Sturmgeist89 come il cecchino di Guidonia
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- From: "Gennaro Carotenuto" <gc at gennarocarotenuto.it>
- Date: Thu, 8 Nov 2007 12:36:11 +0100
Sturmgeist89 come il cecchino di Guidonia
Tutti i video dell’utente Sturmgeist89 (spirito
della tempesta) non sono più visibili su Youtube. Avevano titoli come Selezionatore
naturale, Morte e distruzione, Tributo a Max
Zorin (uno psicopatico che ha il ruolo di cattivo in un film di James
Bond, Agente 007 - Bersaglio Mobile, nato nel film da un
esperimento eugenetico nazista), Tributo ad Unabomber, L’ultimo
giorno delle Twin Towers. Il selezionatore naturale è Pekka-Erik Auvinen
il ragazzo finlandese che ieri ha assassinato otto compagni di Liceo nel sud
della Finlandia. Li considerava esseri inferiori. Pekka ha colpito appena
quattro giorni dopo che un ex membro delle forze speciali dell’esercito
italiano, Angelo Spagnoli, ha compiuto una strage analoga
(perché non vorrete far finta che non ci
siano analogie!) a Guidonia, nei dintorni di Roma, ammazzando due persone e
ferendone otto. Ci inducono a temere gli immigrati (approposito come sta il romeno ridotto
in fin di vita da un colpo d’ascia in testa vibratogli da una banda di
bravi squadristi italiani? I media non fanno dirette dal suo ospedale e i
medici non diramano bollettini periodici sulla sua agonia di vittima di un
delitto a sfondo razziale né risulta che i killer siano stati arrestati). E
consideriamo normale che ogni tanto un Pekka, l’ariano che elimina gli
inferiori, e un Angelo, il pazzo che per sparare nel mucchio si mette indosso
la mimetica dell’esercito italiano, fugga dal senno e faccia una strage. Pekka come Angelo, come fossero nel Midwest, come fossero a Columbine, la
scuola della strage dell’omonimo film. Pekka come Angelo da anni
lanciavano segnali della loro follia (e forse a modo loro chiedevano aiuto)
prima che potessero sfogarla a caso su persone innocenti. Pekka come Angelo, un
ragazzino e un malato di mente imbottiti di armi che nessuno si è preoccupato
di levare loro. Nella ipercivile Europa c’è sempre meno tempo, soldi,
attenzione per quelli che sclerano, perché scartati dal sistema (Angelo è stato
mandato a casa, cioè per strada, perché l’Esercito aveva sancito che non
ci stesse con la testa) e Pekka era un disadattato che dichiarava di esserlo e
annunciava (forse chiedendo di essere disarmato) di essere sul punto di
commettere una strage. Ogni tanto qualcuno sclera, impazzisce, gli si stacca una rotella. Succede.
E’ normale. E’ normale? Ma prima che sclerino in troppi, come
fossimo nel Midwest, per la piccola Europa due stragi in quattro giorni sono
tante, abbiamo davanti due scelte possibili. Possiamo pensare che tra Pekka e
Angelo non ci siano contatti e che siano atomizzati in una società atomizzata e
che sono semplicemente scarti del migliore dei mondi possibile. Oppure
consideriamo Pekka ed Angelo come ulteriori sintomi della stessa malattia
morale (Aiuto, Benedetto Croce!). Il militarismo, il neonazismo, il
razzismo, forse non sono causa della follia di Pekka e Angelo, ma sono
senz’altro la forma espressiva più facile che questi possano trovare,
quella più socialmente devastante, come i massacri testimoniano, con la quale
far emergere un delirio sociale oramai endemico. |
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