Petizione Sankara: Sosteniamo la nostra vittoria contro l¹impunità.



Il 15 ottobre 2007 è il 20° anniversario
dell'uccisione di Sankara
"presidente ribelle" del Burkina Faso.
A 20 anni di distanza nulla è stato fatto per
individuare colpevoli e
mandanti di tale omicidio.
Dopo una lunga e difficile battaglia legale condotta
prima in Burkina
 Faso e
poi davanti al comitato per i diritti umani delle
Nazioni Unite,
 finalmente
nel dicembre 2006 l'ONU ha accolto la richiesta dei
familiari,
 ingiungendo
al governo del Burkina di dire la verità sulla morte
di Sankara e dei
 suoi
collaboratori e di indicare il logo della sepoltura.
Questa è la prima volta nella storia delle Nazioni
Unite che il
 comitato per
i diritti umani prende una posizione così netta e
decisa in una causa
 contro
un governo. Questa sentenza ha un valore che va molto
al di là del
 singolo
episodio, pur importante, e per questo i familiari e
gli avvocati di
Sankara, le organizzazioni di difesa dei diritti umani
ci chiedono di
sollecitare le NN.UU., attraverso la firma di una
petizione, affinché
mantengano una pressione sul governo del Burkina
perché ottemperi alla
sentenza, cosa che evidentemente cerca in tutti i modi
di evitare.
Firmare una petizione è un gesto semplice, a volte
ritenuto superfluo,
 ma è
importante per sostenere gli sforzi che gli avvocati e
gli amici di
 Thomas
Sankara hanno fatto in tutti questi anni.

Per farlo, basta cliccare su:
http://www.ipetitions.com/petition/Sankara20

In alternativo, rispondete a questa e-mail indicando
per esteso nome e
cognome. 
Grazie 
Lia Bandera
CRIC

 
Petizione Sankara: Sosteniamo la nostra vittoria
contro l¹impunità.
 
Noi, sottoscritti, ci congratuliamo con il comitato
per i diritti
 dell¹Uomo
delle Nazioni Unite per le raccomandazioni qui di
seguito riportate e
 lo
incoraggiamo a impegnarsi affinché vengano rispettate
dal governo del
Burkina Faso.
 
³La famiglia di Thomas Sankara ha il diritto di
conoscere le
 circostanze
della sua morte [Š]. Il Comitato considera il rifiuto
di condurre una
inchiesta sulla morte di Thomas Sankara, la
non-riconoscenza ufficiale
 del
luogo della sua sepoltura, e la mancata rettifica del
Patto di decesso,
 un
trattamento disumano nei riguardi della Signora
Sankara e dei suoi
 figli,
contrario all¹articolo 7 del Patto.²
 
³In virtù del paragrafo 3 a) del secondo articolo del
Patto, lo Stato
 parte
è tenuto ad assicurare un ricorso utile ed effettivo
alla Signora
 Sankara e
ai suoi figli che consiste specialmente in un
riconoscimento ufficiale
 del
luogo di sepoltura di Thomas Sankara, e un indennizzo
per l¹angoscia
 subita
dalla famiglia.²
 
³Lo Stato parte non è stato in grado di spiegare il
ritardo in
 questione e,
a proposito di questo punto, il Comitato considera che
contrariamente
 agli
argomenti dello Stato parte, nessuna prescrizione
potrebbe rendere
 caduca
l¹azione davanti al giudice militare, e di conseguenza
la mancata
 denuncia
dell¹affare, presso il Ministro della difesa per
competenza del
 Procuratore,
il solo  abilitato a farlo. Il Comitato considera
questa mancata azione
 dopo
il 2001, nonostante i diversi ricorsi da parte degli
autori, una
violazioneŠ²
 
 
Solidali al popolo burkinabé chiediamo che il suo
regime rispetti
 legalmente
la decisione dell¹Onu e permetta infine una completa
riconciliazione
nazionale.

CIJS Campagna Internazionale Giustizia per Sankara
Coordinamento
(GRILA)
(514) 499-3418/(905) 686-7287
E-mail:admin at grila.org <mailto:admin at grila.com> 






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