Senzaconfine: comunicato stampa su sit in



  COMUNICATO STAMPA

Con preghiera di diffusione

Un centinaio di rifugiati e richiedenti asilo provenienti da varie zone del Sudan, supportati da rappresentanti di alcune associazioni come Senzaconfine e ARCI Roma ma anche da singoli cittadini e insegnanti di lingua italiana a suo tempo coinvolti nell’esperienza del coordinamento Rifugiati a Roma-Tiburtino prima del trasferimento dei rifugiati dai magazzini occupati verso alcuni centri di accoglienza, hanno manifestato ieri con cartelli in italiano, inglese e arabo la loro protesta per le uccisioni di donne, vecchi e bambini sudanesi ad opera della polizia egiziana lo scorso 30 dicembre.
Nel corso del presidio, una delegazione di rifugiati è salita al Campidoglio, dove si svolgeva la seduta del consiglio comunale, e ha incontrato numerosi consiglieri della maggioranza tra cui Silvio Di Francia e il consigliere aggiunto Aziz Darif, i quali hanno preso l’impegno di interessare il Sindaco Veltroni affinché si faccia piena luce sulle uccisioni e le espulsioni di richiedenti asilo sudanesi in Egitto. Inoltre l’On. Russo Spena ha comunicato ai manifestanti che il gruppo PRC alla Camera discuterà di quali iniziative intraprendere affinché si faccia un’indagine indipendente sui massacri in Egitto, sullo stato di attuazione degli accordi di pace in Sud Sudan e sullo stato dei colloqui di pace per il Darfur, che si stanno svolgendo in questi giorni in Nigeria.

Roma, 13 gennaio 2006


I rifugiati hanno manifestato per chiedere:
alla comunità internazionale:
-      di accertare le responsabilità dell’Egitto nelle brutali uccisioni di persone inermi tra cui molti bambini, attraverso un’inchiesta indipendente;
-      di fermare tutte le espulsioni dall’Egitto verso il Sudan, riconoscendo il diritto individuale all’asilo senza respingere in blocco le domande se presentate da persone di un particolare Paese.
all’Italia e all’Unione Europea:
-      di non cancellare il diritto di asilo “appaltandolo” a paesi che non garantiscono adeguati standard riguardo al rispetto dei diritti umani;
-      di approvare normative che garantiscano l’accesso alle procedure per il riconoscimento dell’asilo, con forme di tutela durante tutto l’iter e che escludano espressamente la possibilità di trattenere il richiedente asilo in centri chiusi;
-      di cancellare i vergognosi accordi di riammissione con paesi come Egitto e Libia sostituendoli con accordi che prevedano anche il trasferimento di richiedenti asilo da questi Paesi verso l’Europa con “corridoi umanitari” adottati ad esempio durante la guerra in Kossovo;
-      di offrire un’accoglienza dignitosa ai richiedenti asilo presenti in Italia, senza abbandonarli a se stessi o buttandoli per strada come avvenuto a Milano ai sudanesi che avevano occupato uno stabile a via Lecco.

Il sit in era promosso dall’Associazione “Figli del Darfur” e sostenuto da: Senzaconfine, ARCI Roma, Giuristi Democratici; Antigone; Progetto Diritti; Chiama l’Africa; Confederazione Cobas; Stefano Mencherini; Centro socioabitativo Vittorio Emanuele - Ostia; Gruppo Verdi della Provincia di Roma; Circolo Territoriale Verdi XIII Municipio; Commissione immigrazione romana e regionale del Lazio PRC; Servizio Rifugiati Migranti della FCEI; ATTAC Roma; Laboratorio Zeta – Palermo; Fulvio Vassallo Paleologo – Univ. Di Palermo; Coord. Cittadino di lotta per la casa
Per info e adesioni: mail to senzaconfine at libero.it


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