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Consiglieri di Milano contro la guerra
Stasera, durante la seduta di consiglio comunale, abbiamo distribuito il
documento allegato.
Firmatari siamo: Basilio Rizzo (Miracolo a Milano), Milly Moratti Bossi
(Verdi), Maurizio Baruffi (Verdi), Gianni Occhi (Rifondazione Comunista),
Daniele Farina (Rifondazione Comunista), Davide Atomo Tinelli
(Rifondazione Comunista), Adriano Ciccioni (Italia dei valori), Giuliana
Carlino (Italia dei valori), Letizia Gilardelli (Italia dei valori), Andrea
Fanzago (Margherita), Marco Cormio (Ds) e il sottoscritto.
12 consiglieri su 60.
Non pochi, visto l'aria che tira.
Ai milanesi destinatari di questa email chiedo il favore di aiutarci a
farla circolare, in modo che il maggior numero possibile di cittadini
sappia da che parte stiamo.
g.
P.S. Io mi sono messo sulla cartella lo straccetto bianco di Emergency. Mi
pare una bella idea.
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Giovanni Colombo
consigliere comunale di Milano - indipendente Ds
presidente nazionale della Rosa BIanca
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CONSIGLIERI COMUNALI DI MILANO CONTRO LA GUERRA
Esprimiamo il nostro più profondo dissenso per la scelta fatta dal
Parlamento italiano di inviare uomini e mezzi nella guerra in Afghanistan.
Lo facciamo in nome del realismo perchè sono proprio i fatti che dimostrano
la più totale inidoneità di queta guerra a combattere il terrorismo
islamico.
Dopo un mese di bombardamenti, il collasso del regime di Kabul, premessa
per la cattura di Bin Laden, non c'è stato. La rivolta del Sud contro i
Taliban non si è materializzata. L'Alleanza del Nord si è rivelata troppo
debole per dare la spallata decisiva.
Mai le previsioni delle intelligence occidentali sono state così
pessimistiche: aumenta l'odio di masse sterminate di poveri nei confronti
dei ricchi occidentali, cresce il numero dei fondamentalisti, si
preparerebbero altri piani di morte addirittura con l'utilizzo di armi
nucleari.
L'impulso al raffreddamento della situazione in Palestina non c'è stato e
il conflitto continua incandescente, con alta probabilità di un
coinvolgimento dell'intera regione medio-orientale.
La guerra - per la sua tendenza ad autoalimentarsi, per le risorse
econooniche che mobilita, per all'atteggiamento culturale che sottintende -
non è in grado di fronteggiare la complessità e la vastità del male. La
guerra non risolve. E' servita in Iraq? Saddam è tuttora regnante. E'
servita in Kossovo? Gli ex "amici" dell'Uck imperversano e stanno
propagando il conflitto in Macedonia. La guerra è assurda perchè colpisce
sempre i soliti: milioni e milioni di innocenti, che andranno ad
aggiungersi alle migliaia morti sulle delle Twin Towers.
La guerra, questa sì, serve a coprire il vuoto morale e politico
dell'attuale classe politica italiana. Con la guerra pensano che l'Italia
possa legittimarsi agli occhi del mondo come una grande nazione. Se
sventoli la bandiera e spari, sei di serie A. E' questo un ragionamento che
riteniamo ripugnante.
Noi vogliamo continuare ad essere realisti.
Il realismo chiede di fare quello che finora non si è voluto fare: Onu con
funzioni di governo mondiale, capacità di intelligence per arrivare a
colpire i veri colpevoli, lotta all'economia illegale e ai paradisi
fiscali, creazione immediata dello Stato palestinese, superamento delle
politiche economiche liberiste.
Il realismo, soprattutto, non fa perdere la speranza. In quest'Italia
sbandata, ci sono ancora molti uomini e donne di pace coraggiosi, che
intendono stare su un piano diverso da quello di Bin Laden e dei suoi
fanatici assasini - su un piano superiore (qui l'aggettivo va a pennello)-,
che si impegnano testardi per un un mondo diverso, senza che tante altre
vite umane vengano inutilmente spezzate.
Noi vogliamo stare con loro.
Milano, 8 novembre 2001
Firmatari:
Giovanni Colombo (indipendente Ds)
Marco Cormio (indipendente Ds)
Basilio Rizzo (Miracolo a Milano)
Milly Bossi Moratti (Verdi)
Maurizio Baruffi (Verdi)
Gianni Occhi (Rifondazione Comunista)
Daniele Farina (Rifondazione Comunista)
Davide Atomo Tinelli (Rifondazione Comunista)
Andrea Fanzago (Margherita)
Giuliana Carlino (Italia dei Valori)
Adriano Ciccioni (Italia dei Valori)
Letizia Gilardelli (Italia dei Valori)