Catena di Sanlibero 323



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riccardo orioles <riccardoorioles at gmail.com>
La Catena di San Libero
6 marzo 2006 n. 323
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E cosi' manca un mese alle elezioni. Non sono elezioni democratiche
(ormai, perche' un'elezione sia democratica bastano un paio di passanti
intervistati alla meno peggio davanti a un seggio) e non lo sono perche'
l'elettore ha perduto il diritto concreto di scegliersi i propri
rappresentanti: liste bloccate, niente preferenze, ecc. Una volta,
sarebbe scoppiata una rivoluzione.

Non e' un'elezione, e' un referendum. Un referendum amaro, fra un
aspirante imperatore e una classe di senatori: ma un referendum che
bisogna vincere, perche' anche fra Mussolini e il re c'e' una bella
differenza, o fra il senato e Caligola, e persino fra un Berlusconi e un
D'Alema.

Se vince il centrosinistra, la tendenza sara' - con tante belle parole
- di lasciare tutto piu' o meno com'e', con governanti meno cialtroni ma
sempre con un paese diviso fra vip e cococo'. Ma se vince la destra,
comanderanno i Goebbels e i Calderoli. Per questo, io vado a votare e vi
consiglio di andarci pure voi.

Eppoi chissa': puo' darsi che questa fine catastrofica di dieci anni di
governo degl'imprenditori - il signor B. era ufficialmente sostenuto
dalla Confindustria, il suo era il loro regime - ridesti nel popolo
qualcosa. Puo' darsi che le antiche idee - i diritti degli uomini, la
dignita', il non-ammazzare - riprendano vigore, come - per contraccolpo
- la liberta' dopo l'otto settembre. Puo' darsi che non sara' poi cosi'
facile, cacciato traumaticamente Berlusconi, berlusconeggiare con garbo
e stile dopo di lui. Puo' darsi, ci ricordano i vecchi, che si riesca a
cacciare sullo slancio, dopo il duce e il fascismo, anche il re: chi lo
sa. Intanto, come cittadini, ci schieriamo. Non sono tutti uguali. Non
si resta a guardare.

* * *

In Sicilia, in questa terra cialtrona e miracolosa, si combatte non per
un meno peggio ma proprio per un qualcosa. Qua, irrazionalmente o forse
per profondissime ragioni, la lotta fra potenti e popolo, in forme
sempre piu' sotterranee ma sempre improvvisamente risgorganti, non e'
mai morta del tutto: la mafia e l'antimafia, forme estreme della
politica italiana, vi si affrontano ancora, esplicitamente, ora come
prima. E questa e' un'occazione grandissima, da non sminuire.

Vincere le elezioni nazionali e' un dovere. Ma Borsellino in Sicilia, e
Vendola nelle Puglie, e la generazione di Locri fra i calabresi, questo
e' assai piu' della politica. Puo' essere il confuso inizio di un mondo
nuovo.

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Fisicamente, il tono di voce del signor B. - ormai irriconoscibile - e'
quello dei vecchi oratori professionali d'altri tempi: venditori
ambulanti, rappresentanti di commercio, imbonitori. Le stesse
barzellette-standard con autorisata, lo stesso abbassamento commosso
seguito dall'improvviso, e un po' stridulo, acuirsi del tono. Strano:
eppure, lui sarebbe uno nato con la tivvu'.

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Pregmo Dott Banch Comp Lupmann Ivan Gardini, sede. Gentile Dottore, mi
dicono che Lei sia ora il nuovo proprietario di Left (la nuova rivista
dell'italian left) e vorrei umilmente chiederLe una cortesia.  Le
spiacerebbe togliere la parola "Avvenimenti" da sotto la testata?  E'
vero che e' scritta piccina piccio', ma egualmente potrebbe ingenerare
confusione con cose con cui Lei non c'entra niente. E anche quel
"settimanale dell'Altritalia": non le sembra un po' kitsch, poco trendy,
addirittura communista? Tolghi, tolghi anche quello, mi facci il
piacere. Grazie, troppo gentile. Oh, com'e' buono Lei, dottor Gardini.

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Buone notizie. Non si candidera' stavolta nel centrosinistra il
produttore Vittorio Cecchi Gori, finora noto per le sue catastrofiche
performances politiche (trombature, indagini per voto di scambio,
cacciata dei dirigenti diessini che l'avevano candidato) in Sicilia.
Verra' presentato invece dal Movimento per l'autonomia, la formazione
dei leghisti siciliani guidati da Raffaele Lombardo. La sua adesione ha
tuttavia posto qualche problema ai comandanti della Lega. Come toscano,
infatti, avrebbe in linea di massima diritto al trattamento riservato ai
leghisti di razza bianca, ma essendosi arruolato in un reparto coloniale
dovrebbero valere anche per lui le norme che regolano (rancio separato,
obbligo del saluto, rinuncia ai simboli, carriera limitata a sciumbasci)
la disciplina degli ascari. Il Comando leghista decidera' in questi
giorni sulla delicata questione.

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Marchette nazionali. La telenovela della pubblicita' occulta
commissionata dalla Fiat ai principali Tg, per il lancio della "nuova,
Grande Punto" ci riserva ogni giorno nuove sorprese, e questa volta e'
il Garante Antitrust a dare la sua benedizione alle marchette
televisive. Il 28 luglio scorso Sposini (Tg5) e la Mattei (Tg2) mandano
in onda un identico servizio sulla "nuova, grande Punto", che perfino un
bimbo delle medie avrebbe riconosciuto come una pubblicita' passata
sottobanco dalla Fiat agli autorevoli Tg in questione. Siccome credo
ancora che esistano delle utopie chiamate giornalismo e dignita'
professionale, mi prendo la briga di scrivere all'ordine dei giornalisti
e al garante per la concorrenza segnalando questa turbativa al libero
mercato, e le risposte che arrivano mi lasciano di stucco.

A novembre il presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Lazio prende le
difese di Sposini perche' "quando un'azienda lancia sul mercato una
nuova auto tutti indistintamente, i giornali, oltre la radio e la Tv
sono portati a illustrare le caratteristiche della nuova auto. Non
avendo quindi riscontrato nessuna violazione delle norme deontologiche,
il consiglio ha deciso all'unanimita' di archiviare il caso". Ma perche'
solo le auto Fiat e non quelle di altre marche? La risposta mi arriva
pochi giorni fa, con la lettera dell'Antitrust datata 2 febbraio che mi
comunica l'archiviazione finale del caso. Secondo il garante della
concorrenza e del mercato (italiano dell'automobile) la Fiat non avrebbe
danneggiato le sue concorrenti infilando pubblicita' nei telegiornali
perche' le espressioni enfatiche utilizzate nel servizio (straordinaria
abitabilita' del veicolo, rilancio in grande stile della Fiat) "non
risultano artificiose, ma tipiche della prospettazione di un evento di
attualita' di interesse in quanto riguardante uno storico gruppo
industriale nazionale". Morale della favola: le marchette Fiat servono
alla nazione per tenersi informata, ma quelle di altre aziende non vanno
bene. I colleghi sono avvertiti: fate attenzione alla mano occulta che
vi da' da mangiare, se non e' quella di uno "storico gruppo industriale
nazionale". Bene, a questo punto e' ufficiale: mi vergogno del mio
tesserino amaranto. [carlo gubitosa]

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Manifesti elettorali. Casini, da tutti i muri: "Io centro". Veramente lo
slogan fu inventato da Follini. Che ora - cacciato perche'
anti-Berlusconi - non c'entra piu'.

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Fanciulli. Una transessuale brasiliana di nome Gisberta e' stata trovata
morta in un fosso dentro un edificio in costruzione ad Oporto, la
seconda piu' importante citta' del Portogallo. Le indagini hanno portato
all'identificazione di un gruppo di quattordici ragazzi fra i dieci e i
sedici anni, che hanno confessato di aver torturato la vittima per
diversi giorni, prima di seppellirla viva nel fosso..

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Sergente York. Chissa' che fine ha fatto il sergente Kevin Benderman,
che un anno fa di questi tempi fini' sotto corte marziale per essersi
rifiutato di fare un secondo turno di servizio in Iraq. Nell'esercito da
dieci anni, nella primavera 2003 aveva partecipato in prima linea alla
presa di Bagdad. Ma poi c'e' stata l'occupazione. "Quanto ho visto in
Iraq mi ha cambiato e mi ha reso moralmente contrario alla guerra".
Cosi', il sergente B. s'e' dichiarato obiettore di coscienza, e in tale
veste e' finito per un breve periodo sui giornali. Poi, non se n'e'
parlato piu'.

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Cartelli. "Benvenuti a Colgate comune di Antieuropa"

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Scontri di civilta'. Rinviato il duello alla scimitarra fra Gheddafi e
Calderoli. S'erano accusati a vicenda di essere un razzista fascista e
un sanguinario tiranno. Avevano ragione tutt'e due.

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Incontri di civilta'. Come ulteriore riconoscimento del suo impegno
della lotta contro il terrorismo, Bush ha regalato a Berlusconi un
prigioniero da torturare, tutto per lui.

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Bavaglio. Confermata in appello la condanna di Umberto Santino, il
principale esperto italiano di mafia, per alcuni stralci del suo
"L'alleanza e il compromesso" edito nel '97. A ritenersi diffamato e'
stato l'ex ministro Calogero Mannino, su cui Santino aveva pubblicato un
documento circolato nel '92 dopo la strage di Capaci.

"La sentenza - secondo Libera e le altre associazioni antimafiose - e'
preoccupante perche' sottovaluta la distinzione tra attivita'
giornalistica (diritto di cronaca) e attivita' di analisi e
intepretazione (diritto di critica e liberta' di ricerca). Risente di
una concezione angusta della tutela della reputazione individuale, poco
sensibile all'esigenza di un giusto contemperamento con l'interesse
pubblico a conoscere, commentare e studiare le contiguita' tra politica,
mafia e affari, duramente stigmatizzata anche dal Presidente della Corte
d'Appello di Palermo nella recente inaugurazione dell'anno giudiziario.
Rilanciamo la "campagna per la liberta' di stampa nella lotta antimafia"
per rivendicare il diritto di conoscere e studiare responsabilita'
politiche e morali indipendentemente da eventuali responsabilita'
penali, di competenza della magistratura; rielaborare le leggi sulla
diffamazione tutelando sia reputazione personale che la liberta' di
informazione, di critica e di ricerca; rilanciare la sottoscrizione per
il fondo di solidarieta'".

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Palermo. Successo della festa organizzata da Addiopizzo per sostenere le
sorelle Pilliu, proprietarie di un locale piu' volte minacciato dai
mafiosi per aver resistito alle minacce dell'imprenditore Pietro Lo
Sicco, e per questo motivo boicottato anche (il locale, non il mafioso)
dagli abitanti del quartiere.

Bookmark: http://www.addiopizzo.org

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Stiamo facendo molte Auschwitz in Africa... Il nazismo e' "razionale"
nel senso che con la ragione si puo' anche assassinare la gente e
giustificarne l'assassinio in nome di "valori superiori". Non lo faceva
solo Hitler. Il nazismo e' "democratico" nel senso che la democrazia
puo' essere ridotta a una formalita' di consenso (ieri con Goebbels: e
oggi?) e che un popolo puo', nella sua maggioranza, indursi a sostenere
valori inumani. E il nazismo e' "normale" nel senso che, tranne coloro
che materialmente trattano la carne umana, tutti gli altri partecipati
al meccanismo inumano possono anche non commettere di persona alcunche'
di anormale. I pacifici cittadini di Dachau; la "normalita' del male";
le "cannonate in pancia" buttate li', come battuta semiseria che pero'
interviene nella politica e ottiene dei risultati. Il nazismo non e' una
mostruosita', ma un episodio che si puo' ripetere sotto altre forme, che
in parte gia' si ripete. Dobbiamo sempre chiederci, nella nostra
"normalita'", come verremo ricordati fra cinquant'anni. I tedeschi non
si sentivano mostri, allora. Vivevano una normalita', anche loro.

Quanto a Speer: studiatelo bene, studiate bene tutti i nazisti
"normali" e cercate - se potete - di riconoscerli intorno a voi.
Leggete Fatherland, leggete La Svastica sul Sole. Non assolvete mai,
neanche di un millimetro, i nazisti perbene. Speer e' altrettanto
assassino quanto Eichmann, e avrebbe meritato la stessa fine.

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(E non c'era Bondi!). "Quando il compagno Stalin sale alla tribuna e'
accolto da una lunga, fragorosa ovazione di tutta la sala. Tutti i
presenti si alzano. Da tutte le parti si grida: "Per il compagno Stalin,
urra'!", "Evviva il compagno Stalin!", "Per il grande genio, per il
compagno Stalin urra'!", "Viva!", "Gloria al compagno Stalin!".
(Rapporto all'Ottavo Congresso dei Soviet, 25 novembre 1936, cronaca
parlamentare).

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Spot. In edicola il nuovo numero di Pizzino, la rivista di satira
antimafiosa dei giovani palermitani. Vignette, disegni, articoli, mafia,
mafia & politica e tutto il resto: "Dottor Jekyll e mister Mafien"

Info: Associazione Scomunicazione 334.3884478

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Spot. Giornata nazionale per una informazione e comunicazione di pace,
indetta da: Tavola della Pace, Coordinamento nazionale Enti Locali per
la pace, Federazione della Stampa Missionaria Italiana, Fnsi, e
sindacato giornalisti Rai. Venerdi' 10 a Roma, in corso Vittorio 349,
presso la sede della Fnsi.

Info: stampa at perlapace.it

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Spot. Informazione Antifascista e' passato dal web alla carta stampata:
scrivere alla redazione per ricevere il numero di marzo.  Valerio
Verbano 26 anni dopo; Ieri fascisti oggi santi; Il nero in curva; destra
neofascista e mondo ultras romano; Skinheads, il progetto rash.

Info: sioux at autistiti.org

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Novantatre'. < Per Alessandra e Marco:

- Chiamate (presto, perche' forse poi parte) Maurizio, bisogna
spiegargli la situazione attuale e coinvolgerlo col suo compare nel
mensile. Fatemi anche chiamare da lui al giornale. Attenzione: chi lo
chiama lo adotta.

- Fate un fax alle sede del Comitato referendum per aderire formalmente
alla manifestazione del 25.

- Fate un fax ai compagni che organizzano il controvertice a Napoli per
aderire formalmente come Siciliani.

- Fatevi sentire ogni giorno.

Per Carlo:

- Attenzione: devi organizzare tu i punti di riferimento Alba in Sicilia
(pochi ma buoni).

- State sopra ai milanesi!

- Avete contattato i ragazzi del Righi? Puo' pensarci Cecilia

- Distribuite alla manifestazione un bel po' dei giornali arretrati
(Alba e Siciliani) che avete in sede (dove ingombrano e non servono a
niente)

- Vorrei notizie da Napoli: a) sul giornale locale in costruzione, b)
sulla situazione del controvertice.

- Fatevi sentire ogni sera.

Per Francesco:

- Quando vai con Roberto e Marco al Corto (portando il book e facendolo
vedere)?

- Parlatene anche con Paolo, che ha un'esperienza formidabile nel
settore.

- Grazie (ma cu ie' 'stu Lisischi?)

- Quando mi dai la data per il casale?

Per Roberto:

- Mettiti in contatto (urgente) con Dino Frisullo. Dagli il book e il
floppy. Coinvolgilo nella faccenda del giornale romano. Digli che qui
c'e' un gruppo di immigrati che vuol fare un giornaletto. Proposta
operativa: giornale immigrati fatto fra Sicilia e Roma, "Senza Confine",
8 pagine formato manifesto utilizzando book e stampando coi prezzi di
Firenze (vedi Marco).

- In qualche modo (ti possono aiutare Marco o Paolo) Mettimi in contatto
entro martedi' con l'editore di Stampa Alternativa (quello che fa i
millelire) >

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dostimolo at tiscali.it wrote:
< Esprimiamo la nostra piu' viva solidarieta' a Luciano Vullo, preside
del Liceo scientifico Vittorini, e assessore dell'amministrazione
comunale di Gela, vilmente e mafiosamente aggredito oggi nella sua
citta'. Auguri di pronta guarigione. Comitato a sostegno del
giornalista Marco Benanti >

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esperito at libero.it wrote:
< Due articoli sulle sostanze nocive appaiono oggi sul Giornale di
Brescia. Due articoli, dei quali, uno c'e' e l'altro non c'e'. (Vi pare
assurdo? Non e' poi tanto assurdo. Vediamoli insieme). Il primo, dal
titolo: "Cocaina in ovuli, ghanese nei guai", mostra la foto di un
poliziotto che tiene in mano un sacchetto di cellofan trasparente,
contenente una ventina di palline bianche. Il secondo, dal titolo
"Tabagista muore di cancro fra atroci dolori", racconta di come gli
spacciatori di tale sostanza mortale, tabaccai, politici, e naturalmente
i loro scagnozzi, riescano sempre a farla franca >

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stefasha at libero.it
< "Totale solidarieta' con gli agenti della popolazione locale che non
percepisce alcuna differenza fra interventi legali o illegali della
forza di polizia. E' successo a Sassuolo, in Alabama". La popolazione
locale, sospetta totale imbecille e impercipiente, benvivente, cattiva e
votante-bossi-berlusconi (nonche' efficientemente protetta in un
quartiere noto per la cronaca mondana). Si, dobbiamo essere proprio in
Alabama, dov'e tutto bianco o tutto nero (e Pasolini e' buono solo per
le commemorazioni da bookshop). Riccardo, e dai, che palle. Almeno tu >

* * *

Conosco benissimo Sassuolo: e' un pezzo di Emilia rossa, buono,
laborioso e civile. Eppure, a Sassuolo e' successa questa storia qua.
Giustificazioni ce ne sono tante: la paura, il panico, l'impatto in una
comunita' tranquilla della delinquenza "di fuori": non hanno ragionato
piu'. Il mio lavoro, pero', e' di ricordare ai compagni che bisogna
ragionare, sempre, che bisogna restare civili anche quando la situazione
si fa dura. Sempre. Senno' si diventa, da pepponi che eravamo,
schwarzenegger americani.

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sandro bengodi wrote:
< Ho letto il pezzo di Giulietto Chiesa sul suo licenziamento da Left.
Che ne pensi? >

* * *

luigi ficarra wrote:
< Sarebbe molto interessante sapere perche' Left e' finita a ...
fagioli >

* * *

Boh. Gli amici di Avvenimenti-Left hanno trovato degli imprenditori "di
sinistra" per finanziargli il giornale. Costoro, una volta immessi nel
pollaio, hanno cominciato subito a mangiarsi le galline. Si sono fatti
il giornale da se', fregandosene dei redattori, e quando i direttori
hanno protestato li hanno cacciati su due piedi: trattandosi di colleghi
come Chiesa e Minucci (che fa questo mestiere da quarant'anni) il loro
comportamento, oltre che ovviamente fascista, e' stato squallidamente
insolente. Hanno trovato un tizio, tale Di Maula, per "dirigere" a modo
loro il giornale (e nei momenti liberi spazzare le scale, cambiare
l'acqua al canarino ecc.) e adesso andranno avanti facendo un brutto
giornale, partecipando solennemente ai dibbattiti "della sinistra" e
percependo contributi pubblici, che non fanno mai male.

Tutto questo, in realta', con Avvenimenti non c'entra niente,
Avvenimenti era quello che facevamo con Fracassi allora, con una
redazione bellissima di giovani giornalisti bravi e compagni, nessuno
dei quali e' stato recuperato, o anche semplicemente interpellato, da
quella sinistra perbene che pure parla tanto di giornalismo libero e
professionale. Questo, a mio parere, e' stato il vizio d'origine di
tutta la faccenda. E' stato sbagliato e presuntuoso, in questi anni,
utilizzare una testata come Avvenimenti per vendere una cosa
completamente diversa. E' finita cosi'.

(Sembra che Bonaccorsi, Gardini e gli altri neo-padroni che hanno fatto
questa bella impresa siano politicamente legati a Rifondazione
Comunista: sono anche iscritti? In questo caso, che provvedimenti
disciplinari nei loro confronti prendera' questo partito? E perche' i
dirigenti *politici* non hanno ancora preso posizione? Mi piacerebbe
saperlo, anzi - come compagno - lo pretendo. Diversamente, dovremmo
cominciare a chiamarla Riquotazione Comunista).

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bb wrote:

< Scrivo le mie promesse in una lingua durevole
Perche' temo che molto ci voglia
Prima che siano adempiute >,

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