La Turchia ha aperto una guerra totale contro il popolo curdo



UIKI-ONLUS

Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia
Comunicato Stampa

Roma, 17/10/2007



La Turchia ha aperto una guerra totale contro il popolo curdo



Oggi il Parlamento Turco ha votato si al mozione che da via libera all'
esercito turco per invadere il Kurdistan Irakeno, questa decisione non è
altro che una nuova dichiarazione di guerra contro il popolo kurdo.

 Sarà la 25° operazione militare  programmata dall'esercito turco verso
la zona kurda in Iraq; le  precedenti 24 operazioni militari non hanno
avuto nessuno successo contro il movimento kurdo perché la questione è
una questione politica e non militare. Infatti il movimento kurdo ha
lanciato ben 4 volte il cessate il fuoco unilaterale per contribuire
alla democratizzazione della Turchia e fermare le armi, ma purtroppo
l'esercito turco non ha mai sospeso le operazioni di  rappresaglia
militare.  I risultati delle elezioni politiche in Turchia del 22
luglio, avevano fatto nascere  la speranza per l'avvio di una soluzione
politica della  questione Kurda  ma purtroppo sia il presidente del
consiglio,  tutte le altre forze politiche,  e i  mass media turchi
hanno  iniziato una vera azione di linciaggio   contro i neo-deputati
kurdi eletti.  Si vogliono delegittimare i deputati, donne e uomini,
kurdi e   tutte le forze politiche impegnate  per trovare una  soluzione
politica alla questione kurda.  Nello stesso tempo, la repressione
contro la popolazione kurda è  aumentata. Il presidente del consiglio
Erdogan che prima dell'elezione aveva mantenuto una  distanza dalla
linea militare,   subito dopo il risultato elettorale  si è espresso
invece per una soluzione militare .  L'avvicinamento di Erdogan alla
linea militare non sta producendo altro che allontanare la Turchia  da
una soluzione pacifica per la questione kurda oltre che  dal percorso
avviato con l' Unione Europea . Per questo anche gli stessi deputati di
aera kurda  del partito di governo,  sono contro l'invasione della zona
kurda irakena che produrebbe come prima conseguenza un  conflitto totale
fra il popolo kurdo e turco con effetti devastanti.

Già i primi risultati  si stanno vedendo con una ripresa dai villaggi
kurdi dell'immigrazione interna.   Si rischia così di ritornare
all'anni 90 con la fuga verso l'Europa.

Questa ennesima operazione militare turca in Kurdistan Irakeno ha un
obiettivo molto esteso e devastante. Si vuole colpire l'autonomia del
Kurdistan iracheno e tutto il popolo kurdo,  con pesanti conseguenze
sulla stabilità di tutta l'area . Per questo chiediamo la massima
attenzione dell'opinione pubblica europea e delle sue Istituzioni.
Quello del governo turco è un grido di guerra, la risposta non può
essere il silenzio.  La politica internazionale può ancora impedire che
siano solo le armi a parlare e ad uccidere.

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