[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Libia: alcune domande scomode alla Nato
- Subject: Libia: alcune domande scomode alla Nato
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Mon, 12 Sep 2011 14:20:20 +0200
LA NATO, I
CIVILI LIBICI, I CIVILI NON LIBICI, I TARGET, GLI ASSEDI…
DI MARINELLA CORREGGIA Riceviamo e volentieri pubblichiamo Abbiamo provato a rivolgere al comando Nato di Napoli alcune domande scomode. Le risposte di “fonte Nato” (chiedono di essere citati così) ricevute davvero tempestivamente per email, sono riportate alla lettera, tagliando le ripetizioni. In corsivo. Giudicate da soli. 1. La Nato ripete: “la nostra missione è quella di assicurare la no-fly zone, l’embargo navale e la protezione dei civili dagli attacchi o dalle minacce di attacco e senza forze sul suolo libico, in totale rispetto delle risoluzioni dell’Onu ». Adesso che la
totalità del territorio libico è nelle mani del Cnt come mai
la missione continua e anzi per avvantaggiare l’assedio da
parte del Cnt bombarda città assediate dove si trovano civili?
La Nato risponde
: « Questa minaccia è ancora presente. Colpiamo dove la
minaccia sia presente. Non più tardi di 2 settimane fa le
forze di Qadhafi hanno lanciato missili Scud dalla città di
Sirte verso Misurata e Brega (che distano da Sirte
rispettivamente 250 e 340 km, ndr). Questo tipo di armamento
non è in grado di colpire specifici target e, pertanto,
costituisce una seria minaccia verso i civili. La Nato qualche
giorno fa, sulla base delle sue informazioni intelligence, ha
identificato e neutralizzato altri due missili dello stesso
tipo nella città di Bani Walid verso la periferia». (dove si
trovano gli assedianti armati…).
2. Sul punto circa la mancanza di beni essenziali e il pericolo di vita (o meglio la perdita della stessa)dei residenti civili delle città assediate e bombardate, la Nato non ha risposto malgrado la ripetizione della domanda. E perché colpire la lontanissima Sebha? Cosa minaccerà mai? Fonte Nato: “Ogni
target in ogni luogo in Libia che abbiamo colpito, era un
target militare collegato agli attacchi ai civili. Il mandato
dell’Onu non pone restrizioni geografiche all’interno dei
confini della Libia « .
3. E la Nato, quali misure ha preso per proteggere in Libia i civili quali migranti subsahariani e neri libici ma anche presunti lealisti, che non sono solo ‘minacciati’ ma effettivamente perseguitati o uccisi? Risposta: “Finora
la minaccia ai civili è venuta solo dalla parte delle forze di
Qadafi. Il Consiglio Nazionale di Transizione ha dato più
volte sul suo impegno a rispettare le leggi internazionali e
non abbiamo motivo di credere che ciò non avverrà ; ha più
volte mostrato l’intento di non usare la violenza laddove non
necessaria ».
Alla ripetizione
della domanda sulla caccia al nero,
la « fonte Nato
» risponde : «Non abbiamo nessun modo di verificare se ci sono
atti di violenza da parte del Cnt, non abbiamo forze sul
terreno».
Ma allora…come
facevano a verificare gli atti di violenza dei governativi?
Oltre al fatto che delle violenze dopo la presa di Tripoli ci
sono prove su prove….
4. La Nato appoggia da mesi il Cnt: opera per il cambio di regime, vietato dalla Carta dell'Onu e oltretutto con una taglia ‘vivo o morto’? “Lei continua a
parlare del Cnt. Unified Protector non ha il compito di
schierarsi con nessuna delle parti coinvolte nella lotta sul
terreno. Con il Cnt noi non abbiamo contatti né coordiniamo le
nostre azioni con loro (eppure sembravano in perfetta
sincronia, ndt). Lo scopo delle nostre azioni non è di
avvantaggiare l’una o l’altra parte, ma quello di eliminare la
minaccia verso i civili. La cattura di Qadhafi non è, di per
sé, elemento decisivo per il termine della missione militare
».
Ma allora come
mai la Reuters riporta che per Buhagiar, ‘coordinatore della
caccia all’uomo’ (sic) Gheddafi dovrebbe essere a Birak visto
che là la Nato ha bombardato molto giovedì notte?
5. La Nato ha indagato se nel corso dei pesanti bombardamenti avvenuti a Tripoli per spianare la strada al Cnt, sono morti dei civili come da più parti si afferma? Risposta: “Tutti
i target che abbiamo colpito dall’inizio delle operazioni sono
obiettivi strettamente militari, nei quali e dai quali le
forze di Qadhafi pianificavano, coordinavano e conducevano
attacchi verso la popolazione libica ».
6. E’
ufficialmente noto : ci sono da tempo truppe speciali
straniere sul terreno che fanno strada al Cnt, in violazione
della 1973
. Risposta:
“Siamo a conoscenza del fatto che alcune Nazioni hanno
dichiarato di avere personale in Libia, ma queste non ricadono
sotto il comando Nato e non si configurano come personale Nato
».
7. Malgrado
l’embargo sulle armi alla Libia, La Nato ha fatto passare un
natante carico di armi una volta verificato che era per il
Cnt.
«Non ci sono
specifiche restrizioni al movimento per mare di armi da un
porto libico ad un altro porto Libico. La Nato limita il
passaggio di questo materiale tra porti libici nel momento in
cui ci dovessero essere informazioni sul loro utilizzo in
supporto di attacchi, diretti o indiretti, alla popolazione
civile ».
Che come
sappiamo è attaccata solo da Gheddafi.
8. In diversi
episodi ci sono state vittime civili negli attacchi (fra l’8 e
il 9 agosto si parla di 85 morti nel villaggio Majer, vicino a
Zliten) ; del resto la Nato da luglio ha dichiarato che anche
obiettivi civili sono legittimi se possono nascondere
militari… E la protezione dei civili ?
Fonte Nato:«
Colpiamo solo obiettivi militari (5.000 a oggi) come centri di
comando e controllo, infrastrutture militari, armamento di
diverso tipo e altri. Prima di colpire questi obiettivi
abbiamo monitorato le attività che vi si conducevano molto
attentamente grazie ai nostri assetti di sorveglianza ».
Di bambini e
donne morti e feriti nelle loro case (e non certo colpiti dal
morbillo) ci sono foto, video, nomi. Ma alla Nato non risulta
mai.
9. La 1973 chiede
di proteggere i civili, dunque dovrebbe essere vietato a
rigore bombardare target anche militari là dove, come è
successo in molti casi, non minacciavano i civili ; l’esercito
libico non doveva essere un obiettivo. Ma la fonte Nato ripete
: « Abbiamo colpito quando si minacciavano i civili ».
|
- Prev by Date: Sindaci alla marcia per la pace Perugia-Assisi del 25 settembre
- Next by Date: Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal massacro
- Previous by thread: Sindaci alla marcia per la pace Perugia-Assisi del 25 settembre
- Next by thread: Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal massacro
- Indice: