"Perché non mi iscrivo più a Legambiente"
- Subject: "Perché non mi iscrivo più a Legambiente"
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Sun, 20 Jan 2008 21:37:58 +0100 (CET)
- Importance: Normal
-------------------------- Messaggio originale --------------------------- Da: "Lino Balza" <linobalzamedicinadem at libero.it> -------------------------------------------------------------------------- LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DI LEGAMBIENTE Caro Vittorio Cogliati Dezza, archivio il mazzetto di tessere Legambiente (compresa la prima, quando era "Lega per l'Ambiente", ancora ARCI!) e non rinnoverò l'iscrizione quest'anno. L'iscrizione a Legambiente è incompatibile per chi, come me, ogni giorno si batte per rifiuti zero, no inceneritori e rigassificatori, no tav e terzo valico, per l'acqua pubblica e no OGM, contro il precariato e gli omicidi bianchi ecc. Per chi cioè si batte contro la politica energetica e dei trasporti e delle infrastrutture e dei beni comuni e dei diritti, di cui Legambiente nazionale è autorevole determinante complice nella sua funzione collaterale al Partito Democratico (con tanto di speculari carriere politiche) e al relativo governo. Iscriversi è come farsi del male da soli. Onore al merito per la Legambiente del passato e apprezzamento per le cose buone attuali. Soprattutto tanto rispetto e affetto per gli iscritti di Legambiente che nelle periferie, nei comitati lottano con me e (ne sono consapevoli?) troppo spesso contro Legambiente nazionale: a sua volta invece niente affatto conflittuale, ma ultra liberista, partiticizzata, governativa, autoreferenziale, casta fra le caste, in deficit di democrazia interna (epurazione di circoli e persone, cooptazione dei gruppi dirigenti, assenza di blog e mailing list per gli iscritti senza filtri e censure, conseguente linea redazionale di Nuova Ecologia) eccetera. Caro presidente, pur nel dubbio che l'amarezza di un esponente storico dell'ambientalismo alessandrino entri da un orecchio ed esca dall'altro, ho voluto lo stesso dare risposta al tuo invito di iscrizione. Per eventuali approfondimenti, ti allego mia nota in occasione ultimo congresso. Fraterni saluti. Lino Balza, ex socio fondatore circolo di Alessandria. Lino Balza linobalzamedicinadem at libero.it MEDICINA DEMOCRATICA - MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE Onlus Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale Via dei Carracci 2 e Via Venezian 1 Milano Tel. 024984678 Fax 0248014680 medicinademocratica at eudoramail.com segreteria at medicinademocratica.org http://web.tiscalinet/medicinademocratica/ www.medicinademocratica.org Sezione provinciale Via San Pio V n. 4 15100 Alessandria Tel. 3470182679 medicinademocraticalinobalza at hotmail.com
1) LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DI
LEGAMBIENTE Caro Vittorio Cogliati Dezza, archivio il
mazzetto di tessere Legambiente (compresa la prima, quando era “Lega per
l’Ambiente”, ancora ARCI!) e non rinnoverò l’iscrizione
quest’anno. L’iscrizione a Legambiente è incompatibile
per chi, come me, ogni giorno si batte per rifiuti zero, no inceneritori e
rigassificatori, no tav e terzo valico, per l’acqua pubblica e no OGM, contro il
precariato e gli omicidi bianchi ecc. Per chi cioè si batte contro la politica
energetica e dei trasporti e delle infrastrutture e dei beni comuni e dei
diritti, di cui Legambiente nazionale è autorevole determinante complice nella
sua funzione collaterale al Partito Democratico (con tanto di speculari carriere
politiche) e al relativo governo. Iscriversi è come farsi del male da
soli. Onore al merito per Caro presidente, pur nel dubbio che
l’amarezza di un esponente storico dell’ambientalismo alessandrino entri da un
orecchio ed esca dall’altro, ho voluto lo stesso dare risposta al tuo invito di
iscrizione. Per eventuali approfondimenti, ti allego mia nota in occasione
ultimo congresso. Fraterni saluti. Lino Balza, ex socio fondatore circolo di Alessandria.
2) LA STRAGE
CONTINUA!!!! ANCORA MORTI PER LA SOCIETA' DEL
PROFITTO!!!!
Apprendiamo che questa
mattina a Porto Marghera due lavoratori che stavano operando all'interno della
stiva di una nave per caricare soia presso le banchine delle società CIA sono
morti soffocati.
Le stive non erano state
areate a sufficienza!!!! Forse
qualcuno aveva fretta di caricare ... si sono omesse delle procedure
... perchè il tempo è denaro!!! Quante centinaia di lavoratori dovranno ancora morire in questo modo
stupido ed assurdo? Dobbiamo continuare
a subire una società ed un modello di sviluppo dove tutto è sacrificabile in
nome del profitto e dell'arricchimento di pochi???
I responsabili verranno
perseguiti e puniti davvero? Ma
quanti hanno omesso di svolgere il loro ruolo di controllo e prevenzione?
La legge 626 è stata trasformata in una
montagna di carte e solo burocrazia senza alcun effetto reale..... Gli
enti di controllo ispettivo e repressivo vedono tagliare sempre di più il
personale per ridurre i costi!!!! Già proviamo un senso di nausea al solito balletto di DICHIARAZIONI
FOTOCOPIA che si ripetono da decenni in occasione di questi eventi luttuosi ed
assurdi; dichiarazioni ed impegni
che poi non produrranno alcun risultato concreto!
Luciano
Mazzolin per Medicina Democratica Associazione Gabriele Bortolozzo Associazione
AmbienteVenezia
3) PARTECIPA ANCHE TU
Ti chiediamo di partecipare alla giornata di mobilitazione
internazionale indetta per sabato 19 gennaio 2008 dalla nostra Rete
Nazionale Rifiuti Zero in collaborazione con l'associazione internazionale GAIA.
Inviamo e facciamo inviare (a tutti i nostri amici) una email (come da
seguente testo) di disapprovazione al Presidente del Consiglio Italiano ed a
quello Europeo ai seguenti indirizzi:
Romano Prodi: prodi_r at camera.it Barroso:leonor.ribeiro-da-silva at ec.europa.eu ed in Ccn (indirizzo nascosto):zero-rifiuti at libero.it Sign. Prodi, Mr. Barroso, Siamo molto allarmati per la crisi dei rifiuti di Napoli. Sappiamo che l'attuale situazione dove ci sono i rifiuti lungo le strade non è una novità. Sono 14 anni che la gestione dei rifiuti a Napoli è sotto commissariamento ma nessuna soluzione è stata raggiunta. Ogni risorsa, finanziaria e umana è stata investita per tentare di costruire tre enormi inceneritori e nella costruzione di impianti per produrre CDR. Il risultato è stato quello di produrre circa 10 milioni di CDR (le "famose" ecoballe) che sono troppo umide per essere bruciate e che nessuno vuole. Inoltre, durante la costruzione del grande inceneritore di Acerra l'opposizione della popolazione è stata spesso repressa così come sono state ignorate le decisioni del Comune. Nello stesso tempo ogni forma di raccolta differenziata è stata cancellata e Napoli ha un bassissimo livello di differenzazione fermo al 5% a dispetto della opportunità di creare molti posti di lavoro dal riciclaggio e dal compostaggio. La presente terribile crisi può però essere anche una grande opportunità per adottare nuove soluzioni che guardano al futuro condividendo ogni decisione con la popolazione. Noi sappiamo che in Italia ci sono più di mille Comuni che hanno una raccolta differenziata superiore al 50% grazie al sistema porta a porta. Noi le chiediamo di sostenere ogni sforzo per far partire una immediata raccolta differenziata a Napoli e in Campania come primo passo verso l'obbiettivo "Rifiuti Zero" che molte città del mondo stanno adottando.Distinti Saluti (Nome e
Cognome)..............................................
(Città)................................................................. 4) FIRMA LA PETIZIONE La salute dei cittadini viene prima dei profitti
I sottoscritti, dichiarano di essere fermamente contrari all’insediamento di un impianto per la produzione di etanolo da mais sul territorio di Rivalta Scrivia (o in altro luogo) poiché, presa visione del progetto, sono preccupati per l’impatto ambientale e per i rischi per la salute derivanti dalle emissioni in atmosfera e dall’aumento del traffico veicolare e pericoli conseguenti. Chiedono che l’Assessore all’Ambiente faccia tutto quanto in suo potere per garantire il loro diritto alla salute e quello di poter vivere senza ulteriori danni sul territorio in cui risiedono (già pesantemente penalizzato da espansione della logistica, attività industriali, cave ed intensa circolazione stradale), impedendo la costruzione dell’impianto progettato che, secondo quanto emerso da recenti studi, non avrà neppure la capacità di ridurre la dipendenza dalle fonti di energia fossile oltre a rappresentare, secondo la definizione dell'ONU, "un crimine contro l'umanità". ...........................
.................... ......................
Ai sensi della L. 675/96 il “Comitato Civico Per Rivalta Vivibile”
garantisce che i dati dei firmatari saranno trattati ed utilizzati al solo fine
della presente petizione e per eventuali comunicazioni sull’esito della
stessa. In qualsiasi
momento è possibile chiedere informazioni, rettifiche o cancellazioni dei propri
dati scrivendo alla Sede del Comitato – Strada prov. Pozzolo, 77 – 15050
Rivalta Scrivia (AL) Messaggio inviato a _2.488____ destinatari da Lino Balza
Via Dante 86 15100 Alessandria Tel. 3470182679 – 013143650 MEDICINA DEMOCRATICA – MOVIMENTO DI LOTTA PER LA
SALUTE
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