[PCKNEWS] (Fwd) [uma-list] QUALE SCUOLA?

["Davide Bertok" <davide.bertok@adriacom.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa@peacelink.it>)]

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Subject:        	[uma-list] QUALE SCUOLA?
Date sent:      	Sat, 14 Jul 2001 14:40:06 +0200
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Partito Umanista - Comunicato
Roma, 14 luglio 2001

LE LINEE GUIDA DELLA MINISTRA DELLA PUBBLICA
ISTRUZIONE

NO ALLA SCUOLA-AZIENDA

Per il Partito Umanista le proposte che la ministra della pubblica
istruzione vuole inserire nel Dpef rappresentano un notevole passo
indietro per la scuola in Italia.

Gravi sarebbero le conseguenze delle proposte di Letizia Moratti:
nuovo stato giuridico dei docenti, codice deontologico, la carriera
legata al merito, un'agenzia privata di valutazione, gli investimenti
e il taglio dei rami secchi. Legare le mansioni al concetto di
professionalità, significa inserire elementi di competitività in un
settore che avrebbe bisogno di ben altre modifiche. Collegare stipendi
e carriere al merito significa tornare indietro di molti decenni.
Purtroppo ci aveva già provato il precedente governo di
centro-sinistra, che, anche se gli è andata male, è comunque
responsabile di aver aperto la strada a tali stupidaggini.

Passare poi da stanziamenti quasi interamente destinati al
funzionamento del sistema a investimenti destinati allo sviluppo,
significa, nella lingua del neoliberismo più selvaggio,  tagliare
posti di lavoro e stipendi per permettere di premiare i più
meritevoli: tutto ciò verrà definito "modernizzazione".

Affidare infine la valutazione del sistema scolastico ad un'agenzia
privata rappresenta l'espressione di una "perversione" molto grave
della forma mentale imprenditoriale e liberista di questa ministra, la
cui azione verrà ricordata sicuramente come una delle peggiori nella
storia della pubblica istruzione in Italia.

E le scuole che cadono a pezzi? E i programmi ormai obsoleti? E le
vecchie e nuove forme di analfabetismo? E le difficoltà economiche che
migliaia di giovani hanno per accedere ai livelli superiori
d'istruzione? Di tutto questo la ministra Moratti non se ne occupa. O
meglio, non se ne vorrebbe occupare. Vuol dire che le faremo noi da
promemoria, signora Moratti. Non si preoccupi.




Carlo Olivieri
Segreteria stampa nazionale
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