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La missione di pace della delegazione di IPB – Italia in Kurdistan: prime risposte istituzionali in I talia
- Subject: La missione di pace della delegazione di IPB – Italia in Kurdistan: prime risposte istituzionali in I talia
- From: "Roberto Del Bianco" <delbia at casamia.org>
- Date: Wed, 22 Mar 2006 08:04:52 +0100 (CET)
- Importance: Normal
L’intervento di Susanna Agostini, Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Consiglio Comunale di Firenze La delegazione dell’Ufficio Italiano dell’International Peace Bureau, dopo la partecipazione del 15 marzo alle commemorazioni della strage di Halabija nel 1988, funestate dai gravi disordini che hanno portato all’incendio del mausoleo in ricordo delle vittime, e l’importante testimonianza di pace culminata nella firma presso il Parlamento Iracheno per la promozione della campagna mondiale “Mayors for Peace” è oggi bloccata a Erbil in attesa del ritorno in Italia. Nel corso dell’odierno Consiglio Comunale di Firenze il Consigliere Susanna Agostini, Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali è così intervenuta: "In questi giorni ad Halabja, nel Kurdistan Iracheno, una delegazione di rappresentanti dei Comuni italiani aderenti alla Campagna mondiale "Mayors for Peace": Marzabotto, Venezia e Mazzarino guidata dalla Presidenza dell'Ufficio Italiano dell’International Peace Bureau sta partecipando alle commemorazioni del bombardamento compiuto con armi chimiche dal regime di Saddam Hussein nel 1988 . Il nostro Sindaco, Vicepresidente della Mayors for peace, ha aderito alla missione con una sua lettera consegnata a mano dalla delegazione al Sindaco di Halabja, presente in Palazzo Vecchio a Firenze quando a Settembre abbiamo ricevuto Akiba Tadatoshi, Sindaco di Hiroshima e Presidente della MFP. Dalle cronache sappiamo che giovedì scorso il giorno della memoria Curda è stato funestato da gravissimi disordini che hanno causato morti, feriti e la distruzione del monumento-museo alle vittime della strage, e tutto questo sullo sfondo dei bombardamenti statunitensi sulla vicina città di Samarra. La nostra delegazione, oltre che partecipare alle cerimonie istituzionali ha incontrato autorità, persone e studenti, ha visitato strutture ospedaliere e scolastiche per esprimere la solidarietà concreta delle nostre città unite da comuni ideali di pace e progresso dell’umanità. Nell’agosto scorso, quando ho avuto l’onore di rappresentare Firenze e il Sindaco Domenici a Hiroshima, ho potuto vedere e sentire cosa significa, per l’uomo, l’aggressione nucleare. Una guerra infinita che produce morti anno dopo anno, malati con sofferenze atroci ancora oggi, dopo 60 anni. Solo tra il 2004 e il 2005 sono mille i morti, per leucemie e tumori. Con questo spirito mi sento di proseguire il lavoro avviato anche personalmente nella MFP, pure con il popolo di Halabaja che ha subito l’aggressione di gas nervini e non solo. Un popolo che in un solo giorno ha contato 5000 morti. Coloro che, come ho sentito dire in Giappone da un hibakusha, (un contaminato sopravvissuto alla bomba atomica) hanno sofferto di meno! Si perché anche in Iraq ci sono sopravvissuti e nuovi nati con terribili danni all’organismo causati dalle conseguenze dei gas chimici.Per questo chi muore subito paradossalmente è più fortunato! La delegazione ieri, si è incontrata con la Sig.ra Talabani, moglie del Presidente della Repubblica Irachena, la quale ha chiesto di poter affrontare anche attraverso la nostra città e Regione una ricerca-studio relativa alla cura delle trasformazioni genetiche in atto nei bimbi che stanno nascendo con terrificanti patologie. Anche per questo lavoreremo, attraverso la commissione politiche sanitarie, perché Firenze sia promotrice della ricerca, coinvolgendo tutte le istituzioni richieste come riferimento. La situazione è più grave di quanto possiamo pensare. Fonti sanitarie prevedono che per i prossimi 200 o 300 anni, nei luoghi aggrediti dai gas tossici, potranno nascere bimbi con gravi malformazioni e continueranno a morire, e a soffrire, le persone che hanno avuto la sventura di essere contaminati. Le armi chimiche come le armi nucleari sono terribili armi di distruzioni di massa che non finiscono con la fine delle guerre ma continuano per generazioni e generazioni. Firenze aderendo la Mayor For Peace si è impegnata a far sì che cessi ogni conflitto nucleare e non solo entro il 2020. Questo è un impegno che ci deve vedere uniti tutti. Lontani da ogni polarizzazione ideologica. Rappresentanti della Città consapevoli che la democrazia non si esporta con la guerra dovremo essere protagonisti, attivi promotori di pace e della salute dell’umanità intera.” Per aggiornamenti ed approfondimenti contattare: Dott.ssa Carla Casazza 335 6770994 verbavolant at libero.it -- Roberto Del Bianco - delbia at casamia.org. ICQ: 68931976. On Skype (VoIP): robertodb. http://www.casamia.org (Personal Site)
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