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Dimissioni di Petrella: la "rivoluzione gentile" della Regione Puglia è in crisi
- Subject: Dimissioni di Petrella: la "rivoluzione gentile" della Regione Puglia è in crisi
- From: a.marescotti at peacelink.it
- Date: Sat, 9 Dec 2006 10:04:23 +0100 (CET)
- Importance: Normal
Lettera a Liberazione "Non si è mai discusso di consulta dei cittadini, di coinvolgimento dei cittadini. La gestione interna dell’Acquedotto resta orientata da una cultura autoritaria e da pratiche tecnocratiche che non hanno trovato nella Regione alcuna reale opposizione, almeno per quanto abbia potuto constatare personalmente. A mio parere le ragioni di fondo che hanno permesso che i «fatti» riportati accadessero sono da imputare alla tirannia dei rapporti di potere tra i partiti della maggioranza regionale". Le dimissioni del prof. Riccardo Petrella - che era stato nominato da Nichi Vendola presidente dell'Acquedotto Pugliese in quanto economista di fama mondiale nell'ambito del "pensiero critico" - rilevano un malessere che provo anche io come pacifista e come ecologista. Più volte PeaceLink ha tentato di offrire argomenti e proposte alla Regione Puglia. Dalla questione dei porti a rischio nucleare ai poligoni di tiro. Ma i risultati sono praticamente vicini allo zero. Se poi passiamo alla questione del rigassificatore a Taranto siamo di fronte ad una vicenda preoccupante. Nella Regione c'è pochissima trasparenza come documentano le informazioni che abbiamo inserito su www.tarantosociale.org Mettere sul web della Regione le informazioni sulla Valutazione di Impatto Ambientale è un miraggio. Pochi giorni fa l'assessorato all'Ambiente ha risposto che non è in grado di fornire in formato digitale i verbali del Comitato Tecnico Regionale sul rigassificatore di Taranto. L'obiettivo della trasparenza sembra fallire di fronte ad una sorda resistenza che trasforma le istituzioni in un bunker da difendere. Viene purtroppo in tal mondo confermata la tesi di Petrella secondo il quale "la gestione interna dell’Acquedotto resta orientata da una cultura autoritaria". Se poi si aggiunge il fatto che la Regione Puglia si è fatta sponsorizzare dalla multinazionale Gas Natural (che propone il rigassificatore a Taranto e che deve essere esaminata in ambito di Valutazione di Impatto Ambientale dalla Regione stessa) e dall'Ilva (che è la massima fonte di inquinamento in Puglia)... allora ci scontriamo con qualcosa di ancora più preoccupante. Per cui le dimissioni di Petrella non possono che spingere i movimenti e la società civile a non delegare agli apparati di potere della Regione quella "rivoluzione gentile" che la vittoria di Nichi Vendola aveva fatto sognare e che in questo momento è in piena crisi. Alessandro Marescotti www.peacelink.it
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