nasce una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza



Gentili signore e signori,

sperando di non disturbare vi inviamo come anticipazione il testo che apre
il fascicolo del 7 marzo 2008 delle "Notizie minime della nonviolenza in
cammino".

Distinti saluti,

La redazione de "La nonviolenza e' in cammino"

Viterbo, 6 marzo 2008

Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532
e-mail: nbawac at tin.it
sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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1. MANIFESTI. DALL'ASSEMBLEA DI BOLOGNA DEL 2 MARZO 2008 NASCE UNA RETE DI
DONNE E UOMINI PER L'ECOLOGIA, IL FEMMINISMO E LA NONVIOLENZA
[Dai promotori dell'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 (per contatti:
Michele Boato: micheleboato at tin.it, Maria G. Di Rienzo: sheela59 at libero.it,
Mao Valpiana: mao at nonviolenti.org) riceviamo e volentieri diffondiamo il
documento conclusivo di essa]

Dall'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 nasce una rete di donne e uomini
per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza.
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Ci siamo incontrati in molti, da tutta Italia, per dare assieme una risposta
all'abisso che divide il Palazzo dalla popolazione, per uscire dalla
subalternita' e dal fatalismo del "non si puo' fare nulla" contro le
continue guerre, le devastazioni ambientali, il maschilismo e i
fondamentalismi che negano la dignita' di tutti gli esseri umani, le mafie e
il razzismo, le sopraffazioni e le ingiustizie.
Ci siamo detti che, sulle questioni piu' importanti, come la partecipazione
anticostituzionale dell'Italia alla guerra in Afghanistan, lo scandalo della
Tav, del Mose, dei rigassificatori e degli inceneritori, dell'incremento
dissennato del trasporto aereo e delle autostrade, la provocazione della
nuova base militare Usa a Vicenza e delle testate nucleari a Ghedi ed
Aviano, il razzismo, l'informazione negata, la corruzione e le complicita'
con i poteri criminali, i governi di destra e di centrosinistra non hanno
mostrato grandi differenze.
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Percio' noi, che facciamo parte dell'arcipelago di comitati, associazioni,
movimenti e  persone che non si sono stancate di lottare contro le
ingiustizie, le guerre e le violenze (anche contro gli amici animali), il
razzismo e le mafie, il maschilismo e la devastazione delle relazioni umane
e della biosfera,  e ci sforziamo di realizzare una societa' e una vita piu'
amichevole e piu' sana, fuori dall'ossessione consumistica e dall'invasione
dei rifiuti, in armonia con la natura e nella difesa dei beni comuni, come
nostra sorella acqua, abbiamo deciso di riprendere il cammino iniziato con
la nonviolenza di Aldo Capitini e Maria Montessori, il socialismo libertario
di Rosa Luxemburg e Lelio Basso, l'anti-autoritarismo del '68, il femminismo
che dagli anni '70 illumina le nostre vite, l'ecologismo di Laura Conti e
Alex Langer e del primo arcipelago verde.
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Per costruire, con un metodo basato su comunicazione, concretezza,
inclusione, democrazia dal basso e rispetto reciproco:
- una rete che colleghi e rafforzi le moltissime esperienze locali, e,
partendo da esse, prepari anche una presenza diretta del movimento nella
politica anche istituzionale, attraverso la costruzione di liste
pulitissime, fatte da uomini e donne coraggiose, disinteressate, nonviolente
e competenti;
- un programma che, uscendo dal "pensiero unico" di sviluppo e crescita, si
basi su:
1. decrescita e ricerca del benessere nella sobrieta';
2. energia solare, risparmio e bioarchitettura per diventare indipendenti
dai combustibili fossili, dal ricatto nucleare e dalle emissioni di gas
serra e di polveri cancerogene;
3. difesa della democrazia e suo ampliamento verso i referendum locali e il
potere dal basso;
4. smilitarizzazione del territorio, con riduzione delle spese militari,
abbandono di armamenti offensivi e basi Usa - nucleari e non -, creazione di
un corpo civile di pace europeo;
5. societa' accogliente, solidale e aperta alle diversita', nel rispetto
delle regole di convivenza e solidarieta', con un forte impegno per i
diritti delle donne e contro la violenza su di esse; con un particolare
impegno all'educazione al genere ed al rispetto tra i generi; un impegno
alla lotta contro la violenza di genere e all'analisi di genere di ogni
progetto; apertura alle varie culture, ma ne' tradizioni ne' ideologie
possono essere usate per negare alle donne i loro diritti umani.
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Con regole di comportamento comuni che:
1. impediscano la politica come professione e come strumento di
arricchimento;
2. instaurino un confronto diretto sistematico tra elettori ed eletti;
3. pratichino il principio del 50% di presenza femminile in ogni sede
istituzionale;
4. applichino la scelta della nonviolenza anche nel linguaggio.
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Constatando che la precipitazione della crisi di governo impedisce
materialmente la presentazione di queste liste alle prossime elezioni (con
la conseguenza di diverse scelte, dal voto per il "meno peggio" di quello
che i partiti di centro e di sinistra propongono, alla disponibilita' di
candidarsi nella lista civica "Per il bene comune", fino all'astensionismo
attivo) l'assemblea ha deciso di mettere le basi per la rete utilizzando
anche a questo scopo il quotidiano telematico "La nonviolenza e' in
cammino"; aprendo la lista di discussione "Donne e uomini per l'ecologia, il
femminismo e la nonviolenza" con l'aiuto tecnico della rete di Lilliput;
riconvocandosi subito dopo le elezioni, sabato 19 aprile dalle ore 10 alle
17, ancora a Bologna, nella stessa sala sindacale della stazione
ferroviaria, per decidere un programma, iniziative e ulteriori strumenti di
lavoro comuni.
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Per informazioni, adesioni, contatti: Michele Boato: micheleboato at tin.it,
Maria G. Di Rienzo: sheela59 at libero.it, Mao Valpiana: mao at nonviolenti.org

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