Scienziati di plastica. Chiesta l'archiviazione per i morti di cancro al petrolchimico di Brindisi



COMUNICATO STAMPA


     Venerdì 15 giugno si è tenuta, innanzi al Giudice per le indagini
preliminari del Tribunale di Brindisi, dott. Antonio Sardiello,
un'altra udienza in camera di consiglio nel procedimento penale per
le morti e le malattie di numerosi lavoratori del petrolchimico di
Brindisi per l'esposizione a sostanze cancerogene, tra le quali, in
particolare, il cvm (cloruro vinile monomero) ed il pvc
(polivinilcloruro).

     L'udienza era dedicata alle repliche dei difensori delle persone
offese in merito ai recenti studi scientifici citati nella precedente
udienza dal pm a sostegno del proprio assunto posto a base della
richiesta di archiviazione: quello per cui non vi sarebbe certezza
sul nesso causale tra l'esposizione al cvm \ pvc e l'insorgenza delle
malattie tumorali, fatta eccezione per l'angiosarcoma epatico, una
rarissima forma di cancro del fegato.

     L'unico avvocato che ieri ha svolto la sua discussione è stato l'avv.
Stefano Palmisano, difensore di alcune persone offese da reato,
prossimi congiunti di un lavoratore morto per cancro al polmone,
nonchè legale di Medicina Democratica, che in questo procedimento è
danneggiata da reato, in quanto associazione avente la finalità della
tutela della salute pubblica e dei lavoratori in particolare.

     Il legale nel suo intervento ha illustrato e depositato due pareri
medico legali resi da due medici, il dott. Maurizio Portaluri,
Primario di Radioterapia oncologica presso l'ospedale Perrino di
Brindisi, ed il dott. Paolo Crosignani, Direttore dell' Unità di
Epidemiologia Ambientale e Registro Tumori dell'Istituto Nazionale
per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano, sul conto degli studi
epidemiologici citati dal pm.

     I due consulenti tecnici dell'avv. Palmisano, nei loro lavori, hanno
dimostrato l'assoluta irrilevanza di questi studi rispetto alla
specifica situazione lavorativa del petrolchimico di Brindisi, poichè
relativi a contesti produttivi molto diversi e assai meno nocivi di
quest'ultimo, o perchè, addirittura, non inerenti a nessun
particolare contesto industriale.

     Inoltre, il dott. Portaluri ed il dott. Crosignani hanno evidenziato
che taluni studi, tra quelli addotti dal pm, erano stati svolti da
studiosi consulenti, anche in ambito giudiziario, delle industrie, o
addirittura commissionati da organismi scientifici finanziati da
associazioni di produttori di plastica.

     Su queste basi scientifiche, l'avv. Stefano Palmisano ha, pertanto,
ribadito l'infondatezza della richiesta di archiviazione del pm e la
necessità del dibattimento per arrivare finalmente all'individuazione
delle cause e delle responsabilità delle decine di morti operaie del
petrolchimico.

     Il processo è stato rinviato all'udienza del 19 ottobre prossimo per
permettere l'acquisizione da parte di altri difensori di persone
offese di ancor più recenti studi sull'argomento.

     Brindisi, 16/6/2007

     Medicina Democratica - Brindisi