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Nonviolenza. Femminile plurale. 59
- Subject: Nonviolenza. Femminile plurale. 59
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Thu, 13 Apr 2006 14:03:26 +0200
============================== NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE ============================== Supplemento settimanale del giovedi' de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 59 del 13 aprile 2006 In questo numero: Lidia Menapace: Una riflessione molto preoccupata EDITORIALE. LIDIA MENAPACE: UNA RIFLESSIONE MOLTO PREOCCUPATA [Ringraziamo Lidia Menapace (per contatti: lidiamenapace at aliceposta.it) per questo intervento. Lidia Menapace (per contatti: lidiamenapace at aliceposta.it) e' nata a Novara nel 1924, partecipa alla Resistenza, e' poi impegnata nel movimento cattolico, pubblica amministratrice, docente universitaria, fondatrice del "Manifesto"; e' tra le voci piu' alte e significative della cultura delle donne, dei movimenti della societa' civile, della nonviolenza in cammino. Nelle elezioni politiche del 9-10 aprile 2006 e' stata eletta senatrice. La maggior parte degli scritti e degli interventi di Lidia Menapace e' dispersa in quotidiani e riviste, atti di convegni, volumi di autori vari; tra i suoi libri cfr. Il futurismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; L'ermetismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; (a cura di), Per un movimento politico di liberazione della donna, Bertani, Verona 1973; La Democrazia Cristiana, Mazzotta, Milano 1974; Economia politica della differenza sessuale, Felina, Roma 1987; (a cura di, ed in collaborazione con Chiara Ingrao), Ne' indifesa ne' in divisa, Sinistra indipendente, Roma 1988; Il papa chiede perdono: le donne glielo accorderanno?, Il dito e la luna, Milano 2000; Resiste', Il dito e la luna, Milano 2001; (con Fausto Bertinotti e Marco Revelli), Nonviolenza, Fazi, Roma 2004] Eccovi una riflessione molto preoccupata. Infatti per la prima volta (e ho seguito tutte le scadenze elettorali da quando c'e' la Repubblica) il ministro degli Interni non e' sceso nella sala stampa del Viminale per proclamare i risultati del voto, i controlli vanno a rilento, Berlusconi dice che si dovranno controllare anche i voti nulli (il che non e' previsto dall'ordinamento) e non solo i voti contestati. E che questa incertezza istituzionale durera' fino al 18 maggio, cioe' al giorno dell'elezione del presidente della Repubblica. Anche la proclamazione della Repubblica dopo il referendum istituzionale fu contestata e la Cassazione si rifiuto' di firmare il verbale finale, ma la proclamazione avvenne ugualmente. Per venire a tempi recentissimi, a Bolzano il centrodestra vinse l'anno passato l'elezione del sindaco per 7 voti, e il sindaco fu eletto e il centrosinistra non protesto' per l'esiguita' del margine; poiche' in consiglio comunale il centrodestra non aveva la maggioranza, l'amministrazione ando' in crisi al primo voto e si rifecero le elezioni con la vittoria del centrosinistra. Ma in ogni caso chi deve proclamare i risultati li deve proclamare e non puo' arrestare la vita delle istituzioni a suo piacimento: e' una situazione che genera ansia e ha un aspetto molto "costruito", da quando, dopo la chiusura delle urne e l'inizio degli scrutini all'improvviso il flusso delle notizie si arresto' e per ore non si ebbero aggiornamenti ne' di sondaggi ne' di exit polls ne' di proiezioni, ne' reali. Va bene, teniamo i nervi saldi e restiamo in attesa. I risultati arriveranno, ma il ministro degli Interni deve essere lui a spiegare che cosa sta accadendo, non puo' essere il presidente del consiglio in carica, ne' i dibattiti televisivi ne' le dichiarazioni di questo o quel laeder. Le norme ci sono, il centrosinistra le faccia rispetttre e valere. * Tutta questa confusione a mio parere e' frutto di una cultura politica che nel corso della campagna elettorale ho spesso definita "infettiva", "inquinante", "contagiosa" e per questo molto pericolosa. La confusione avviene per molti motivi, ma soprattutto perche' un uso della comunicazione volto a spostare di continuo il dibattito dalle questioni alle battute, da' frutti avvelenati. Siamo stati alle soglie di un regime autoritario e non ne siamo ancora lontani, e' necessaria una coscienza democratica salda e anche che il centrosinistra si doti di consiglieri giuridici esperti: ha eletto un certo numero di magistrati, che li faccia parlare, dica qualcosa di giuridicamente fondato a sostegno della sua ben esplicitata decisione politica. * Quanto a me ho preso parte alla campagna e se la si svolge senza media (le candidate hanno avuto il privilegio di poter parlare di politica, dato che erano e sono state censurate, escluse, non citate da tv, radio e giornali) il dibattito diventava subito interessante, le discussioni molto vivaci e significative: la passione politica c'e' ancora, questo non e' un paese vinto o spento, ha ancora molte risorse di resistenza democratica. Le donne sono state protagoniste non registrate sulle piazze e nelle sale e nei dibattiti, mi sembra di essere stata in una campagna elettorale "altra", che non ha avuto riscontro comunicativo, e che la comunicazione non abbia svolto il suo mestiere. Ancora oggi si dice che vi sono novita' negli e nelle elette e poi si nominano soubrettes, campionesse sportive e giornalisti, mai persone che hanno mostrato di avere un pensiero politico e una attivita' significativa. * Spero che riusciremo a varcare questo difficile momento e a dare una raddrizzata alla vita politica del nostro paese, per poterci occupare delle cose reali. Per quanto mi riguarda: ritiro immediato delle truppe dall'Iraq, avvio di una economia di pace, controllo sulla fabbricazione e vendita di armi, riduzione delle spese militari, ritiro da tute le spedizioni, costruzione di una forza nonviolenta di controllo democratico sulla situazione mondiale secondo la Carta delle Nazioni Unite, il rischio di guerra e' sempre molto alto. Politiche per il lavoro ecc. ecc. A me pare molto importante rilevare che il programma dell'Unione (comune e abbastanza innovativo e ancora aperto su alcuni punti rilevanti) e' stato costruito col mertodo del consenso, cioe' con il metodo che si usa nell'azione nonviolenta, e che tale metodo resta in uso per i futuri aggiustamenti e superamenti sulla Tav, legge Biagi, Pacs ecc. * Per ora non dico altro, a me e' andata molto bene, sono stata eletta al senato nei due collegi nei quali ero capolista e mi preparo a una attivita' politica istituzionale impegnativa che cerchero' di mantenere molro legata alla societa' civile. Donne dei sindacati, dei movimenti e delle associazioni durante la campagna hanno spesso invitato le candidate a confronto e hanno proposto una relazione autonoma e privilegiata (rispetto ai partiti di riferimento): mi pare una richiesta di grande momento e mi sono dichiarata disponibile. Inoltre dato che "curare il collegio" e' espressione che sottintende forme di clientela o di favori, penso che per costruire una democrazia partecipata scrivero' ogni dieci-quindici giorni via e-mail una narrazione dell'attivita' che svolgero', in modo che chi leggendo trova temi sui quali ha competenza, si possa mettere in contatto per presentare progetti di legge, interrogazioni, fare manifestazioni ecc. solo che si ristabilisca la normalita' costituzionale e ci dedichiamo a ristabilire anche la nostra originaria Costituzione. ============================== NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE ============================== Supplemento settimanale del giovedi' de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 59 del 13 aprile 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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