ANSA) - STRASBURGO, 14 MAR -
L'Europarlamento
ha lanciato
oggi un fermo avvertimento agli Usa, sottolineando i rischi per
l'economia internazionale di una guerra commerciale con l'Unione
Europa
sull'acciaio,
e ha invitato il vertice
Ue
di Barcellona
''a rispondere nel modo piu' deciso alla violazione delle norme
internazionali da parte dell'amministrazione Bush''.
In una risoluzione urgente adottata a larga maggioranza
gli
eurodeputati hanno affermato che ''una guerra commerciale
transatlantica danneggerebbe
l'Ue,
gli Usa e il sistema degli
scambi commerciali multilaterali'' e hanno invitato Washington
''ad assumersi le proprie responsabilita' per evitare la
minaccia di una guerra commerciale''.
Nel documento - approvato per iniziativa di Ppe, Pse,
Eldr,
Comunisti e Destra moderata -
l'Europarlamento
ha condannato la
''decisione protezionistica'' degli Stati Uniti di imporre dazi
straordinari
sull'acciaio,
''in flagrante violazione delle norme
Wto''. Secondo gli eurodeputati ''tale atto arbitrario e' la
conseguenza di un atteggiamento che sta danneggiando la
reputazione degli Usa e gli sforzi volti a creare un
partenariato internazionale''.
(ANSA).
CEF
14-MAR-02 16:29 NNNN
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