[News] Chi era Otis Pike, l'uomo che svelò i finanziamenti illeciti della CIA. Ecco il suo rapporto censurato nel 1976



Otis Pike, capo della commissione di inchiesta sulla CIA a metà degli anni Sessanta, è un personaggio chiave per comprendere come l'intelligence statunitense ha avuto rapporti con la politica italiana. 

Scrive Davide Conti sul Manifesto:

"La commissione Pike del Congresso Usa denunciò nel 1976 i finanziamenti illeciti della CIA alle attività anticomuniste in Italia. 800.000 dollari giunsero a Vito Miceli (capo del SID) e da lui ai gruppi dell’estrema destra e al Msi, come raccontò nel 1993 a «La Stampa» il missino Giulio Caradonna «I soldi del Dipartimento di Stato, che vennero attraverso il generale Miceli allora capo del Sid e quindi alta autorità della Nato, li portò Pierfrancesco Talenti direttamente ad Almirante»".

Si veda 

https://lists.peacelink.it/cultura/2023/03/msg00002.html


Otis Pike (Riverhead31 agosto 1921 – Vero Beach20 gennaio 2014[1]) è stato un politico statunitense, membro del Partito Democratico.

Diventa popolare a metà degli anni Settanta quando viene messo a capo di una commissione d'inchiesta chiamata ad investigare sull'operato della CIA negli ultimi 25 anni. Il rapporto finale viene bloccato dal Congresso, ma è comunque reso pubblico dalla rivista The Village Voice (1). La motivazione di tale censura va probabilmente ricercata nelle informazioni segrete e nei retroscena che vengono svelati in tale relazione.

Per quanto riguarda l'Italia, per esempio, viene riportata una lista di nomi di persone (politici, militari, banchieri, ecc.) che avrebbero ricevuto compensi dalla CIA per effettuare attività anti-comuniste in Italia.


https://it.m.wikipedia.org/wiki/Otis_Pike 


(1) The CIA Report the President Doesn't Want You to Read - The Village Voice

DAGLI ARCHIVI

Il rapporto della CIA che il presidente non vuole che tu legga

The Pike Papers: punti salienti del rapporto del comitato di intelligence della Camera soppresso

dagli ARCHIVI DI VILLAGE VOICE

Originariamente pubblicato il 16 febbraio 1976

https://www.villagevoice.com/2019/09/16/the-cia-report-the-president-doesnt-want-you-to-read/


Questi non sono i Pentagon Papers, ma ci sono punti di somiglianza. Perché, ancora una volta, un presidente americano si è opposto alla pubblicazione di uno studio governativo sulle pericolose avventure del governo. Ancora una volta la Casa Bianca cerca di proteggere il popolo americano dalla lettura di una parte della propria storia.

La storia in questo caso è stata scritta dalla House Select Committee on Intelligence, presieduta dal membro del Congresso di New York Otis Pike. Il rapporto del comitato fu terminato il 19 gennaio 1976, ma dieci giorni dopo la Camera dei Rappresentanti votò di non pubblicarlo fino a quando non fosse stato censurato.


In un passaggio dei Pike Papers si legge:

"...l'ambasciatore Martin ha deciso di voler donare 800.000 dollari al generale Vito Miceli, capo dell'agenzia di intelligence militare italiana, descritto dal comitato Pike come un uomo "chiaramente legato a elementi antidemocratici della destra". Il generale Miceli è attualmente accusato in Italia per il suo presunto coinvolgimento in un complotto del 1970 per rovesciare il governo italiano. Il fallito complotto era guidato dal principe Junio ​​Valerio Borghese, noto come il "Principe Nero", che sperava di governare l'Italia".