Forbes e Fidel
- Subject: Forbes e Fidel
- From: Gennaro Carotenuto <gc at gennarocarotenuto.it>
- Date: Wed, 10 May 2006 21:55:10 +0200
Qualcuno ha tradotto il pezzo del mio amico Pascual
Serrano su Forbes e Fidel.
La rivista Forbes dice quest'anno che ha un patrimonio di 900 milioni di dollari. Vediamo come lo calcola. Come tutti gli anni, la rivista Forbes torna ad includere il presidente cubano nella lista di quelli che chiama "re, regine, e dittatori" più ricchi. Naturalmente, tutti i media hanno fatto entusiastica eco ad una notizia che si ripete tutti gli anni. Se uno cerca su google la notizia scopre che sono un centinaio i media che informano, non della lista dei governanti milionari, ma della presenza di Fidel Castro, per quanto il suo posto in lista non sia il primo ma il settimo. Il che porta alla conclusione che se il presidente di Cuba non fosse nella lista, il patrimonio di questi ricchi cesserebbe di essere notizia. Quest'anno dicono che la sua fortuna è di 900 milioni di dollari, quasi il doppio dei 550 dello scorso anno. E, come gli altri anni è importante andare alla fonte originale ed osservare come calcolano i soldi di Castro, in base a quanto affermato nel sito web ufficiale di Forbes. Si legge testualm ente sul testo inglese: "Nel caso di Fidel Castro, altro convertito dittatore, presumiamo che abbia il controllo di una rete di compagnie statali che include il Palacio de Convenciones (un centro congressi vicino all'Avana", Cimex (un conglomerato di vendite al minuto) e Medicuba (che vende vaccini ed altri farmaci prodotti nell'isola)". Effettivamente il presidente del paese ha il controllo delle compagnie statali, come in tutti i paesi. Sebbene la tesi di Forbes sia cambiata, dato che lo scorso anno le imprese erano presentate come proprietà di Castro. Di seguito: "Ex funzionari cubani insistono che Castro, che viaggia esclusivamente in una flotta di Mercedes nere, si è appropriato dei profitti di queste attività d'affari, nel corso degli anni. Tutti i Cubani sanno che viaggia in una Mercedes nera da 20 anni, e che è accompagnato dalle auto della sua scorta come tutti i presidenti, soprattutto quelli che il governo degli Stati Uniti ha cercato di assassinare. Nella maggior parte dei paesi una Mercedes è ciò che hanno tutti i ministri e moltissimi imprenditori, e modelli molto meno antiquati di quello usato da Castro. Il ragionamento fatto dagli ex funzionari sul fatto che "si è appropriato dei profitti" come prova della ricchezza è una affermazione gratuita senza alcun valore. Non saranno Palacio de Convenciones, dove si celebrano solo atti pubblici, e dove l'unico denaro che circola è il peso cubano per comprare un caffè al bar. Quanto a Medicuba e Cimex, come già sottolineai lo scorso anno in risposta allo stesso argomento di Forbes, sono imprese pubbliche che commerciano con prodotti dell'isola. In nessun registro o documento si riporta che si tratti di proprietà del governante, tutti i paesi hanno imprese pubbliche. Ora viene la faccenda grossa per Forbes: di quanto si è appropriato il presidente? Affermano di averlo calcolato così: "Con l'obiettivo di arrivare ad una cifra netta abbiamo utilizzato un metodo nel quale le entrate di denaro liquido vengono scontate per valutare queste compagnie e dopo abbiamo presunto che una parte di questo flusso di profitti va a Castro". A quel punto al posto dei 900 milioni avrebbero anche potuto mettere il doppio, in fin dei conti si trattava di calcolare la "parte di questo flusso di profitti" che a loro pareva opportuna per dire che "va a Castro". Probabilmente lo diranno l'anno prossimo e potranno offrire come notizia che la sua ricchezza è raddoppiata. Dopo chiariscono che "adottando un criterio prudenziale abbiamo evitato di stimare qualunque profitto che possa avere intascato in altre epoche, anche se esistono voci che trasferì grosse somme in conti bancari svizzeri. Castro lo ha negato pubblicamente ed ha insistito che non possiede nulla". Precisamente quello che dovrebbero aver individuato se potevano dimostrare la sua fortuna era il denaro su un conto bancario a suo nome, o proprietà nelle quali figura come usufruttuario o titolare. Strano milionario questo del quale non risulta la proprietà di gioielli, yacht, case, o vacanze al mare o in montagna. Dopo aver letto il metodo di calcolo si osserva che non ha giacenze di denaro in nessun conto, né proprietà a suo nome. Però, questo sì, ha 900 milioni di dollari. Il sito web, in lettere piccole, sottolinea che siccome "la stima di queste fortune è difficile", hanno calcolato la ricchezza personale del presidente cubano considerando sua una percentuale del prodotto interno lordo del paese. Semplice no? La notizia fa impazzire i media. La agenzia Reuters inizia il suo lancio dicendo che "il presidente cubano, Fidel Castro, si è infuriato quando la rivista Forbes stimò la sua fortuna in 550 milioni di dollari l' scorso anno". Alcuni paragrafi dopo lo stesso lancio dice che "Castro aveva dichiarato che stava considerando di sporgere querela dopo che il suo nome appariva nella lista del 2005, e se la rise che la sua fortuna veniva equiparata a quella della regina d'Inghilterra". Ossia, si infuriò e se la rise al tempo stesso. Questi commenti furono fatti durante un evento al Palacio de Convenciones -- quello che a quanto pare lo arricchisce -- davanti a migliaia di Cubani, e effettivamente, io ero presente, fece dell'ironia sul fatto di venire equiparato alla regina d'Inghilterra e affermò che si riservava di prendere qualche iniziativa legale contro la rivista. Sembra che quest'anno Castro superi di un bel po' la regina d'Inghilterra. Ma apprendiamo dai media che la regina Elisabetta non è menzionata come proprietaria di Buckingham Palace né dei gioielli della corona. Viceversa Castro intasca 900 milioni con i ricavi del Palacio de Convenciones dove ci sono solo manifestazioni pubbliche e si entra gratis. Se Fidel Castro, invece di essere un presidente socialista impegnato
a dividere il suo Palacio de Convenciones con i Cubani, fosse un
capitalista con 50.000 milioni di dollari, come Bill Gates, riceverebbe
in Spagna il Premio Principe delle Asturie per la cooperazione. |
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