[Comunicato Stampa] Genova, 13.04.2006, Processo Diaz-Pascoli: "Stasera mi butto"



Mercoledì 12 aprile udienza interamente dedicata alla stanza che
ospitava "radio GAP". Presenti cinque attivisti del circuito radiofonico.
Le loro storie circa gli eventi della Pascoli e in particolare del piano
di radio GAP sono simili: i poliziotti prima arrivano alla Diaz, poi
passano alla pascoli, sfondando al piano terra e salendo rapidamente al
secondo piano. Qui, in poco tempo, arrivano alla stanza di radio GAP, dove
entrano interrompendo la trasmissione e procedendo a una
"perquisizione sommaria".
Vanno via dopo poco senza particolari violenze, ne' sequestri, ma tutti
notano come le forze dell'ordine si accaniscono su PC, oggetti rinvenuti
nelle stanze, e in alcuni casi persone. La testimone FC chiarisce
finalmente il punto sui passaggi delle auto della polizia nella strada tra
le due scuole: i passaggi sono due, il primo, lento, con una singola
macchina, il secondo, più rapido, con una macchina. Si armonizzano, così,
delle testimonianze precedenti, che erano sembrate discrepanti. Si
chiarisce, inoltre, che nulla viene tirato contro le FFOO durante il
secondo passaggio, se non una lattina DOPO che la volante è già passata.
F.C. e le persone presenti con lei nel Mediacenter si allarmano, visto il
clima, e sospettano che il passaggio delle FFOO possa essere presagio di
qualche "visita" notturna, come poi è effettivamente avvenuto.
Vengono già da quel momento allertati parlamentari e giornalisti. Sempre
FC ricorda che il venerdì pomeriggio un gruppetto di persone travisate
passa davanti alla scuola, ma che qualcuno esce dalla Pascoli per
spiegare che e' un Mediacenter e che non ha senso che si fermino lì. Il
gruppo va, dunque, via, senza fermarsi nella struttura. Rilevante per la
ricostruzione di quelle ore c'è anche, al di là del valore processuale, il
ricordo di M.S., che durante l'irruzione delle ffoo alla Diaz è affacciato
a una delle finestre della Pascoli e vede nel corridoio della scuola di
fronte le persone in piedi faccia al muro; ne vede una che viene colpita
da un poliziotto senza motivo. Quando le FFOO entrano nel Mediacenter
viene chiesto loro se hanno un mandato;“Adesso arriva" e "Non serve" sono
le laconiche risposte. Nessun mandato di perquisizione è mai stato
mostrato. LG anch'esso redattore di Radio GAP e voce della radio nel
momento del blitz vede chiaramente dalla finestra cosa accade nella scuola
Diaz, in particolare i poliziotti che manganellano qualcosa o qualcuno
steso a terra e invisibile.
Nella mattinata di oggi sono stati ascoltati due testi tedeschi, che,
ancora una volta, confermano vicende raccontate da altri ragazzi che erano
nella scuola con loro.
Il mediattivista M.F. è al secondo piano e vede dalle
finestre l'irruzione alla Diaz;  commenta anche le immagini in cui  alcuni
agenti
avevano lo scudo orizzontale sopra la testa. Questo particolare che ha
portato molte domande su inesistenti lanci di oggetti sulle FFOO. Secondo
il teste
gli agenti, accalcati davanti alla porta,
avevano alzato gli scudi per guadagnare spazio. La sua interpretazione
sembra convincere il tribubale.
Anche M.F. vede da una finestra persone che scappano nei corridoi
della scuola Diaz; racconta, poi  l'irruzione. E' tra i testi più chiari
nel rendere con un'immagine forte quel diffuso senso di paura che tutti i
testi raccontano:"Non so se mi sono spiegato, però dopo quello che abbiamo
visto che stava succedendo di la eravamo terrorizzati. Avevamo paura...io
mi stavo per buttare di sotto".
M.L., riconosce in aula uno dei suoi video: nella prima parte è ben
visibile l’inizio dell’irruzione alla Diaz e un agente in borghese con la
coda di cavallo, mai identificato nonostante "l’impegno" da parte dello
stesso capo della polizia De Gennaro, e l’invio delle sue foto in tutte le
questure d’Italia. Molti dei ragazzi della Diaz, invece, lo hanno
riconosciuto come autore di numerose violenze. Al momento
dell’entrata delle ffoo nella scuola il video si interrompe, riprendendo
poi immediatamente dopo l’irruzione i danni fatti all’interno della
Pascoli dopo la “perquisizione”. A queste due ultime udienze ha
assistito anche il parlamentare tedesco Paul Schaefer, che dichiara: "Mi
sconvolge sentire ancora una volta il racconto della violenza perpetrata
contro i manifestanti. E' altrettanto sconvolgente ricordare che per
diversi giorni, in un certo senso, è stato sospeso lo stato di diritto,
soppiantato da una sorta di stato d'emergenza, che consentiva qualsiasi
tipo di azione. I testimoni, ad esempio, riportano di essere stati
informati dei propri diritti come imputati solo al quinto giorno di
carcerazione. I loro diritti fondamentali sono stati calpestati. E trovo,
infine, sconvolgente che i poliziotti, che sono rappresentanti dello
Stato, non stiano cercando di fare chiarezza sul loro operato, ma che, al
contrario, cerchino di insabbiare il tutto.
Vorrei anche ricordare che nel 2007 Heiligendamm, in Germania, ospiterà il
g8. Portare la nostra solidarietà qui alle vittime della violenza della
polizia è anche un modo per ribadire che l'anno prossimo non vogliamo
un'altra Genova."

Prossima udienza mercoledì 3 maggio.


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