Anche in Kurdistan e' finito settembre. Triste settembre...



(riportato da Elisabetta Caravati)

Anche in Kurdistan e' finito settembre.

Triste settembre.

Settembre 2005: Speranze di pace smentite
dalla recrudescenza della repressione contro i kurdi

La cronaca del mese di settembre in Turchia e' ampiamente occupata dalla
cocente delusione delle speranze di un inizio di dialogo turco-kurdo
suscitate dagli eventi di  agosto: il discorso del Primo ministro Erdogan a
Diyarbakir,il 12 agosto con  l'aperto riconoscimento della "Questione
kurda", e con l'impegno ad affrontarla positivamente, e la conseguente
dichiarazione  da parte del Kongra-Gel (PKK) di una nuova tregua unilaterale
di un mese (fino al 20 IX), dopo che il 1 giugno 2004 esso aveva ripreso le
ostilita' ponendo termine alla tregua unilaterale dichiarata alla fine del
1999, dopo  l'arresto di Abdullah Ocalan.

Cfr.:
Discorso di Erdogan :
http://www.kurdishinfo.com/
Tregua :
http://www.ranchdeiviandanti.it/Tur_Dem/Pages/2_Kurd_Kongr_Tregua_IX_05/wh.html
http://www.kongra-gel.com

Questi venti di pace sembravano suffragati da altri convergenti episodi :
Il Parlamento europeo ha deciso di ospitare una Conferenza internazionale
(la seconda) sulla Questione kurda il 19-20 settembre
Il "Movimento per la societa' democratica" (Dth), l'organizzazione politica
guidata dall'attivista Leyla Zana, come diversi altri organismi politici e
sociali kurdi (tra cui, l'11 agosto, 57 sindaci di Municipalita' kurde),
hanno inviato sollecitazioni per l'avvio di un processo di pace.
L'inizio di questi "venti di pace" era stato inaugurato, verso meta' estate,
da un appello firmato da prestigiosi intellettuali della Turchia.
cfr., in inglese :
'Lay down arms, stop the operations' campaign from the intellectuals
http://www.kurdishinfo.com/
E, poco dopo il discorso di Diyarbakir del 1° Ministro e la tregua del
Kongra-Gel del 20 VIII, un " Appello internaz. di solidarieta' per la pace
ed il dialogo in Turchia" e' stato redatto da piu' di 120 personalita' della
politica e della cultura di tutto il mondo.
Cfr.:
http://www.ranchdeiviandanti.it/Tur_Dem/Pages/2_Kurd_Appello_IX/wh.html

Ma tutti questi segnali per la pace sono stati poi ostinatamente contrastati
dai militari e dai nazionalisti turchi, senza nessuna reazione da parte di
quello stesso governo turco che pure aveva annunciato un cambiamento di
rotta.

A fine agosto nella provincia di Batman, l'esercito turco attaccato
guerriglieri kurdi, uccidendone sei.
I loro corpi sono stati portati all'ospedale di Batman, davanti al quale si
e' riunito un gruppo di civili kurdi per chiedere la restituzione dei corpi.
La polizia li ha attaccati, sparando, uccidendo un giovane manifestante e
ferendone numerosi.
In molte località i militari sono intervenuti contro la popolazione:
Diyarbakir, Siirt, Kurtalan, Silvan, Midyat etc..
(In particolare, operazioni militari sono state condotte dall'esercito turco
in villaggi dell'area di Silvan il 30 agosto).
Cfr.:
http://www.kurdishinfo.com/

Gravi incidenti sono stati provocati a Bozuyuk dai violenti e selvaggi
attacchi dei nazionalisti turchi (di fronte alla benevolente inerzia della
polizia) per diversi giorni consecutivi a partire dal 5 settembre contro la
Marcia verso Gemlik, organizzata dalla Federazione delle Associazioni dei
Familiari dei Detenuti (TUHAD-FED), in cui parecchie migliaia di kurdi, da
tutta la Turchia, si dirigevano verso Gemlik per protestare contro le
condizioni in cui Ocalan è detenuto (condizioni che effettivamente
riscontrano ulteriori peggioramenti).
Al loro ritorno da Gemlik, i kurdi sono stati attaccati nella localita' di
Bozuyük.
Gli autobus su cui viaggiavano sono stati presi a sassate, e taluni sono
stati anche incendiati da picchiatori fascisti arrivati appositamente da
diverse localita', che hanno picchiato e manganellato selvaggiamente i
manifestanti (tra cui molte donne, anziani, ragazzi).
Cfr.:
http://www.kurdishinfo.com/
e, in inglese : KurdistanObserver.com

Ai primi di settembre a Siirt un uomo e' stato ucciso e due feriti dai
soldati turchi che hanno sparato su manifestanti kurdi che protestavano
contro il linciaggio di pochi giorni prima, contro manifestanti kurdi, a
Bozuyuk (Turchia occidentale).
Negli stessi giorni, ad Istanbul, la polizia ha arrestato 88 persone ed
usato manganelli e gas lacrimogeni contro manifestanti kurdi che pure essi
protestavano per Ocalan.

Contemporaneamente, il 5 settembre, in Germania, dopo forti pressioni della
Turchia, venivano perquisite e chiuse
le sedi di importanti agenzie d'informazioni kurde: Ozgur Politika, MHA
(Agenzia Stampa Mesopotamia) in Francoforte sul Meno, le edizioni musicali
MIR a Dusseldorf, e Mesopotamia Press a Colonia.
E la Turchia continua a svolgere altrettanto forti pressioni per ottenere la
chiusura dell'emittente televisiva kurda, con sede in Europa, Roj Tv,
l'erede della storica Med-Tv, che per anni ha trasmesso dall'Europa a tutto
il mondo, ed in particolare ai kurdi di Turchia, cultura musica ed
informazione sul Kurdistan, per essere poi fatta chiudere due volte da
organismi governativi "europei" su pressione turca, ed entrambe le volte
riaprire con diverso nome ("Medya Tv", poi "Roj Tv").

L'attacco turco alla liberta' intellettuale si inasprisce in particolare in
Turchia: incriminato (rischia tre anni di prigione) il famoso e
popolarissimo scrittore turco Oran Pamuk (letto in tutto il mondo, tradotto
anche in Italia) per aver semplicemente ribadito cio' che tutti sanno:
l'avvenuta uccisione di circa un milione di armeni e 30 mila kurdi. (e,
proprio sulla questione del genocidio armeno, una Conferenza che era stata
organizzata dall'Universita', alla vigilia del suo inizio, e' stata
vietata -nonostante le proteste dello stesso Primo ministro Erdogan-,
impedendo cosi' anche la semplice apertura di un dibattito su questo tema
"proibito", e sfidando apertamente l'Unione europea, dalla quale da tempo
giungevano alla Turchia sollecitazioni a fare chiarezza su questa grave
pagina del proprio passato storico).

Il passato storico scottante della Turchia continua a bloccare gli sforzi
per una sua democratizzazione: il 12 settembre, anniversario del colpo di
Stato fascista del 1980 (che aveva provocato massacri, arresti, torture, in
particolare contro i kurdi e contro le sinistre, e la soppressione di ogni
liberta' democratica), sono stati caricati dalla polizia e arrestati
centinaia di dimostranti che volevano tra l'altro chiedere l'inctiminazione
dei  responsabili di tale colpo di Stato.

I militari hanno intensificato ovunque gli attacchi ai guerriglieri kurdi,
nonostante il loro rispetto della tregua.

La sezione di Diyarbakir dell'Associazione turca per i Diritti umani, IHD,
nel suo comunicato di settembre, ha riscontrato, negli ultimi tre mesi, 959
violazioni dei diritti umani in Kurdistan 123 persone morte in
combattimenti, 165 arrestate.

Alla vigilia della data di scadenza della tregua (20 IX) il Kongra-Gel l'ha
nuovamente prorogata fino al 3 ottobre,
mentre per tutto settembre il governo turco ha continuato a richiedere
l'intervento armato USA contro le basi del Kongra-Gel in Irak, e questa
volta la segretaria di Stato Usa, Condoleezza Rice, ha risposto che sara'
fatto, e' solo questione di tempo.

Al termine di una storica travagliatissima sessione del Consiglio dei
Ministri dell'Unione europea, il 3 ottobre l'Europa, fortunatamente,
nonostante l'accanita avversita' di parte dello schieramento europeo, ha
deciso l'avvio dei negoziati per l'ingresso della Turchia; il 3 ottobre
l'Europa, fortunatamente, non ha pero' dato "carta bianca" alla Turchia:
almeno su alcuni importanti questioni (tra cui quella importantissima del
riconoscimento del genocidio armeno) ha richiesto alla Turchia impegni
precisi.
Ma il 3 ottobre l'Europa, purtroppo, l'Europa ha quasi del tutto dimenticato
la Questione kurda, e i massicci attacchi che la Turchia sta conducendo
contro ogni ipotesi di pace; a quanto pare, il Consiglio dei Ministri
dell'Unione europea ha del tutto ignorato l'appello che, dalla stessa sede
dell' Unione europea, era stato lanciato pochi giorni prima dalla Seconda
Conferenza Internazionale:
"L'Europa, la Turchia e i Kurdi"
Bruxelles, 19-20 settembre 2005
Cfr.:
http://www.ranchdeiviandanti.it/Tur_Dem/Pages/2_Kurd_Conf_Eu_2/wh.html

Come osserva, nella sua intervista del 4 ottobre a "Liberazione",
Hevi Dilara, portavoce della comunità kurda in Italia:
cfr. :
http://www.ranchdeiviandanti.it/Tur_Dem/Pages/2_Kurd_Hevi_Eu_3_X_05/wh.html

Per più ampie informazioni sulla Questione kurda :
http://www.ranchdeiviandanti.it/Tur_Dem/Pages/1_Kurd/wh.html
nel Sito : "Per una Turchia democratica" :
http://www.ranchdeiviandanti.it/TurDem.html

Istanbul, 5 ottobre 2005

Aldo Canestrari