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[TESTIMONIANZE] - La rabbia di un fotografo
ciao a tutti.. questo è tutto quello che ho vissuto a genova in questi
giorni..
non ci sono nomi di persone ma solo iniziali.. qualcuno di voi si
riconoscerà all'interno del racconto..
18/07/2001
Sono circa le 21 quando arriviamo alla stazione di Brignole, sembra tutto
molto tranquillo, c'è solo da decidere se andare a dormire al campo
sportivo Carlini o allo Sciorba, il primo pare indubbiamente più "vivace",
ci sono le tute bianche, il secondo più tranquillo. Decido con P. di
provare a dormire la prima sera nel secondo e in caso passare al Carlini il
giorno seguente, per vivere più "da dentro" la contestazione. Il campeggio
non sembra male, ci sono pure le docce e dormire sull'erba mi sta più che
bene.
Ma c'è da fare in fretta, a p. Kennedy ci aspetta il concerto di Manu Chao,
l'ho visto solo sei giorni prima, ma non vedo l'ora di essere ancora sotto
al palco. Finito il concerto tutti verso i campi sportivi con autobus
speciali, ripenso al concerto, se l'inizio è questo mi aspettano 4 giorni
favolosi..
19/07/2001
Giovedì, al GSF, si tengono degli interventi sulla globalizzazione, parlano
Bovè, Agnoletto e tanti altri, mando un sms ad un'amica.. "qui è
fantastico.." Ma ho già quasi finito l'unico rullino che mi ero portato,
andiamo con P. a zonzo per la città alla disperata ricerca di un rullino di
riserva, durante la caccia riusciamo a trovare un supermercato aperto e
facciamo rifornimento di limoni.. non si sa mai.. Quando oramai non ho più
speranze, trovo un piccolo studio fotografico gestito da un simpaticissimo
rifondarolo che ci racconta le sue impressioni di genovese sulla città..
non ha mai avuto, in 50 anni, il marciapiede di fronte al negozio senza
nessuna macchina. Ci dice che il Duce (come chiama lui Berlusconi) toglie
addirittura il gas alla zona rossa in certe ore. Ora che abbiamo il rullino
ci avviamo verso l'inizio della marcia dei migranti, ci accodiamo ad un
gruppo di Attac e conosciamo F. un simpatico siciliano. Sembra che siamo in
50 mila in corteo, vedo la Francescato in testa con i verdi.. verso la coda
vedo Diliberto.. preso un po' di mira da qualcuno per il suo appoggio ad un
governo complice della "guerra umanitaria" in Kosovo. La polizia è
schierata nelle strade secondarie.. ma non succede niente.. è una marcia
pacifica al grido di "Genova libera", "mutande, mutande" o "hasta la
victoria siempre". Qualcuno sente sussurrare da qualche forza dell'ordine
annoiata "peccato che siano così pacifici.. speravo di rompere qualche
ossa".. La sera piove, quindi niente festa e a nanna presto.. tutti un po'
umidicci.
20/07/2001
E' il giorno delle diverse forme di manifestazione nelle diverse piazze di
genova. Sono impegnato fino all'una con Greenpeace, poi corro verso il
centro di Genova. Appena sceso dall'autobus vedo del fumo nero.. mi
precipito lì con un pass stampa e la mia macchina fotografica, è un auto
data alle fiamme. Mi dirigo verso la zona degli scontri, c'è la polizia che
lancia lacrimogeni verso un gruppo di circa 500 persone, vestite in nero..
poi scoprirò chi sono.. il Black Block. Alla carica della polizia questi
scappano e al loro passaggio distruggono tutto ciò che trovano (una signora
impreca mentre osserva la sua auto rovesciata e data alle fiamme), giungo
in una piazza e non riesco più a vederli, chiedo a dei giornalisti, "si
sono divisi", decido di seguire uno dei due gruppi, quello che si infila
sotto la galleria che conclude corso Torino e erige barricate al termine di
questa, l'altro gruppo, capirò in seguito.. si dirige verso il corteo che
proviene dal Carlini. In questi frangenti un polizziotto con una faccia da
boia spruzza me ed altri giornalisti con lo spray irritante al
peperoncino.. passo 10 minuti di inferno, non respiro, non ci vedo.. il
limone serve a ben poco.. riesco a raggiungere una fontana ma con l'acqua
mi brucia ancora di più. E' facile vedere da dove sono passate le "tute
nere" lasciano una scia riconoscibilissima.. riesco ad intrufolarmi tra le
barricate alla fine della galleria e a raggiungerli, sono preoccupato di
una possibile carica della polizia alle mie spalle ma non succede niente.
Uscito dalla galleria comincio a fotografarli mentre si sfogano con i
simboli del capitalismo.. soprattutto banche e macchine costose, rischio
anche un po' perchè ad un certo punto mi si avvincina una "tuta nera" con
aria minacciosa "NO FOTO!!".. obbedisco.. per un po'. Continuo a seguirli..
arrivano ad un supermercato, un discount, lo scassinano, entrano e prendono
tutto quello che possono, sopratutto da bere e jogurt.. molti mi sorridono
o mi offrono da bere. Una donna li spinge uno per uno, li picchia, "è
questa la vostra pace?" chiede.. Osservo una ragazza, mi sembra faccia
parte anche lei del Black Block, ma con lei c'è la madre ad accompagnarla,
un normalissimo genitore vestito in modo normale (poteva essere la mia di
madre) e che sembra fare solo una smorfia quando osserva la figlia di
ritorno dal rifornimento. Molti sono stranieri, ma tanti sono italiani e
non vestiti di nero, sembrano quasi gente giunta lì per caso e aggregatasi
ai Black Block, altri sembrano lì per caso. Tra i tanti a fare rifornimento
nel supermercato ci sono pure dei passanti, un signore sulla 50ina con due
litri di rosso appena presi mi chiede "posso?".. Proseguono passando un
ponte e arrivando ad una specie di piazza.. qui si fermano, al mio fianco
riconosco Ghezzi di Blob con una telecamera in mano e una faccia
sconcertata, per tutto questo tempo non c'è un solo polizziotto a seguirli,
possono fare tutto ciò che credono. Trovo degli amici anche loro attirati
dai disastri del Black Block, mentre le tute nere si disperdono (credo che
a questo punto un gruppo si diriga verso la manifestazione di Lilliput e
Legambiente, un'altro verso il Marassi) decidiamo di raggiungere il corteo
delle tute bianche e partecipare alla loro manifestazione. Arriviamo
all'incrocio tra corso Torino e corso Buenos Aires, l'inferno. C'è un
continuo tira e molla tra forze dell'ordine e manifestanti (che provengono
da due vie convergenti e ogni tanto riescono a ricongiungersi, prima di
dover indietreggiare e poi tentare di nuovo l'assalto), ho assistito (e
subito) ad altre cariche della polizia contro manifestanti.. ma mai niente
del genere. I lacrimogeni il più delle volte vengono sparati ad altezza
uomo, le cariche sono disordinate e senza senso. Tento di aiutare più
manifestanti posso offrendo limone, ad uno anche un elastico per capelli
"con tutti quei lacrimogeni mi stanno diventando zizza". Anche qui mi
sembra che ci sia gente che non c'entra niente con la manifestazione ma che
ha solo voglia di fare casino, è li che salta e ride mentre rovescia
qualche cassonetto, qualcuno che ha colto l'occasione del g8 per fare un
po' di casino e divertirsi con gli amici, ma questi non sono nel vivo delgi
scontri, ad affrontere la polizia sono altri. Ad un certo punto un
cellulare resta isolato e viene preso d'assedio dai manifestanti, ci sono
ancora carabinieri al suo interno, che riescono comunque a fuggire, ma quel
cellulare è un piccolo trofeo. Mi sposto nelle retrovie delle forze
dell'ordine.. passa qualche carabiniere che non respira molto bene per
tutti i lacrimogeni che ha lanciato, qualcun'altro che zoppica per qualche
botta. Uno si toglie il casco, avrà si e no la mia età, 21 anni, torna
verso gli scontri.. poi ci ripensa e torna sui suoi passi. Ad un certo
punto acchiappano una tuta bianca, in sei la scaraventano su un portone e
cominciano a picchiarla, calci, manganellate, pugni, sono sconcertato, in
20 o 30 persone, tra giornalisti e passanti, cominciamo a chiedere che la
smettano, "basta" urliamo con le mani alzate, lo portano dentro al
cellulare continuando a picchiarlo, ho a fianco a me un cameramen del tg1..
"sto riprendendo tutto" mi dice. Continuiamo a dire di smetterla, a quel
punto ci caricano, riescono a dare qualche manganellata a qualcuno, una
ragazza è presa da un carabiniere senza casco e tenuta antisommossa ma in
uniforme (uno di quelli che davano ordini, ma no so di che grado), viene
scaraventata su una panchina e riceve calci e manganellate sulla schiena,
le sue grida ci attirano in quella zona. C. le alza la maglia sulla schiena
e le versa dell'acqua, ha tre lividi rossi. Gli scontri pian piano
diminuiscono, i manifestanti indietreggiano sempre di più spinti dai
lacrimogeni e dalle cariche della polizia fino al Carlini. Ritrovo il
cameramen del tg1, "non so se manderanno in onda quelle immagini" dice
"avranno qualche pressione dal ministero". Per oggi è abbastanza, decidiamo
di tornare verso p. Kennedy e lungo la strada troviamo dei passanti che
protestano con i carabinieri perchè un ragazzo che non c'entrava niente con
la manifestazione è stato picchiato dalle forze dell'ordine. Ma con loro
non si può parlare, sono esaltati, drogati, parlano solo con il loro casco,
la tuta antisommossa e il manganello, non sanno sostenere una conversazione
sul piano delle solo parole, gente che ha la vigliaccheria di piacchiare un
ragazzo in sei contro uno, bastardi che si mettono a picchiare una ragazza
che non c'entra un bel niente.. Lungo la strada ritrovo F. e P. e comincia
a girare la notizia della morte di quel giovane e di una possibile seconda
vittima, mi chiamano al telefonino e scopro che la polizia ha attaccato
pure i manifestanti di Lilliput. Arrivati a p. Kennedy Agnoletto parla e
racconta che anche il corteo di Attac e Rifondazione ha subito lanci di
lacrimogeni mentre tornava al piazzale.. forse per contratto con la casa
produttrice devono spararne un tot al giorno. Gli elicotteri continuano a
passare sopra la nostra testa e sono accolti da una marea di indici rivolti
al cielo, mentre si alza il pugno quando qualcuno grida vendetta. Gira la
voce che le tute bianche stiano ancora combattebdo contro la polizia, con
altri ragazzi urliamo "corteo" per liberarle dalle forze dell'ordine, per
fortuna Casarini ci informa che sono giunte al Carlini. Pian piano la gente
comincia a riunirisi nel piazzale, gli interventi si susseguono sul palco
finchè una signora racconta le immagini che ha mostrato il tg5 sulla morte
del ragazzo, "gli hanno sparato e gli sono passati sopra con la jeep".
Rabbia, sconcerto, tristezza e voglia di vendetta..
21/07/2001
Mai viste tante persone in una volta sola, osservo il corteo dal suo inizio
alla fine, sembra una festa, la gente dalle case lancia acqua fresca sui
manifestanti. Arrivato alla fine risalgo velocemente con P. ma arrivati
davanti p. Kennedy ci accorgiamo che ci sono scontri, non riuscendo a
passare ci infiliamo dentro p. Kennedy, ma anche qui piovono lacrimogeni,
ci rifugiamo sugli scogli, c'è altra gente, un ragazzo dell'organizzazione
gsf ci assicura che se stiamo lì tranquilli non ci succederà niente. Una ci
racconta che il suo ragazzo è stato preso dalla polizia e che non ne ha
notizie, non gli permettono di chiamare nemmeno l'avvocato. Passano i
finanzieri all'interno del piazzale accompagnando di pari passo la carica
dei carabinieri in corso Italia, la gente scappa sulla spiaggia. Tento di
andare a fare foto all'interno degli scontri ma un poliziotto mi ferma
nonostante il mio pass, quindi decidiamo con P. di aggirare quella zona e
risbuchiamo in corso Torino più avanti. Scopriamo che il corteo è stato
tagliato in due dalla carica delle forze del disordine, per colpa dei Black
Block o no, non si capisce, e che la prima parte del corteo è giunta ignara
a destinazione, alcune frange stanno combattendo nei dintroni, e la seconda
parte del corteo è bloccata e caricata in corso Italia. Vedo alcuni
manifestanti con le mani alzate che tentano di passare davanti alla
polizia. Mi dirigo verso gli scontri che restano nei pressi della stazione,
la solita galleria è piena di fumo.. ma la attraverso e di là trovo due
scontri, seguo uno dei due finchè con gli idranti e i fumogeni (quanti ne
ho respirati in questi giorni) i pochi manifestanti non sono disciolti
completamente. Sono esausto, torno verso piazzale Kennedy incontrando sul
mio cammino centinaia di manifestanti probabilmente senza meta, sono
sconcertato da quello che ho visto in questi due giorni. Con P. decidiamo
di andare a Brignole e prendere un treno per venezia, ho voglia di tornare
a casa il più presto possibile, via da questo inferno. In stazione vedo
gente che fa festa.. ne parlo a P., secondo me non dovrebbero cantare
scherzare ridere ballare, c'è un ragazzo che è morto, dovrebbero essere
tutti seri e incazzati.. quei due polizziotti che girano per la stazione
bisognerebbe prenderli in massa e linciarli, mi spiega che l'anima del
movimento è comunque questa, che il morto non verrà dimenticato e che
comunque alle forze del disordine fa molta più rabbia vederci sempre pieni
di energia che tristi e avviliti.. Si sente una canzone "Non ne possiamo
più.. delle divise blu.."
23/07/2001
Chiudo gli occhi e vedo polizia che carica, gli unici sogni che ricordo la
mattina sono sempre collegati a genova, se sento qualche rumore strano
penso sempre a qualche fumogeno sparato, non riesco a sopportare la gente
che si diverte, la gente che ride vestita bene per le strade, la gente in
fila ai negozi che non sa e non ha visto quello che so e ho visto io, non
capisco come non gliene possa fregare niente a nessuno di tutto questo.
Tutti si preoccupano dei danni a genova, a parte il fatto che a me può
andare pure bene se i Black Block distruggono qualche banca, ma se vi
preoccupate di 100 miliardi di danni andate a chiedere conto al presidente
del consiglio di quanti ne ha spesi per quella supernave con tappeti rossi
bicchieri di cristallo e tutti i lussi possibili (in barba ai poveri di cui
tanto si interessa!!).. 6 volte tanto... e se vedo qualche poliziotto o
carabiniere in giro mi viene solo voglia di picchiarlo. Se anche si dimette
il ministro della difesa o il capo della polizia (cose che non succederanno
mai), non cambiera comunque un cazzo nella mentalità fascista delle
istituzioni e delle forze dell'ordine italiane.. comincio a capire il
terrorismo degli anni '70, comincio a capire quelli che lottavano tanto
pacificamente nel '68 e non riuscivano a raggiungere niente e decidevano di
costruire qualche bomba almeno per togliersi qualche soddisfazione.. lo
capisco perchè in questo momento ammazzerei quel carabiniere che ha
picchiato quella ragazza, ammazzerei chi ha mandato dei ventenni con una
pistola in mano a Genova, ammazzerei Berlusconi e i suoi sorrisi di merda
in barba ad una vita spenta, manderei una bomba molto più grossa a Fede per
tutte le cazzate che dice. Si è già detto che 1000 o 2000 Black Block si
sarebbero potuti fermare tranquillamente, come vi ho raccontato io li ho
visti scorazzare per Genova senza problemi, altri li hanno addirittura
visti parlare con la polizia, e questa invece carica e ammazza di botte le
tute bianche colpevoli solo di voler fare una manifestazione pacifica e
armati solo del proprio corèo un casco e un po' di gommapiuma? facile
quando si ha tuta protettiva maschera antigas casco manganello e pistola, e
ti preoccupi di un sasso?