Rete Disarmo: "Il Ministro della Difesa non sfugga al confronto"



DIFESA: RETE DISARMO, BASTA MONOLOGHI MINISTRO SI CONFRONTI
 
(ANSA) - ROMA, 16 GEN - "Il ministro Giampaolo Di Paola continua ad affermare che le questioni della Difesa vanno
affrontate con serietà e poi continua a fare monologhi in Parlamento e in televisione senza alcun tipo di confronto. Ciò conferma l'opacità della Difesa su diverse questioni, con posizioni e scelte nascoste dietro mezze verità solo per
confondere l'opinione pubblica": e' la presa di posizione della
Rete Italiana per il Disarmo, dopo le dichiarazioni di ieri del
ministro della Difesa.
   "Ancora una volta infatti - affermano in una nota - la questione delle spese militari (e in particolare dei caccia F-35) è stata affrontata ascoltando solamente la campana del Ministero della Difesa e senza alcun tipo di contraddittorio.
Un esempio su tutti: le spese messe a bilancio per l'ambito militare. Il ministro si è infatti limitato a fornire le cifre
che in Bilancio sono assegnate alla sola Funzione Difesa. E'
facile in questo modo cercare di dimostrare che siamo una 'cenerentola' europea, poiché vengono sottaciuti molti fondi che
vanno a vantaggio della Difesa ma sono allocati altrove, come quelli per i sistemi d'arma al Ministero dello Sviluppo
Economico (1.673 milioni di euro per il 2012) e le missioni all'estero al Ministero dell'Economia e delle Finanze (1.400
milioni di euro per il 2012)".
   La Rete per il Disarmo ritiene poi sbagliato sottrarre al conteggio fornito il bilancio dell'Arma dei Carabinieri, sia perché sono impegnati come le altre forze armate in tutte le
operazioni militari a cui l'Italia partecipa (o ha partecipato); se tale Arma avesse solo funzioni di ordine pubblico non si
capirebbe come mai continui a dipendere dal Ministero della Difesa e non venga "smilitarizzata" nella prospettiva di un
riordino della Funzione di Polizia alle dipendenze del Ministero dell'Interno.
   "Come è possibile - concludono - affrontare seriamente questo
discorso continuando a "giocare a nascondino" con le cifre di bilancio e senza ascoltare chi da anni sottolinea incongruenze ed opacità?". (ANSA).

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