Terrorismo mediatico contro Cuba. Secondo la stampa anticubana è in galera, ma lui è tranquillamente ospite alla TV
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- From: "Gennaro Carotenuto" <gc at gennarocarotenuto.it>
- Date: Tue, 12 Feb 2008 12:53:09 +0100
Terrorismo mediatico
contro Cuba. Secondo la stampa anticubana è in galera, ma lui è tranquillamente
ospite alla TV Quello che potete vedere nel video SUL
SITO, intervistato da Rosa Miriam Elizalde, è Eliécer Ávila, lo studente
cubano reso famoso per aver dibattuto con il Presidente del parlamento cubano,
Ricardo Alarcón, in un’assemblea della sua università, la UCI
(informatica), e presentato nel mondo come l’esplodere della rivolta
contro la dittatura castrista a Cuba. Eliécer è vivo ed evidentemente in buona salute e, almeno apparentemente,
non solo non vive ostracismo alcuno ma parla in TV, e ribadisce i suoi
argomenti, nel paese che dovrebbe essere il più censurato del mondo. Questo a Cuba, ma invece per i media anticubani Eliécer sarebbe
addirittura in galera. E’ quanto hanno affermato decine di media digitali e non nel mondo,
riprendendo senza fare alcuna verifica, fonti di Radio Martí y
TV Martí, (è inutile cliccare, la notizia è stata ritirata)
i media creati negli Stati Uniti per fare propaganda contro la rivoluzione
cubana. E’ inutile cliccare, la notizia è stata tenuta lì un paio di
giorni nella speranza di far montare il caso, poi mestamente ritirata… Da Miami hanno anche raccontato che il video del dibattito, nel quale
Eliécer e altri studenti rivolgevano critiche, reali e circostanziate sul
processo rivoluzionario ad Alarcón, che risponde loro tranquillamente, sarebbe
stato trafugato e fatto uscire da Cuba clandestinamente (una roba da guerra
fredda, non da studenti d’informatica nell’era di Internet). Anzi, una bella perla del solito Rocco Cotroneo,
corrispondente del Corriere della sera da Rio de Janeiro. Per Rocco Cotroneo (che evidentemente, si fa proprio pregio
di non verificare mai quello che scrive) il fatto che Eliécer porti una
maglietta con una @
simboleggerebbe niente di meno che la libertà della rete
Internet negata ai cubani. Ebbene, non c’è bisogno di pagare un
tipo per stare a Rio de Janeiro per verificarlo: la maglietta con la @ non è altro che la
maglietta ufficiale dell’Università di Eliécer. Puro marketing, come
nelle migliori università di provincia. E ennesima figuraccia per il pessimo
corrispondente da Copacabana del Corriere della sera. Tornando al merito, le critiche fatte da Eliécer e gli altri ragazzi della
UCI sono del tutto sensate e testimoniano che per criticare la Rivoluzione non
c’è bisogno di padrinaggi (e $$$) statunitensi. Direi che anche le
risposte di Alarcón siano del tutto sensate e che in genere il dibattito
politico a Cuba sia molto più sensato di altri. Per esempio, non è casuale, ma non mi risulta che qualcuno abbia messo in
relazione le due cose, che una delle critiche fatte dagli studenti della UCI
concerneva il perché le elezioni a Cuba avvengono su lista bloccata. Alzi la
mano chi ha potuto fare la stessa domanda a Bertinotti o Casini o Veltroni, o
Berlusconi… |
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