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Rutelli a Taranto: ha fatto l'obiettore, oggi approva la guerra



Oggi Fassino e Rutelli incontrano a Taranto i militari per esprimere 
sostegno alla missione di guerra in Afghanistan.
Vorrei ricordare che Francesco Rutelli è stato obiettore di coscienza e ha 
usufruito della legge 772/72 che consentiva un'alternativa al servizio 
militare. Secondo la legge (attualmente mutata nella 230/98) "gli obiettori 
sono coloro che per obbedienza alla coscienza, nell'esercizio del diritto 
alle libertà di pensiero, opponendosi all'uso delle armi, non accettano 
l'arruolamento nelle Forze armate e nei Corpi armati dello Stato" (articolo 
1). La Lega Obiettori di Coscienza ha pertanto chiesto all'Ufficio 
Nazionale per il Servizio Civile e al Ministero della Difesa la revoca 
dello status di obiettori di coscienza a tutti i parlamentari che hanno 
svolto servizio civile alternativo alla leva e che oggi approvano 
l'intervento italiano guerra, scrivendo anche agli ex obiettori ora 
filo-interventisti le seguenti parole: "Se volete la guerra dovete anche 
essere disposti a combatterla".
Francesco Rutelli viene oggi a Taranto per esprimere solidarietà verso la 
missione di guerra che vede coinvolta la portaerei Garibaldi. Qualche anno 
fa - richiedendo all'Archivio Disarmo informazioni sulla Garibaldi - ho 
ricevuto la documentazione che attesta che Rutelli inviò un esposto alla 
Procura della Repubblica in quanto la "portaelicotteri Garibaldi" veniva 
trasformata in portaerei all'insaputa del Parlamento, suscitando la sua 
viva contrarietà. Allora Rutelli era parlamentare radicale.
Sempre Rutelli ha organizzato varie manifestazioni assieme ai radicali per 
impedire lo svolgimento della classica parata militare a Roma il 4 novembre 
esponendo in più occasioni il suo punto di vista antimilitarista, mentre a 
Taranto viene ad esprimere il punto di vista esattamente opposto.
Infine Rutelli ha guidato le iniziative contro la base nucleare Usa della 
Maddalena e si è fatto fotografare steso per terra - simulando la "morte 
nucleare" - esponendo cartelli contro le armi atomiche. Non mi risulta che 
abbia espresso la sua contrarietà all'uso della armi nucleari in 
Afghanistan quando il governo Usa, in due occasione, ha precisato di "non 
escludere" l'uso dell'atomica in questo conflitto.
PeaceLink è un'associazione a-partitica e non intendo rilasciare alcun 
commento per questi fatti che credo parlino da soli.

Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink