11 settembre senza
Pinochet? Ma con Bachelet...
A 34 anni dal colpo di stato, doveva essere il primo 11
settembre senza Augusto Pinochet, il dittatore deceduto nel suo letto lo scorso
dicembre. Invece è già il primo 11 settembre con repressione preventiva dopo
molti anni.
Di Gennaro
Carotenuto
Ieri almeno 147 cittadini sono stati arrestati e centinaia sono stati fatti
oggetto di lancio di lacrimogeni e getti d'acqua da parte dei Carabinieri.
La manifestazione repressa, era stata convocata da Associazioni per i diritti
umani, Familiari di detenuti desaparecidos (AFDD) e avevano aderito il Partito
Comunista, il Partito Umanista, la Sinistra Cristiana e spezzoni della
coalizione di governo. Tra gli arrestati vi sarebbero alcune decine di
familiari di desaparecidos. La repressione si è scatenata quando la testa della
manifestazione ha tentato di entrare nella Via Morandé (l'accesso principale
della Moneda al tempo di Allende, ma considerata un luogo proibito da Bachelet)
per lasciare un omaggio al Presidente.
La manifestazione, che poi si è conclusa al Cimitero Generale di Santiago,
seguiva di dieci giorni il grande sciopero contro il neoliberismo conclusosi
con la brutale repressione ordinata dalla Presidente Michelle Bachelet (Partito
Socialista) che aveva causato oltre 700 arresti.
Oggi, 11 settembre, in teoria non ci sono manifestazioni autorizzate per
ricordare Salvador Allende e le altre vittime dell'11 settembre, ma almeno una
dozzina dovrebbero essere "tollerate" dal governo. Di nuovo la via
Morandé sarà il luogo caldo. I GAP, la scorta del Presidente legittimo che lo difese
fino all'ultimo istante, tenteranno di depositare una corona di fiori nel punto
dal quale uscirono le salme di Don Salvador e i GAP stessi trucidati l'11 dai
golpisti.
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