Taranto. L'ordinanza del Tribunale del Riesame non autorizza l'Ilva a continuare a produrre



COMUNICATO STAMPA



L'ordinanza del Tribunale del Riesame non autorizza l'Ilva a continuare a
produrre. Pertanto nei prossimi giorni l'azienda dovrà cessare la
produzione, mantenere gli impianti in stand-by e avviare i lavori tecnici
"per eliminare le situazioni di pericolo".



Una interpretazione letterale non consente equivoci in quanto non si parla
mai di facoltà d'uso per produrre ma per realizzare misure tecniche che
eliminino situazioni di pericolo. Se si continua a produrre le situazioni
di pericolo si perpetuano.

Il Tribunale, in riferimento agli impianti, prevede unicamente che si
"utilizzino in funzione della realizzazione di tutte le misure tecniche
necessarie per eliminare le situazioni di pericolo".



Se l'Ilva continuasse a produrre in violazione di quanto stabilito dal
Tribunale del Riesame, raccoglieremo le firme dei cittadini per un esposto
alla Procura della Repubblica e faremo rispettare il volere dei
magistrati.



Porteremo inoltre all'attenzione della Magistratura un dossier tecnico per
dimostrare come l'attuale cokeria è troppo pericolosa e non può diventare
compatibile con il quiartiere Tamburi neanche con eventuali operazioni di
aggiornamento tecnico. E' strutturalmente inadeguata e non può continuare
a produrre neanche con gli interventi annunciati dall'assessore regionale
all'ambiente che sono deludenti e inefficaci. Questa cokeria è vecchia, è
troppo vicina alle abitazioni della città e va spenta.



Abbiamo intenzione di avviare altre azioni di tipo legale per difendere la
salute dei cittadini di Taranto.



Un nuovo inganno non passerà e vigileremo per il massimio rispetto della
legalità.





Fabio Matacchiera - Fondo Antidiossina Onlus Taranto

Alessandro Marescotti - Associazione PeaceLink





COSA STABILISCE IL TRIBUNALE DEL RIESAME



In parziale modifica del decreto di sequestro preventivo impugnato, ferma
restando la nomina degli ingegneri Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e
Claudio Lofrumento, nomina custode e amministratore delle aree e degli
impianti di sequestro altresì il dott. Bruno Ferrante nella sua qualità di
presidente del C.d.A. e di legale rapp.te di Ilva s.p.a., revocando la
nomina del dott. Marco Tagarelli. Dispone che i custodi garantiscano la
sicurezza degli impianti e li utilizzino in funzione della realizzazione
di tutte le misure tecniche necessarie per eliminare le situazioni di
pericolo e della attuazione di un sistema di monitoraggio in continuo
delle emissioni inquinanti.


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