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Muore Simon Wiesenthal
- Subject: Muore Simon Wiesenthal
- From: Associazione per i popoli minacciati / G esellschaft für bedrohte Völker <info at gfbv.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Tue, 20 Sep 2005 14:20:15 +0200
Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050920it.html Muore Simon Wiesenthal "Abbiamo perso un amico insostituibile, un protettore, un consigliere" Bolzano, Göttingen, 20 settembre 2005In ricordo riconoscente di Simon Wiesenthal, morto oggi a Vienna all'età di 96 anni, Tilman Zülch, presidfente dell'Associazione per i popoli minacciati (APM) ha dichiarato quanto segue:
Con la morte di Simon Wiesenthal abbiamo perso un amico insostituibile, un protettore, un consigliere. Per oltre trent'anni Simon Wiesenthal ha accompagnato il lavoro della nostra organizzazione per i diritti umani e lo ha sempre sostenuto con il cuore. L'opinione pubblica mondiale conosce benissimo il suo inesauribile impegno nella caccia ai criminali nazisti, ma molto poco si sa del suo grande impegno a favore delle vittime dimenticate dei genocidi, delle deportazioni e dei crimini di guerra del presente. I diritti umani delle minoranze etniche e religiose perseguitate gli sono sempre stati cari. Wiesenthal è sempre stato attento a non assegnare colpe collettive, quanto piuttosto ad individuare i diretti responsabili dei crimini e i propri regimi.
Ricordiamo con profonda riconoscenza le sue iniziative lungimiranti a favore della giustizia e della riconciliazione. Nel 1981 insieme al Primo ministro indiano Indira Ghandi, Simon Wiesenthal si assunse il patrocinio del Congresso mondiale Rom organizzato dall'APM a Göttingen in Germania, al quale presero parte Rom, Sinti, Gypsies, Gitanos e altri gruppi provenienti da 28 stati. Dobbiamo essere grati prima di tutti a lui se questo congresso e il successivo lavoro per i diritti umani portò al riconoscimento generale del genocidio nazionalsocialista verso i Sinti e Rom, per cui spinse il Presidente e il Cancelliere tedeschi Karl Carstens ed Helmut Schmidt, alle scuse ufficiali e una prima regolamentazione dei risarcimenti ai sopravvissuti. Quando i musulmani di Bosnia furono vittime del genocidio, della guerra di aggressione e delle pulizie etniche da parte dei due stati vicini, Simon Wiesenthal ammonì la Comunità internazionale a non guardare la realtà con un solo occhio, quello del proprio punto di vista. Insieme all'allora Presidente del Parlamento federale tedesco Rita Süssmuth e al Primo ministro bosniaco Haris Silajdzic, si assunse il patrocinio del Congresso di Bonn sul genocidio in Bosnia organizzato dall'APM nell'agosto 1995 e al quale presero parte 150 personalità dai cinque continenti. Già nel 1993 Wiesenthal aveva invitato a delegazione di quattro persone a New York perché relazionasse sul genocidio in Bosnia.
Siamo in lutto per il nostro amico Simon Wiesenthal, rimasto sempre al nostro fianco anche nelle situazioni più difficili.
Vedi anche:* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031230it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030905it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/02-1/020417it.html | www.gfbv.it/3dossier/linkgfbv.html#shoah
* www: www.wiesenthal.com/site/pp.asp?c=fwLYKnN8LzH&b=242614
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