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Appello contro la guerra infinita
Un¹altra guerra no!
Appello della società civile contro la guerra infinita
A sei mesi dagli attentati terroristici di New York e Washington, mentre
nessuno ha potuto ancora scrivere la parola fine alla guerra in Afganistan e
fare un vero bilancio delle sue conseguenze, il Presidente Bush ha
annunciato che la sua dottrina contro il terrorismo prevede il più grande
aumento delle spese militari della storia degli Stati Uniti, la
militarizzazione dello spazio, il possibile uso delle armi nucleari e una
vasta gamma di nuove operazioni militari senza quartiere. Una nuova guerra
contro l¹Iraq sembra ormai alle porte. Nonostante le perplessità espresse da
numerosi paesi e dall¹Unione Europea, agli alleati viene chiesto un assenso
aperto o silenzioso ma se non ci dovesse essere accordo gli Stati Uniti
dichiarano di essere pronti ad agire da soli.
Noi, rappresentanti di numerose organizzazioni della società civile, fedeli
alla Costituzione Italiana, alla Carta delle Nazioni Unite e al diritto
internazionale dei diritti umani che essa ha generato, allarmati per il
terribile futuro che ci è stato prospettato, vogliamo esprimere il nostro
profondo dissenso: la dottrina di Bush contro il terrorismo è sbagliata,
illegale e pericolosa.
Uniamo le nostre voci per chiedere all¹Italia, all¹Unione Europea e
all¹Organizzazione delle Nazioni Unite di avviare tutte le iniziative
diplomatiche necessarie per scongiurare questa prospettiva, negando ogni
forma di sostegno alle nuove guerre annunciate. Dobbiamo fare ogni sforzo
per evitare di essere risucchiati in una nuova spirale di guerra senza fine.
I suoi drammatici costi umani ed economici sono evidenti già oggi.
Per opporsi a questo rischio l¹Italia e l¹Europa non devono limitarsi a dire
no alla guerra e al terrorismo. Esse devono perseguire con determinazione
un¹altra strada più decisa, precisa ed efficace: la strada della legalità,
della giustizia penale e della cooperazione internazionale.
Il terrorismo si vince promuovendo il rispetto e l¹applicazione delle regole
e della legalità internazionale e non violandole. Il terrorismo si vince
promuovendo la giustizia penale internazionale, ratificando e insediando
subito la Corte Penale Internazionale e non ostacolandola. Il terrorismo si
vince investendo sulla pacificazione e la ricostruzione dell¹Afganistan e
non abbandonando quel paese nelle mani dei signori della guerra. Il
terrorismo si vince isolando e delegittimando i dittatori e non usandoli a
piacimento. Il terrorismo si vince con una politica globale di prevenzione e
soluzione dei conflitti (senza ³due pesi e due misure²) e non alimentandone
la proliferazione. Il terrorismo si vince mettendo fine alla guerra
israelo-palestinese e non assistendo colpevolmente alla sua estensione. Il
terrorismo si vince rafforzando la cooperazione internazionale a tutti i
livelli e non con l¹unilateralismo dei potenti. Il terrorismo si vince
riconoscendo il ruolo centrale delle Nazioni Unite e non delegittimandole.
Il terrorismo si vince riducendo le sue cause e lavorando tenacemente per
ridurre l¹ingiustizia economica e sociale planetaria non accrescendola. Il
terrorismo si vince promuovendo la democrazia e favorendo la crescita della
società civile e non ignorando la sua voce. Il terrorismo si vince
riconoscendo tutte le minacce globali (ambientali, sociali, alimentari,Š)
che incombono sull¹umanità e non ignorandole. In altre parole il terrorismo
si vince promuovendo non la guerra ma la globalizzazione della giustizia,
della democrazia e dei diritti umani.
Invitiamo tutte le donne e gli uomini amanti della pace e della giustizia a
raccogliere questa sfida impegnandosi a percorrere insieme questa nuova
strada. Un altro mondo è possibile, solo se, lo vuoi anche tu.
Prime adesioni: Tavola della Pace, Acli, Agesci, Arci, Associazione per la
pace, Banca Etica, Cipsi, Emmaus Italia, Legambiente, Manitese, Fondazione
Italiana per il Volontariato, Forum Trentino per la Pace, ICS, Lega per i
diritti e la liberazione dei popoli, Pax Christi, Centro per la pace
Forlì/Cesena, Focsiv, Peacelink, Un Ponte PerŠ,
Perugia, 12 marzo 2002
Per aderire all¹Appello rivolgiti a: Tavola della Pace, via della viola 1
(06100) Perugia, tel 075/5736890 fax 075/5739337 email:
segreteria@perlapace.it