"Perché non mi iscrivo più a Legambiente"



-------------------------- Messaggio originale ---------------------------
Da:      "Lino Balza" <linobalzamedicinadem at libero.it>
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LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DI LEGAMBIENTE

Caro Vittorio Cogliati Dezza, archivio il mazzetto di tessere Legambiente
(compresa la prima, quando era "Lega per l'Ambiente", ancora ARCI!) e non
rinnoverò l'iscrizione quest'anno.

L'iscrizione a Legambiente è incompatibile per chi, come me, ogni giorno
si batte per rifiuti zero, no inceneritori e rigassificatori, no tav e
terzo valico, per l'acqua pubblica e no OGM, contro il precariato e gli
omicidi bianchi ecc. Per chi cioè si batte contro la politica energetica e
dei trasporti e delle infrastrutture e dei beni comuni e dei diritti, di
cui Legambiente nazionale è autorevole determinante complice nella sua
funzione collaterale al Partito Democratico (con tanto di speculari
carriere politiche) e al relativo governo. Iscriversi è come farsi del
male da soli.

Onore al merito per la Legambiente del passato e apprezzamento per le cose
buone attuali. Soprattutto tanto rispetto e affetto per gli iscritti di
Legambiente che nelle periferie, nei comitati lottano con me e (ne sono
consapevoli?) troppo spesso contro Legambiente nazionale: a sua volta
invece niente affatto conflittuale, ma ultra liberista, partiticizzata,
governativa, autoreferenziale, casta fra le caste, in deficit di
democrazia interna (epurazione di circoli e persone, cooptazione dei
gruppi dirigenti, assenza di blog e mailing list per gli iscritti senza
filtri e censure, conseguente linea redazionale di Nuova Ecologia)
eccetera.

Caro presidente, pur nel dubbio che l'amarezza di un esponente storico
dell'ambientalismo alessandrino entri da un orecchio ed esca dall'altro,
ho voluto lo stesso dare risposta al tuo invito di iscrizione. Per
eventuali approfondimenti, ti allego mia nota in occasione ultimo
congresso. Fraterni saluti.

Lino Balza, ex socio fondatore  circolo di Alessandria.

Lino Balza
linobalzamedicinadem at libero.it

MEDICINA DEMOCRATICA - MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE
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1) LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DI LEGAMBIENTE

Caro Vittorio Cogliati Dezza, archivio il mazzetto di tessere Legambiente (compresa la prima, quando era “Lega per l’Ambiente”, ancora ARCI!) e non rinnoverò l’iscrizione quest’anno.

L’iscrizione a Legambiente è incompatibile per chi, come me, ogni giorno si batte per rifiuti zero, no inceneritori e rigassificatori, no tav e terzo valico, per l’acqua pubblica e no OGM, contro il precariato e gli omicidi bianchi ecc. Per chi cioè si batte contro la politica energetica e dei trasporti e delle infrastrutture e dei beni comuni e dei diritti, di cui Legambiente nazionale è autorevole determinante complice nella sua funzione collaterale al Partito Democratico (con tanto di speculari carriere politiche) e al relativo governo. Iscriversi è come farsi del male da soli.

Onore al merito per la Legambiente del passato e apprezzamento per le cose buone attuali. Soprattutto tanto rispetto e affetto per gli iscritti di Legambiente che nelle periferie, nei comitati lottano con me e (ne sono consapevoli?) troppo spesso contro Legambiente nazionale: a sua volta invece niente affatto conflittuale, ma ultra liberista, partiticizzata, governativa, autoreferenziale, casta fra le caste, in deficit di democrazia interna (epurazione di circoli e persone, cooptazione dei gruppi dirigenti, assenza di blog e mailing list per gli iscritti senza filtri e censure, conseguente linea redazionale di Nuova Ecologia) eccetera.

Caro presidente, pur nel dubbio che l’amarezza di un esponente storico dell’ambientalismo alessandrino entri da un orecchio ed esca dall’altro, ho voluto lo stesso dare risposta al tuo invito di iscrizione. Per eventuali approfondimenti, ti allego mia nota in occasione ultimo congresso. Fraterni saluti.

Lino Balza, ex socio fondatore  circolo di Alessandria.

 

2) LA STRAGE CONTINUA!!!!   ANCORA MORTI PER LA SOCIETA' DEL PROFITTO!!!!
Apprendiamo  che questa mattina a Porto Marghera due lavoratori che stavano operando all'interno della stiva di una nave per caricare soia presso le banchine delle società CIA sono morti soffocati.
 Le stive non erano state areate a sufficienza!!!!  Forse qualcuno aveva fretta di caricare ... si sono omesse delle procedure ... perchè il tempo è denaro!!! Quante centinaia di lavoratori dovranno ancora morire in questo modo stupido ed assurdo? Dobbiamo continuare a subire una società ed un modello di sviluppo dove tutto è sacrificabile in nome del profitto e dell'arricchimento di pochi???
I responsabili verranno perseguiti e puniti davvero? Ma quanti hanno omesso di svolgere il loro ruolo di controllo e prevenzione? La legge 626 è stata trasformata in una montagna di carte  e solo burocrazia senza alcun effetto reale..... Gli enti di controllo ispettivo e repressivo vedono tagliare sempre di più il personale per ridurre i costi!!!!   Già proviamo un senso di nausea al solito balletto di DICHIARAZIONI FOTOCOPIA che si ripetono da decenni in occasione di questi eventi luttuosi ed assurdi;  dichiarazioni ed impegni che poi non produrranno alcun risultato concreto! 
Luciano Mazzolin per Medicina Democratica Associazione Gabriele Bortolozzo Associazione AmbienteVenezia 
 
 
3) PARTECIPA ANCHE TU
Ti chiediamo di partecipare alla giornata di mobilitazione internazionale indetta per sabato 19 gennaio 2008 dalla nostra Rete Nazionale Rifiuti Zero in collaborazione con l'associazione internazionale GAIA. Inviamo e facciamo inviare (a tutti i nostri amici) una email  (come da seguente testo) di disapprovazione al Presidente del Consiglio Italiano ed a quello Europeo ai seguenti indirizzi:
Romano Prodi: prodi_r at camera.it  Barroso:leonor.ribeiro-da-silva at ec.europa.eu ed in Ccn (indirizzo nascosto):zero-rifiuti at libero.it
Sign. Prodi,
Mr. Barroso,
Siamo molto allarmati per la crisi dei rifiuti di Napoli. Sappiamo che l'attuale situazione dove ci sono i rifiuti lungo le strade non è una novità. Sono 14 anni che la gestione dei rifiuti a Napoli è sotto commissariamento ma nessuna soluzione è stata raggiunta. Ogni risorsa, finanziaria e umana è stata investita per tentare di costruire tre enormi inceneritori e nella costruzione di impianti per produrre CDR. Il risultato è stato quello di produrre circa 10 milioni di CDR (le "famose" ecoballe) che sono troppo umide per essere bruciate e che nessuno vuole. Inoltre, durante la costruzione del grande inceneritore di Acerra l'opposizione della popolazione è stata spesso repressa così come sono state ignorate le decisioni del Comune. Nello stesso tempo ogni forma di raccolta differenziata è stata cancellata e Napoli ha un bassissimo livello di differenzazione fermo al 5% a dispetto della opportunità di creare molti posti di lavoro dal riciclaggio e dal compostaggio. La presente terribile crisi può però essere anche una grande opportunità per adottare nuove soluzioni che guardano al futuro condividendo ogni decisione con la popolazione. Noi sappiamo che in Italia ci sono più di mille Comuni che hanno una raccolta differenziata superiore al 50% grazie al sistema porta a porta. Noi le chiediamo di sostenere ogni sforzo per far partire una immediata raccolta differenziata a Napoli e in Campania come primo passo verso l'obbiettivo "Rifiuti Zero" che molte città del mondo stanno adottando.Distinti Saluti
(Nome e Cognome)..............................................
(Città).................................................................
 
4) FIRMA LA PETIZIONE La salute dei cittadini viene prima dei profitti

 All’ Assessore Provinciale all’Ambiente di Alessandria

I sottoscritti,

dichiarano di essere fermamente contrari all’insediamento di un impianto per la produzione di etanolo da mais sul territorio di Rivalta Scrivia (o in altro luogo) poiché, presa visione del progetto, sono preccupati per l’impatto ambientale e per i  rischi per la salute derivanti dalle emissioni in atmosfera e dall’aumento del traffico veicolare e pericoli conseguenti.

Chiedono che l’Assessore all’Ambiente faccia tutto quanto in suo potere per garantire il loro diritto alla salute e quello di poter vivere senza ulteriori danni sul territorio in cui risiedono (già pesantemente penalizzato da espansione della logistica, attività industriali, cave ed intensa circolazione stradale), impedendo la costruzione dell’impianto progettato che, secondo quanto emerso da recenti studi,  non avrà  neppure la capacità  di  ridurre  la  dipendenza  dalle  fonti  di  energia  fossile oltre a rappresentare, secondo la definizione dell'ONU, "un crimine contro l'umanità".

cognome e nome             indirizzo           firma

...........................        ....................    ......................

 

Ai sensi della L. 675/96 il “Comitato Civico Per Rivalta Vivibile” garantisce che i dati dei firmatari saranno trattati ed utilizzati al solo fine della presente petizione e per eventuali comunicazioni sull’esito della stessa.    In qualsiasi momento è possibile chiedere informazioni, rettifiche o cancellazioni dei propri dati scrivendo alla Sede del Comitato   – Strada prov. Pozzolo, 77 – 15050 Rivalta Scrivia (AL)

 
 

Messaggio inviato a _2.488____ destinatari da

 
Lino Balza
Via Dante 86
15100 Alessandria
Tel. 3470182679 – 013143650
 
 
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