Peppe Sini, Una storia semplice



Egregi signori,

vi inviamo il seguente articolo del responsabile del "Centro di ricerca per
la pace" di Viterbo che apre oggi il supplemento "Coi piedi per terra" n. 33
del notiziario "La nonviolenza e' in cammino".

Auguri di buon lavoro e un cordiale saluto.

Il Centro di ricerca per la pace di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
e-mail: nbawac at tin.it

Viterbo, primo ottobre 2007

* * *

PEPPE SINI: UNA STORIA SEMPLICE

So che e' inelegante, ma devo chiedere al cortese lettore e alla gentile
lettrice non solo di voler dedicare la loro attenzione a quanto di seguito
si narra, ma di voler arrivare fino in fondo, e di trarre da quanto qui
esposto le conclusioni che ne discendono.
Poiche' qui si allineano dei fatti, e si demanda alla chiara intelligenza e
alla volonta' buona di chi legge di trarne le conseguenze logiche e
pratiche.
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Un comitato, alcuni nomi
Esiste un "Comitato per l'aeroporto di Viterbo". Ne e' presidente l'avvocato
Giovanni Bartoletti, ne e' vicepresidente il signor Stefano Caporossi, ne e'
segretario il signor Maurizio Pinna. Questo comitato ha un sito internet
(www.aeroportoviterbo.it) che presenta molti materiali propagandistici.
Giovanni Bartoletti e' un dirigente locale di Alleanza Nazionale.
Stefano Caporossi e' presidente della V circoscrizione di Viterbo, di
Alleanza Nazionale.
Maurizio Pinna e' consigliere della V circoscrizione, di Alleanza Nazionale.
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Un'impresa, alcuni nomi
Esiste - o e' esistita - con sede legale a Roma una societa' denominata
"Mediterranea Skyward Aviation". Nel sito tuttora visitabile (www.mswa.it)
nella home page essa si presenta cosi': "Mediterranea s.r.l. e' una societa'
di servizi aeronautici che svolge attivita' di intermediazione...". E piu'
innanzi: "La societa' svolge anche attivita' di lavoro aereo, aerotaxi, voli
sanitari e fornisce servizi di consulenza prevenzione incidenti ed
assistenza legale, investigativa e peritale aeronautica per il tramite di
uno studio associato ad essa collegata...".
Nel medesimo sito, alla pagina web "Chi siamo" si legge "Siamo un team di
operatori aeronautici che si e' costituito in societa' per fornire servizi
di avanzata specializzazione in particolare nei campi dell'organizzazione,
della regolamentazione, della formazione professionale, della sicurezza del
volo e del diritto aereo, avvalendosi di collaboratori esterni di larga
esperienza nazionale ed internazionale. Alla Societa' fa capo un
Amministratore Unico". Segue l'organigramma: "Amministratore Unico Dott.
Bruno Barra; Pilota Av. Commerc. Dott. Emilio Gentile; Pilota Av. Gen.
Stefano Caporossi; Avvocato Giovanni Bartoletti; Revisore dei conti Massimo
Liberati; Pilota Istruttore Av. Commerc. Roberto Niutta".
Il dottor Bruno Barra ha ricoperto incarichi direttivi e di responsabilita'
sia presso unita' periferiche che presso organi centrali della Difesa ed ha
partecipato alla fase riorganizzativa dei servizi di Assistenza al Volo in
Italia (1979-'82) presso il Commissariato per l'Assistenza al Volo del
Ministero dei Trasporti dove ha ricoperto l'incarico di responsabile
dell'Ufficio ispezioni ed inchieste; e' stato assessore alla Provincia di
Viterbo di Alleanza Nazionale, nonche' presidente dell'Ater (ex-Iacp) di
Viterbo in quota Alleanza Nazionale. A lungo dirigente di Alleanza
Nazionale, nell'ottobre 2006 e' passato da Alleanza Nazionale a Forza
Italia. Da fonti di stampa ("Il messaggero" del 10 ottobre 2006) si apprende
che non sarebbe piu' amministratore unico della Mediterranea srl.
Bartoletti e' lo stesso Bartoletti di cui sopra.
Caporossi e' lo stesso Caporossi di cui sopra.
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Un'associazione, e il suo presidente
Esiste a Viterbo, come in tante citta' d'Italia, un Aeroclub di appassionati
del volo. Ne e' presidente da anni Stefano Caporossi. Lo stesso Caporossi.
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La finanziaria di Berlusconi e un senatore viterbese
Nella Finanziaria 2005 dal governo Berlusconi, attraverso l'emendamento di
un senatore viterbese, Michele Bonatesta, di Alleanza Nazionale, vengono
previsti oltre tre milioni di euro per l'aeroporto di Viterbo.
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Due delibere della giunta comunale: la prima...
In data primo dicembre 2005 il Comune di Viterbo con delibera di Giunta n.
743 avente a oggetto: "Realizzazione degli interventi infrastrutturali per
il completamento dell'apertura al traffico civile dell'aeroporto militare di
Viterbo - impegno alla subconcessione di aree e manufatti in favore della
Mediterranea Skyward Aviation srl" (presenti oltre al sindaco Giancarlo
Gabbianelli - di Alleanza Nazionale - tutti gli assessori, tranne Marco
Maria Bracaglia - che rappresenta il Comune nella societa' pubblica Savit
spa, costituita da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Viterbo per
gestire l'aeroporto), dopo aver premesso che "sono da tempo state avviate le
attivita' preliminari finalizzate alla ristrutturazione dell'aeroporto
militare di Viterbo al fine di consentirne l'apertura al traffico civile;
che conseguentemente e con riferimento a quanto previsto dall'art. 1 commi
28 e 29 della Legge 30.12.2004 n. 311 (legge finanziaria 2005) relativamente
ad interventi diretti a promuovere lo sviluppo sociale ed economico del
territorio, con decreto 18.3.2005 del Ministero dell'Economia e delle
Finanze il Comune di Viterbo e' stato individuato come beneficiario di un
contributo statale finalizzato alla realizzazione delle opere necessarie per
consentire l'apertura al traffico civile dell'aeroporto militare;"...
"rilevato altresi' che sull'aeroporto di Viterbo, stante l'esiguita' del
sedime disponibile, le uniche aree adatte per la realizzazione delle opere
finanziate ricadono in maggior parte su quelle gia' pre-assegnate - a
seguito dell'istanza in tal senso presentata il 16.10.2003 - dall'Enac alla
societa' Mediterranea Skyward Aviation s.r.l. di Roma al fine di avere una
base operativa sulla piazza di Viterbo;"... decide infine di "assumere,
pertanto, l'impegno a concedere alla Mediterranea Skyward Aviation s.r.l. di
Roma in subconcessione, a valore nominale da definirsi a tempo debito, le
stesse aree precedentemente richieste dalla societa' in concessione
all'Enac, unitamente - non appena eseguiti - ai manufatti che ivi
insisteranno in tutto o in parte". Sottolineiamo: "unitamente - non appena
eseguiti - ai manufatti".
*
... e la seconda
Subito dopo, con delibera di giunta n. 744, sempre del primo dicembre 2005,
avente a oggetto "Realizzazione degli interventi infrastrutturali per il
completamento dell'apertura al traffico civile dell'aeroporto militare di
Viterbo - impegno alla subconcessione di superfici in favore dell'Aero Club
di Viterbo", la Giunta Comunale di Viterbo (sempre tutti i medesimi
presenti, con l'assenza di Bracaglia), fatte analoghe premesse e "rilevato
altresi' che sull'aeroporto di Viterbo, stante l'esiguita' del sedime
disponibile, le uniche aree adatte per la realizzazione delle opere
finanziate ricadono in parte su quelle gia' concesse all'Aero Club di
Viterbo e destinate ad uffici e sede", delibera infine di "assumere,
pertanto, l'impegno a concedere all'Aero Club di Viterbo in subconcessione,
sulla base di un valore nominale da definirsi in seguito, le stesse
superfici di uffici...".
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Il sindaco, la sua coalizione e un po' di storia
Il sindaco Giancarlo Gabbianelli e' stato per molti anni principale
dirigente viterbese del Msi, ed a lungo ha svolto il ruolo di consigliere
d'opposizione in Consiglio comunale; governa ora da anni la citta' con una
coalizione che comprende, oltre ad Alleanza Nazionale, Forza Italia e l'Udc:
dell'Udc attualmente e' magna pars in Consiglio comunale quel Rodolfo Gigli
detto Nando gia' sindaco di Viterbo, presidente della Regione, poi anche
parlamentare, che e' stato per decenni il vertice operativo del sistema di
potere andreottiano a Viterbo (mentre Rodolfo Gigli attualmente e' nel
centrodestra, il fratello Ugo - direttore dello Iacp, ora Ater, di Viterbo -
e' stato negli ultimi anni e fino a tempi recenti assessore alla Provincia
nella coalizione di centrosinistra, e il ventennale delfino di Gigli nella
Dc e anch'egli gia' sindaco di Viterbo Giuseppe Fioroni e' attualmente
Ministro della Pubblica Istruzione nel governo Prodi; sulle vicende del
sistema di potere andreottiano nel viterbese e sulla penetrazione mafiosa a
Viterbo nei decenni del potere andreottiano si vedano varie pubblicazioni di
chi scrive queste righe e riassuntivamente almeno Modello di sviluppo,
sistema di potere, penetrazione mafiosa, Viterbo 1989; Il caso Gigli-Icem,
Viterbo 1991; Regime della corruzione e penetrazione dei poteri criminali
nell'Alto Lazio, Viterbo 1993; Sistema di potere andreottiano e penetrazione
dei poteri criminali a Viterbo. Dieci note bibliografico-documentarie,
Viterbo 1995).
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Dieci mesi dopo
Passano dieci mesi dalle due delibere. E ne devono essere successe di cose.
In Alleanza Nazionale viterbese continua una lotta interna senza esclusione
di colpi che si prolunga da molti anni. Barra passa fragorosamente da
Alleanza Nazionale a Forza Italia.
Il 2 ottobre 2006 su precedente richiesta dei gruppi consiliari di
opposizione si riunisce in Comune la seconda commissione consiliare
permanente per ascoltare i vertici della Savit. Dopo l'incontro i gruppi
consiliari di opposizione (tutto il centrosinistra) diffondono un
comunicato, pubblicato sul sito informativo locale "Tusciaweb" il 4 ottobre
2006, in cui tra l'altro si afferma che "la giunta Gabbianelli - con un
atteggiamento politico unilaterale - di fatto ha espropriato la Savit di un
ruolo effettivo" e si chiede "che senso ha avviare una procedura
amministrativa unilaterale, tortuosa e discutibile, di impiego delle risorse
pubbliche disponibili (tre milioni di euro ex Finanziaria 2005) su aree in
sub-concessione di terzi privati al di fuori di una programmazione coerente
con gli impegni societari e parasociali sottoscritti in ambito Savit?".
Gia', che senso ha? Se i consiglieri comunali d'opposizione si sforzano un
po', forse ci arrivano.
Sul quotidiano "Il messaggero" dell'8 ottobre 2006 compare una dichiarazione
di Michele Bonatesta, non piu' senatore dopo le elezioni dell'aprile 2006,
ed in guerra aperta con il sindaco Gabbianelli; nell'articolo siglato Re.
Vi. si riferisce che "Dopo aver tuonato in lungo e in largo nei giorni
scorsi, ieri Bonatesta ha investito gli assessori Antonio Fracassini (Lavori
pubblici) e Marco Maria Bracaglia (Bilancio) al grido: 'Dimettetevi'. E il
motivo e' presto detto: quella delibera del dicembre 2005 con la quale
Palazzo dei Priori subconcede alla societa' Mediterranea Skyward Aviation
aree e manufatti dello scalo, che e', a suo dire, il presupposto
amministrativo per dirottare sulla societa' di Stefano Caporossi i tre
milioni di euro, inseriti nella Finanziaria 2005 proprio grazie a un
emendamento presentato... dall'ex parlamentare". E la dichiarazione di
Bonatesta si conclude con le seguenti parole: "Noi non abbiamo nulla -
conclude Bonatesta - contro la Mediterranea: i privati perseguono i loro
legittimi interessi alla ricerca del massimo profitto, anche se a volte non
possono coincidere con quelli della collettivita'. Il problema sorge quando
sono gli amministratori a non apparire in grado di garantire gli interessi
altrettanto legittimi del proprio territorio e dei propri amministrati". Che
detto dal senatore che fece inserire nella Legge Finanziaria quei tre
milioni e passa di euro e' davvero una esternazione alquanto interessante. E
c'e' di piu'.
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Intermezzo: come si scrivono le leggi finanziarie
Replicando a Bonatesta sul "Messaggero" del 10 ottobre 2006 quel Barra di
cui sopra (e che nell'articolo che ospita la sua replica viene definito
"gia' amministratore unico della Mediterranea") rivela che dell'emendamento
Bonatesta - quello che stanziava oltre tre milioni di euro per l'ampliamento
dell'aeroporto di Viterbo - "avevo curato il dispositivo tecnico". Non c'e'
bisogno di tradurre in lingua corrente.
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Il sindaco rivendica
Ci si aspetterebbe che il sindaco di Viterbo respingesse con sdegno
l'esplicita accusa di aver di fatto esautorato la societa' pubblica Savit
(di cui il Comune e' socio al 33% insieme a Provincia e Camera di Commercio
che detengono anch'esse un pari numero di quote ciascuna), e di averlo fatto
a vantaggio di una societa' privata di cui sono magna pars esponenti del suo
stesso partito.
E invece il sindaco di Viterbo in una intervista apparsa sul quotidiano "Il
messaggero" del 31 ottobre 2006 alla soave domanda del giornalista: "Ma
quella di far gestire i fondi a una societa' vicina ad An, e non alla Savit,
e' una mossa autoreferenziale", risponde serafico: "E' l'unica societa' che
ha un sedime vicino all'aeroporto". Piu' chiaro di cosi'.
E subito aggiunge: "Ma nessun timore: sia per la gestione che per
l'ultimazione verranno effettuate gare d'appalto europee. E gia' sono
arrivate le prime richieste. Anche perche', lo ripeto: Viterbo diventera' a
breve un aeroporto per voli low cost". Si noti: "per la gestione" e "per
l'ultimazione". E si noti ancora: "sono arrivate le prime richieste".
Nei giorni successivi seguono flebili commenti di altre figure
istituzionali, la riunione pacificatrice che non si nega a nessuno, e
nessuno piu' fiata.
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L'amministratore imprenditore
In un intervento apparso l'11 dicembre 2006 sul sito d'informazione locale
"Tusciaweb" Stefano Caporossi dapprima premette che "parlo da amministratore
e nella qualita' di imprenditore", e poi prosegue "Sono presidente
dell'Aeroclub da quattro anni; frequento l'aeroporto quotidianamente in
quanto sono il responsabile di una scuola di volo per il rilascio delle
licenze commerciali per piloti di linea... La pista di oltre 1500 metri e'
stata ultimata e puo' essere aperta all'aviazione generale per consentire
l'atterraggio dei velivoli civili..."; poi elenca varie opere da realizzare
e gli ingentissimi finanziamenti necessari "per conferire allo scalo
aeroportuale la completa capacita' operativa senza alcuna limitazione",
successivamente "annuncia la possibilita' di ufficializzare la nascita della
societa' 'Mediterranea Air Service'...", e trionfalmente conclude: "Il mio
impegno... sara' quello di collegare inizialmente Viterbo con alcune regioni
italiane ed europee...".
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La morale della storia
La realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per i voli low cost del
turismo "mordi e fuggi" per Roma provocherebbe gravissimi danni
all'ambiente, alla salute delle persone, a rilevanti beni storico-culturali,
sociali, economici.
Eppure certi propagandisti pro aeroporto, certi imprenditori pro aeroporto,
certi pubblici amministratori e dirigenti politici pro aeroporto, sostengono
che non c'e' motivo di preoccupazione, che tutto va bene. Ed insistono
perche' l'opera si realizzi al piu' presto, perche' si attinga al pubblico
erario per ingenti finanziamenti.
Forse attraverso le brevi, fredde notizie che abbiamo allineato sopra (che
ovviamente sono una minima parte della documentazione disponibile e di
pubblico dominio) si capisce anche perche'.

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Peppe Sini, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato tra gli anni
'70 e '90 uno dei principali animatori del movimento che si opponeva alle
servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio, e il principale animatore
del movimento che si oppose al devastante progetto autostradale della
cosiddetta "Supercassia"; nel 1979 ha fondato il Comitato democratico contro
l'emarginazione che ha condotto rilevanti campagne di solidarieta'; nel 1987
ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela
allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha
ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace"
con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano
recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa
che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in
parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze
dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale
animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei
poteri criminali nell'Alto Lazio; dal 2000 cura il notiziario telematico
quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

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