Chiesa argentina: il silenzio dei colpevoli
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- From: "Gennaro Carotenuto" <gc at gennarocarotenuto.it>
- Date: Thu, 11 Oct 2007 09:37:00 +0200
Chiesa argentina: il
silenzio dei colpevoli Nessuna sanzione, da parte della Chiesa cattolica argentina, per Christian
von Wernich, il prete cattolico condannato all'ergastolo per tortura,
assassinio, sequestro e sparizione di persona. Dunque la tortura e l'omicidio, per la Chiesa cattolica argentina, non sono
colpa sufficiente per prendere provvedimenti contro Von Wernich. Lo scarno
comunicato, significativamente fatto emettere da uno dei meno in vista vescovi
del paese, Martín de Elizalde (dal papabilissimo Cardinal Bergoglio inutile aspettarsi
un cenno), si limita ad affermare che "siamo spiacenti che nel paese ci
siano state tante divisioni e odio e che la Chiesa non abbia saputo prevenirle
né sanarle". Il comunicato prosegue con parole prudentissime, nelle quali
ci si duole che un sacerdote si sia allontanato dalla missione assegnatagli e
si chiede perdono nella speranza che dio li illumini. Ma dio non li illumina, e
la Chiesa argentina persevera nell'impudica, oscena, sostanziale equidistanza
tra vittima e carnefice, tra torturatore e torturato. In Argentina negli anni
'70 non ci fu un disegno di sterminio di 30.000 persone delle quali meno di
1.500 potevano essere considerati "violenti", ma solo opposti
estremismi. In Argentina ci furono due demoni
equivalenti, come da trent'anni ripetono, senza fare alcun passo avanti verso
la verità e la giustizia. Su Chiesa cattolica e dittatura in Argentina, sono stati scritti molti libri
e migliaia di articoli. La Chiesa cattolica argentina non è quella brasiliana,
di gran lunga al mondo quella più schierata dalla parte degli ultimi, anche
oggi, dopo che trent'anni di wojtylismo l'hanno bastonata duramente. Pur
tuttavia, la parte migliore della Chiesa argentina è stata eroica a fianco dei
diseredati, è stata ferma nel testimoniare la chiesa conciliare e quella del
congresso eucaristico di Medellin del 1968, e che fu colpita duramente dalle
dittature fondomonetariste in Argentina e nel continente. Oltre cento tra
sacerdoti e suore (nella foto Carlos Mugica), sono stati assassinati dalla AAA
prima, e dalla dittatura poi, mentre il nunzio apostolico, Monsiglior Pio
Laghi, giocava a tennis in coppia con il dittatore, Jorge Rafael Videla. Quei religiosi furono assassinati perché erano dalla parte degli ultimi
mentre Pio Laghi e tutte le gerarchie argentine erano schierate dalla parte dei
primi e contro gli ultimi. Le gerarchie cattoliche argentine
non hanno mai difettato di ipocrisia nel difendere la loro connivenza con la
dittatura e nell'essere profondamente anticonciliari. Come quando avviarono un
processo di beatificazione, in quanto martiri della Chiesa, vittime del
comunismo (sic!), per i cinque padri pallottini, militanti nella guerriglia
peronista dei Montoneros, che furono massacrati dalla dittatura in quanto tali,
in quanto peronisti e rivoluzionari, e convertiti post mortem nell'opposto di
quel che erano. Chi scrive non ricorda più se l'ipocrisia è un peccato di
quelli che vanno confessati, ma lo trova un comportamento particolarmente
disdicevole. Così è disdicevole la mancanza di sanzione della Chiesa argentina di fronte
alla pena dell'ergastolo (non una multa) con la quale la giustizia, senz'altro
perfettibile, degli uomini ha condannato l'assassino, torturatore,
sequestratore, stupratore von Wernich. Almeno sette volte ha ucciso il
sacerdote. Almeno 32 volte ha metodicamente torturato donne e uomini
crocefissi. Almeno 42 volte ha sequestrato ed è stato il deus ex machina di
quell'inferno e la Chiesa cattolica non può cancellare lo stridore scandaloso
dell'ipocrisia nella quale si dibatte. Le mani di Christian von Wernich, che
hanno torturato e assassinato sono le stesse mani che anche oggi gronderanno
sangue quando le eleverà per alzare l'ostia dell'Eucaristia. Se questo articolo ti è sembrato interessante,
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