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Le frontiere dellintervento civile nei conflitti
(con preghiera di difusione)
CORSO UNIP
“Le frontiere dell’intervento civile nei conflitti”
Rovereto 27 ottobre- 3 novembre 2001
Premessa
La International University of Peoples’ Institutions
for Peace (IUPIP) - Università Internazionale delle
Istituzioni dei Popoli per la Pace (UNIP), nell’ambito
del lavoro di formazione e ricerca sui temi dei
conflitti e dei fenomeni sociali, che concorrono ad
una conduzione democratica e nonviolenta di essi,
propone la quarta edizione del corso sulla diplomazia
popolare e la cooperazione decentrata, orientato a
sviluppare conoscenze e competenze utili ad operatori
di ONG e associazioni impegnate in interventi sul
campo.
Le ragioni del corso
In un tempo sempre più caratterizzato dalla divisione
tra paesi poveri e paesi ricchi e dalla guerra come
grande business, al fine di non perpetuare nuove forme
di colonialismo e sfruttamento culturale ed economico,
occorre interrogarsi e confrontarsi su che cosa si va
a fare quando si realizzano progetti di cooperazione
decentrata e diplomazia dal basso, sul perché lo si va
a fare, su come lo si va a fare. Muovendo da questa
considerazione, il corso si propone come occasione di
incontro e riflessione per coloro che promuovono e
realizzano azioni e progetti di solidarietà
internazionale o che si apprestano a farlo.
Le finalità e gli obiettivi
Il corso intende evidenziare ed esplorare le
dimensioni dell’intervento civile nei conflitti
internazionali, alla luce dei potenziali contributi
della cooperazione allo sviluppo nella costruzione
della pace e della diplomazia dal basso nel favorire
processi di sviluppo. Esperienze che sono state
vissute in questi anni secondo modalità e sensibilità
diverse troveranno durante il corso tempi ed ambiti di
riflessione e di confronto. Saranno inoltre messi in
luce ed analizzati modalità e strumenti con i quali
le azioni di diplomazia popolare e di cooperazione
decentrata sono state poste in essere.
Obiettivi del corso:
1. presentare contributi teorici e offrire uno spazio
di riflessione e confronto critico sull’intervento
della società civile nella dimensione internazionale,
nel caso di azioni di diplomazia dal basso e
cooperazione decentrata;
2. sensibilizzare ad un orientamento culturale e
operativo che coniughi azioni per la pace e azione per
lo sviluppo e consegnare alcune basilari conoscenze e
competenze che permettano di svilupparlo.
La struttura e la metodologia
Il corso, a carattere residenziale, si svolgerà
nell’arco di una settimana. Al fine di favorire la
conoscenza reciproca, lo scambio di esperienze e il
dialogo tra i partecipanti, anche attraverso la
condivisione del tempo libero, ai corsisti residenti
in prossimità della sede è richiesto di essere
presenti in tutti i momenti dell’attività formativa.
In un'ottica di valorizzazione delle competenze ed
esperienze dei singoli partecipanti, si prevedono
comunicazioni teoriche proposte da esperti, associate
all'utilizzo di metodologie didattiche attive (lavoro
di gruppo, esercitazioni) per favorire il confronto
tra i corsisti e la rielaborazione personale.
I destinatari
Il corso è rivolto a personale delle Organizzazioni
non governative, delle Associazioni, degli Enti Locali
e dei gruppi di volontariato che operano a livello
internazionale in progetti ed iniziative di diplomazia
dal basso o di cooperazione decentrata, in paesi in
conflitto o in ricostruzione. Il corso si propone come
momento formativo per chi è alle prime esperienze in
questo ambito, e vuole meglio orientarsi nel vasto
panorama dei possibili interventi civili nei conflitti
internazionali, così come a chi già è coinvolto in
ruoli di progettualità all’interno delle ONG o di
altri organismi.
Informazioni
· il corso ha carattere residenziale, ed è richiesta
la frequenza ad ogni momento formativo;
· il corso sarà attivato con un minimo di 15 ed un
massimo di 25 partecipanti; in caso di domande
eccedenti, verrà fatta una selezione sulla base delle
esperienze concrete avute in progetti di solidarietà
internazionale e del grado di coinvolgimento nell’ONG,
nell’associazione o nell’ente locale di provenienza;
· l’iscrizione al corso è gratuita; sono a carico dei
partecipanti i costi di vitto e alloggio in una
struttura alberghiera convenzionata;
· a chi partecipa ad almeno l’80% del percorso
formativo sarà rilasciato dall’UNIP un attestato di
frequenza.
Ogni ulteriore informazione può essere richiesta a:
Segreteria UNIP
Palazzo Adami - Piazza San Marco, 7
38068 Rovereto (Tn)
tel. 0464 424288
fax 0464 424299
e-mail: iupip@unimondo.org
www.unimondo.org/iupip
La domanda di ammissione al corso deve essere
inoltrata entro sabato 5 ottobre 2001
Programma
Sabato 27 ottobre 2001 9.00 18.30
Benvenuto, apertura del corso, presentazioni.
Davide Berruti e Silvia Nejrotti (responsabili di
formazione)
Le proprie esperienze e relazioni con il mondo della
diplomazia popolare e della
cooperazione decentrata.
Diplomazia popolare e nonviolenza nella
trasformazione dei conflitti.
Giuliano Pontara (Università di Stoccolma,
Coordinatore scientifico dell’UNIP)
Come intendere la diplomazia popolare e la
nonviolenza? Trasformare un
conflitto. Violenza e trasformazione dei conflitti. Il
problema della veridicità, attendibilità ed efficacia
della tattica-strategia nonviolenta nella
trasformazione dei conflitti. Ci sono sempre
alternative nonviolente?
Domenica 28 ottobre 2001
Forme, attori e relazioni della diplomazia popolare e
della cooperazione
decentrata.
Claudio Bizzozero (Coordinamento comasco per la pace)
Conflitto, nonviolenza, diplomazia, cooperazione: i
concetti chiave
nell’intervento di terze parti civili nei conflitti
internazionali.
Lunedì 29 ottobre 2001
Gli strumenti.
Nanni Salio (Centro Studi Sereno
Regis, Torino)
Modalità e tempi per migliorare gli interventi di
terze parti civili
nei conflitti internazionali:prevenzione, allarme
precoce, peacekeeping
nonviolento, ricostruzione partecipata.
Martedì 30 ottobre 2001
Laboratorio “L’esperienza Operazione Colomba”
Samuele Filippini e Nicola Lapenta (Operazione
Colomba)
Pomeriggio: libero
Mercoledì 31 ottobre 2001
Dentro la crisi: le dinamiche dell’intervento
umanitario.
Paolo Cereda (Caritas Italiana)
Per un’analisi critica della cooperazione
internazionale nelle emergenze
complesse: prassi organizzative, dilemmi etici, stili
di presenza.
Giovedì 1 novembre 2001
Società civile.
Claudio Bazzocchi e Rosita Viola (Consorzio Italiano
di Solidarietà)
Il ruolo della società civile nei conflitti
internazionali.
Il progetto ADL (Agenzie di democrazia locale).
Venerdì 2 novembre 2001
mattino
Abitare il presente.
Michele Nardelli (Osservatorio sui Balcani)
Diplomazia popolare e cooperazione decentrata come
luoghi per interagire con i processi della
globalizzazione.
pomeriggio
Laboratorio
Davide Berruti e Silvia Nejrotti
Sabato 3 novembre 2001
Valutazione del corso e consegna degli attestati.
Davide Berruti e Silvia Nejrotti
Direttore del corso: Giuliano Pontara
Responsabili di formazione: Davide Berruti, Silvia
Nejrotti
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