Rete Antirazzista catanese: report da Lampedusa



Report da Lampedusa

Tornare a Lampedusa ieri sera ed avvicinarsi al presidio permanente della tenda S.O.S. Pelagie ascoltando dagli altoprlanti "S'io fossi Dio" di Gaber desta una piacevole meraviglia. Infatti al presidio fervono le discussioni di bilancio della delegazione lampedusana a Bruxelles e dell'ispezione dei 6 europarlamentari (3 italiani ed una tedesca, un greco ed uno spagnolo) nel CIE di c/da Imbriacola. Nonostante la pioggia si è preparato il comizio in piazza e centinaia di lampedusani sono accorsi ad ascoltare gli interventi.
Per chi ha vissuto la contrastata, ma alla fine positiva, esperienza della preparazione della manifestazione nazionale antirazzista del 10/9/'06 c'è da riconoscere che il clima è alquanto cambiato e l'ostilità contro l'arroganza del ministro Maroni e dell'ex vicesindaco Malaventano è diffusa e convinta.
Negli interventi del sindaco De Rubeis e dell'ex sindaco Martello si sono sottolineati il bilancio positivo dell'incontro con i parlamentari europei e la soddisfazione di essere riusciti a farne un caso internazionale. L'europarlamentare Catania ha denunciato le condizioni disumane e le numerose irregolarità riscontrate durante l'ispezione: sovraffollamento , detenzione illegali di minori, di migranti in condizione di ricongiungimento familiare, di richiedenti asilo, molti migranti dopo quasi 2 mesi di detenzione non avevano ancora firmato il provvedimento di trattenimento, per cui saranno reclusi altri 2 mesi. La procura di Agrigento ha già aperto alcuni fascicoli per accertare le irregolarità.
Nel corso della conferenza stampa di stamattina, successiva all'ispezione nel centro di detenzione Cpsa nella caserma Loran degli europarlamentari, si è parlato di:
--- Nella Loran (ex base Usa, poi passata alla marina italiana) vi erano detenuti, anche qui in condizioni disumane, 10 donne, 8 minori e una dozzina di persone vulnerabili; vi sono in corso lavori di ristrutturazione, senza alcuna messa in sicurezza, in violazione di qualsiasi normativa ( a partire dalla Valutazione d'Impatto Ambientale). La zona interessata, circa 50 ettari, copre quasi 1/5 dell'isola e lambisce la riserva protetta dell'isola dei conigli. per quanto si voglia affermare la priorità del sito militare le normative europee e soprattutto la sovranità del Comune non possono essere scavalcate. Si propone d'indire una consultazione referendaria sull'esempio dei No Dal Molin di Vicenza.
---I rappresentanti del presidio S.O.S. Pelagie hanno presentato una loro piattaforma, alcuni punti sono stati criticati (zona franca e "risarcimento" agli isolani) , ma la sostanza della denunzia dei diritti negati dei lampedusani è stata riconosciuta dagli europarlamentari 8gasolio più caro del 30%, mancanza ospedale, si dipende dalla ASL di Palermo, insufficiente rete idrica, assenza di acqua potabile, collegamenti marittimi ed aerei carenti, scuole cadenti).
---La regione siciliana ha stornato dal 2000 al 2006 2 miliardi di euro non avendoli mai spesi.
L'europarlamentare Agnoletto ha proposto un collegamento con i movimenti NoTav e
NoDalMolin per imparare dalla loro esperienza di comunità resistenti e di nuova sovranità popolare.
Per concludere ci sarebbe da riflettere su come si dilapidino ingenti risorse pubbliche per violare i diritti umani e militarizzare i nostri territori, quando poi si tagliano le spese sociali, ma si sostengono le aziende e le banche in difficoltà.
Noi la vostra crisi non la paghiamo!
Mai più clandestini, ma cittadini!

14/2/'09 Rete Antirazzista
Catanese



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