per i 60 anni da Hiroshima e Nagasaki



INIZIATIVE IN ITALIA PER I 60 ANNI DALLE ESPLOSIONI SU
HIROSHIMA E NAGASAKI
Vi giro il comunicato stampa con cui sono state
lanciate le iniziative per il prossimo 6/9 agosto.
Come potrete leggere, non si tratta di un rituale
ricordo di un passato lontano, ma di richiamare
l'attenzione dell'opinione pubblica su un tema
terribilmente attuale: a 60 anni dalle atomiche e a 30
dalla firma del Trattato di Non Proliferazione
Nucleare, il mondo si sta pericolosamente avviando
verso una nuova corsa agli armamenti nucleari.

Per quanto riguarda l'iniziativa ad Aviano,
l'appuntamento è per la mattina di martedi 9 agosto, a
partire dalle ore 10.30 con l'accoglienza presso il
campo all'esterno della base, nell'angolo NORD della
stessa.
Verso le 12.00, chi lo vorrà potrà trasferirsi
all'oratorio di Vallenoncello (Pordenone Sud), dove
pranzeremo insieme.

Tiziano Tissino, Beati i Costruttori di Pace,
Pordenone


MAI PIU' HIROSHIMA! MAI PIU' NAGASAKI!



Comunicato stampa:  L’ITALIA VIOLA IL TRATTATO DI NON
PROLIFERAZIONE NUCLEARE

Don Bizzotto: “All’aeroporto militare di Ghedi
stoccate sotto comando italiano 40 bombe atomiche
pronte all’uso”. E proprio a Ghedi, Aviano e Padova
dal 6 al 9 agosto prevista una serie di iniziative per
la messa al bando delle armi nucleari. Sarà presente
una sopravvissuta all’esplosione di Hiroshima.
Numerose le adesioni di enti locali.

CONFERENZA STAMPA CON SEIKO IKEDA, SOPRAVVISSUTA
ALL’ESPOSIONE DI HIROSHIMA
venerdi’ 5 agosto alle ore 11,00  presso la Provincia
di Milano
Palazzo Isimbardi (Sala Affreschi) - Corso Monforte 35

Padova, 29 luglio 2005. Sessant’anni esatti dallo
sgancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki è
in atto un riarmo nucleare la cui responsabilità tocca
da vicino anche l’Italia. “Quaranta armi nucleari B-61
secondo le informazioni acquiste dalla campagna
internazionale Abolition Now! - spiega don Albino
Bizzotto dell’associazione Beati i Costruttori di Pace
- sono ospitate nell’aeroporto militare di Ghedi, dove
i militari del Sesto Stormo sono addestrati al loro
utilizzo. Una grave violazione del Trattato di
Non-Proliferazione Nucleare ratificato dal nostro
paese”. Una responsabilità che pesa anche su altri
quattro Paesi Nato: Germania, Belgio, Olanda e
Turchia. Altri Stati dell’Alleanza, come Grecia,
Spagna e Canada, cui ora vorrebbe aggiungersi anche il
Belgio, si sono invece rifiutati di continuare ad
ospitare queste bombe. Il Trattato infatti vieta agli
stati non-nucleari di ospitare nel loro territorio
questo tipo di ordigni. Senza contare poi che altre 50
testate atomiche sono dislocate dalla base Usaf di
Aviano.
La denuncia sulla presenza delle bombe atomiche a
Ghedi è contenuta in una ricerca di Hans Kristensen,
analista militare dell’associazione americana NRDC -
Natural Resources Defense Council - di Washington. “In
un clima di crescente incertezza e paura come quello
attuale, questa informazione non può lasciarci
tranquilli” afferma don Bizzotto, che ricorda come
Russia e Gran Bretagna stanno procedendo alla
produzione di nuovi sottomarini atomici e nuove
testate, mentre gli Usa lavorano alla progettazione di
bombe atomiche più maneggevoli e delle cosiddette
bunker-busters, capaci di penetrare in profondità nel
terreno. “Potrebbero essere usate in una prossima
guerra. Non è questo il futuro che vogliamo. Vorremmo
che Hiroshima e Nagasaki fossero una memoria già
risolta, invece non è così. Siamo preoccupati per
tante vicende che ci riguardano, ma questa del
nucleare è una priorità cui non possiamo sottrarci per
la responsabilità che abbiamo di fronte all’umanità e
al futuro. L’atomica è crimine”.

Per questo a  60 anni esatti dal lancio dell’atomica
su Hiroshima e Nagasaki, Beati i Costruttori di Pace,
all’interno della Rete Italiana per il Disarmo e in
comunicazione con tutte le iniziative che si terranno
nel mondo dal 6 al 9 agosto prossimi, vuole mandare un
segnale forte ai responsabili degli Stati e dei
Governi che si incontreranno all’ONU a New York il
prossimo settembre, “perchè si faccia ripartire con
impegni concreti e scadenze precise il processo di
disarmo e di non-proliferazione nucleare e si facciano
interpreti della coscienza dell’umanità”. Un appello
che viene dagli stessi sindaci di Hiroshima e
Nagasaki, che hanno promosso una rete internazionale
di Enti Locali favorevoli alla messa al bando delle
armi nucleari. Iniziative si terranno infatti anche in
Giappone, Belgio, Germania, Francia, Gran Bretagna e
Stati Uniti.

Le iniziative italiane si svilupperanno fra Ghedi,
Padova e Aviano. Nella cittadina bresciana è previsto
la sera di venerdì 5 agosto presso la Sala Consiliare
un incontro pubblico con Seiko Ikeda, hibakusha, ossia
sopravvissuta, all’esplosione nucleare su Hiroshima, e
la proiezione del film “original Child Bomb”,
vincitore del Festival del Cinema dei Diritti Umani di
Bologna.

La mattina di sabato 6 agosto alle ore 8,15 davanti ai
cancelli dell’aeroporto militare e alla presenza dei
sindaci della
zona  con i loro gonfaloni verrà commemorato lo
sgancio della bomba su Hiroshima, sempre alla presenza
della signora Ikeda, che porterà poi la propria
testimonianza alle ore 18,00 a Padova, presso il
Municipio, all’inagurazione della mostra “Mai più
Hiroshima! Mai più Nagasaki!”. Alle 21,00 sempre a
Palazzo Moroni a Padova, Poesie e Musiche per la Pace
e visione del film “Original Child Bomb”.

Domenica 7 agosto, ancora a Padova, alle 18,00 nel
piazzale della Chiesa di San Nicolò verrà celebrata
una preghiera interreligiosa per la pace e contro le
armi nucleari. A partire dalle 20,30, in piazza dei
Signori, concerto con la multietnica e travolgente
“Orchestra di Piazza Vittorio”.

Lunedì 8 agosto la città del Santo, sempre presso
Palazzo Moroni, sede del Comune, ospiterà dalle ore
10,00 alle ore 18,00 il convegno “Mettere al Bando le
Armi Nucleari”, con: Seiko Ikeda; il prof. Angelo
Baracca dell’Università di
Firenze; l’onorevole Pietro Folena e i Senatori Tana
De Zulueta e Tino Bedin; l’Assessore alla Cultura e
alle Politiche di Pace della Regione Friuli Venezia
Giulia, Roberto Antonaz; l’avvocato Joachim Lau
dell’International Association of
Lawyers Against Nuclear Arms; il giornalista sloveno
Franco Iuri; l’Assessore alla Cooperazione, Perdono e
Riconciliazione della Regione Toscana Massimo Toschi;
il Presidente del Consiglio Comunale di Quarrata
Stefano Marini; l’Assessore alle Politiche di Pace del
Comune di Padova Renzo Scortegagna; e Giorgio Beretta
della Rete Italiana per il Disarmo. Alle 20,30, sempre
a Palazzo Moroni, spettacolo Reportage Chernobyl, di e
con Roberta Biagiarelli.

Martedì 9 agosto, infine, ad Aviano, a partire dalle
ore 10,30 davanti ai cancelli della Base Usaf,
commemorazione
dello sgancio della secondo bomba atomica sulla città
giapponese di Nagasaki.

Le iniziative godono del patrocinio del Comune di
Padova. Hanno aderito i Presidenti delle Regioni
Trentino Alto Adige, Toscana, Piemonte e Lazio;
l’Assessore Cooperazione, Perdono e Riconciliazione
dei Popoli della Regione Toscana; il Presidente delle
Provincia di Macerata; gli Assessori alla Pace delle
Province di Gorizia e Biella; i Comuni di Firenze,
Ghedi, Castenedolo, Montirone, Borgosatollo (tutti e
quattro bresciani), Gallio (Vicenza), il Sindaco di
Agrate Brianza, il Movimento Federalista EUropeo,
Arci, Legambiente, Fondazione Responsabilità Etica
BPE, Tavola della Pace, Rete Nuovo Municipio,
Coordinamento Enti Locali per la Pace e Diritti Umani,
Rete Italiana per il disarmo, Rete Via le basi, SFE
Socia Forumo Esperanto, ACLI Provinciali di Pordenone,
la Consulta per la Pace del Comune di
Brescia, coordinamento Veneto e Friuli Venezia Giulia
di Emergency.

Per informazioni sulle iniziative italiane:
www.beati.org, tel. 049 8070522, beati at libero.it

CON INVITO ALLA PUBBLICAZIONE

Ufficio Stampa Beati i Costruttori di Pace
Mariagrazia Bonollo
Uff. 0445 812321 - Cell. 348 2202662
salbega at interfree.it

Campagna Globale per la Messa al Bando delle Armi
Nucleari
Segreteria per le iniziative del 6 ?9 agosto 2005:
Beati i costruttori di pace, Padova, www.beati.org
Per adesioni e informazioni: beati at libero.it - tel.
049 8070522
Adesione alla Campagna Globale per la Messa al Bando
delle Armi Nucleari:
Rete Italiana per il Disarmo, www.disarmo.org