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NEWSLETTER NUMERO 8 - GIUGNO 2005
- Subject: NEWSLETTER NUMERO 8 - GIUGNO 2005
- From: "Comitato Piazza Carlo Giuliani" <piazzacarlogiuliani at tiscalinet.it>
- Date: Mon, 20 Jun 2005 23:05:35 +0200
NEWSLETTER NUMERO 8 - GIUGNO 2005 1) INIZIATIVE EDITORIALI "Fragili, resistenti I messaggi di piazza Alimonda e la nascita di un luogo di identità collettiva" Curatori: Fabio Caffarena, Carlo Stiaccini Contributi di: Marco Aime, Lorenzo Coveri, Donatella Della Porta e Antonio Gibelli Terre di mezzo Editore 160 pagine a colori, 12 euro Nelle librerie "Terre di mezzo" pubblica in un libro a colori, una selezione dei messaggi lasciati sulla cancellata di piazza Alimonda dopo la morte di Carlo Giuliani durante il G8 del 2001. Agende, disegni, messaggi scritti su sacchetti del pane, pacchetti di sigarette, tovaglioli di carta, biglietti del treno. Dal 20 luglio 2001 a Genova la cancellata di piazza Alimonda E' diventata luogo di memoria collettiva, spazio dove i fatti che portarono all'uccisione di Carlo Giuliani sono rimasti impigliati e continuano a echeggiare. Persone di ogni età e condizione, la maggioranza delle quali non ha mai conosciuto Carlo, hanno sentito il bisogno di lasciare una traccia del loro passaggio e delle emozioni sperimentate: messaggi di madri e diari di adolescenti, incoraggiamenti alla resistenza, pensieri di scoramento e di commozione, riflessioni di ex-militanti e genitori che aggiungono poche righe in calce al disegno di un bambino, ma anche santini di padre Pio, cd musicali, cartoline spedite a Carlo in "piazza Carlo Giuliani ragazzo" e consegnate dal postino sulla cancellata. I messaggi sono organizzati in cinque sezioni: parole da toccare (messaggi lasciati sui supporti materici più diversi), itinerari (messaggi scritti su biglietti del treno, testimonianze di un "pellegrinaggio laico" alla piazza), appartenenze (messaggi che riferiscono a reti, associazioni, fedi), generazioni (messaggi di madri, padri, bambini), emozioni (agende di adolescenti, quaderni collettivi). Oggi la cancellata E' stata "bonificata" e i messaggi non ci sono più. L'Archivio ligure della scrittura popolare li ha raccolti e l'editore "Terre di mezzo" ne pubblica una selezione. Info: Silvia Melloni. Tel 328-9614443 Il libro E' stato realizzato con il supporto di ARCI LIGURIA, CGIL e del DISMEC - Dipartimento di Storia moderna e contemporanea - dell'Università di Genova. I diritti d'autore verranno devoluti a un progetto individuato e sostenuto dal "Comitato Piazza Carlo Giuliani O.n.l.u.s." Terre di Mezzo Editore Piazza Napoli 30/6, 20146 Milano - tel/fax 02-48953031 - <http://www.terre.it/libri>http://www.terre.it/libri ------------------------------------------------------------------------------- "Piazza bella piazza Due decenni di lotte politiche e sociali nei racconti di 15 scrittori italiani" a cura di Paola Staccioli L'Unità, Liberazione, Il manifesto, Carta Dal 23 giugno in edicola a 6,90 euro in più "...allora questa E' una storia di strada di molti anni fa, quando l'odio cresceva insieme a una strana felicità di essere in quella politica cruda, a cielo aperto." [Erri De Luca] Il 23 giugno, allegato ai quotidiani l'Unità, Liberazione, Il manifesto e alla rivista Carta, uscirà nelle edicole il libro Piazza bella piazza (prezzo euro 6,90 in più), presentato dall'Associazione Walter Rossi e curato da Paola Staccioli, una raccolta di racconti di 15 scrittori italiani su manifestazioni e lotte sociali e politiche degli anni Sessanta-Settanta. Gli scritti sono dedicati al Sessantotto, al movimento del Settantasette, alla lotte di operai, braccianti, studenti, all'antifascismo, alla battaglia per la chiusura dei manicomi, delle carceri speciali, alla mobilitazione contro la guerra in Vietnam, al femminismo. Racconti di: Giovanni Alimonti, Nanni Balestrini, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Geraldina Colotti, Erri De Luca, Ermanno Gallo, Elena Gianini Belotti, Daniela Frascati, Gianfranco Manfredi, Alessandro Pera, Ivo Scanner, Paola Staccioli, Stefano Tassinari, Roberto Tumminelli. La postfazione E' di Haidi Giuliani. Presentazione del libro: - venerdì 24 giugno ore 20.30 Roma, Festa dell'Unità - Terme di Caracalla - Spazio spettacoli Saranno presenti alcuni autori e Haidi Giuliani. Letture di Cloris Brosca. A seguire lo spettacolo: Pino Masi: dal Canzoniere Pisano degli anni sessanta all'attuale "company", il TribalKarmaEnsemble. Quarant'anni di canzoni e di lotte. - domenica 3 luglio ore 22.00 Libri in campo - piazza Santa Maria in Trastevere - Roma Info: 3396006845 - Associazione Walter Rossi ******************************************************************************** I PROGETTI DI SOLIDARIETÀ REALIZZATI DAL COMITATO - un contributo all'associazione CISP "Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli" per la realizzazione dei due libri didattici, uno di lettura e uno degli esercizi, destinati ai ragazzi delle scuole di primo grado nei campi saharawi nel sud dell'Algeria. L'aspetto importante di queste pubblicazione, oltre la loro utilità educativa, E' che per la prima volta i saharawi scrivono i propri libri. Fino ad oggi, infatti, i testi scolastici sono stati forniti dal Ministero per l'Educazione dell'Algeria, dove non si parla del popolo Saharawi e della sua storia; i bambini sanno del paese di origine delle loro famiglie solo dai racconti senza poter studiare la storia, la geografia saharawi o senza poter scrivere nei modi saharawi. - un contributo all'associazione Kufia O.n.l.u.s. per la realizzazione di una scuola popolare di musica a Ramallah, in Palestina. "Sarà una scuola popolare, perché popolare E' la cultura della tradizione anche quando si esprime attraverso le parole dei grandi poeti o le note degli autori più illustri della musica araba classica e contemporanea. Gli studenti frequenteranno lezioni teoriche e pratiche tenute da insegnanti di musica del conservatorio, compositori e strumentisti palestinesi che metteranno a disposizione la propria esperienza per chi desidera imparare a suonare strumenti tradizionali come l'oud e il canoon o anche il pianoforte, la chitarra, le percussioni. Potranno frequentare lezioni di canto, perfezionare l'uso della voce, lo strumento più importante di tutti perché veicola parole che parlano dell'amore, del dolore della separazione, dell'esilio e della speranza di tornare. Potranno ascoltare la musica che arriva da altre parti del mondo, supera i confini e sconfigge le barriere dello spazio e del tempo. Riscopriranno le origini della tradizione musicale palestinese nel senso più ampio del termine, una tradizione comune per i due popoli, dalla Mesopotamia alla Spagna, in cui le due culture non possono che arricchirsi reciprocamente grazie alle differenze. La scuola sarà un luogo di incontro tra persone simili e diverse, per stimolare la conoscenza e il rispetto e tentare di rispondere con il dialogo ai pregiudizi, con la civiltà della pace all'inciviltà della guerra. Per guardare al futuro continuando a costruire insieme, e non demolendo, un patrimonio di storia vissuta e sofferta sia da israeliani che da palestinesi. Conservare e vivificare con nuova linfa questa tradizione significa dare continuità a un'evoluzione che rischia di interrompersi e regredire a causa della violenza della guerra e dell'indifferenza del mondo, significa valorizzare il legame con le generazioni precedenti che fortifica i più giovani e li sottrae alla disperazione, che E' sempre una cattiva compagna e una pessima consigliera, significa utilizzare la musica come linguaggio universale per dare una risposta attiva a chi vuole fomentare i conflitti tra civiltà e religioni. In un mondo in cui la grandezza di uno stato si misura in termini di forza militare e potere economico e la parola popolo E' caduta in disuso perché la rappresentanza E' l'ultima preoccupazione dei governi, contrapporre una piccola scuola di musica a un esercito potente e aggressivo può sembrare un'utopia. Eppure, i suoni che dal cuore di Ramallah arriveranno fino al muro di cemento, poche centinaia di metri più in là, hanno un insospettabile potere di erosione. La musica si insinuerà nel silenzio greve di una guerra che impoverisce anche Israele, che, impermeabile a qualsiasi concetto di legalità e diritto internazionale, con la violenza costringe i palestinesi a una risposta violenta. La musica aprirà un'altra strada, risponderà con la forza della conoscenza e del dialogo alla logica distruttiva di una guerra che non risolve i problemi ma accelera la crescita degli estremismi in entrambe le parti, parlerà con il linguaggio dell'umanità che ama la vita e sogna la pace." Ali Rashid Primo segretario Delegazione generale Palestinese in Italia La scuola E' in una zona molto bella, vicino all'università di Bir Zeit, a circa 15 minuti dal centro di Ramallah. E' costituita da due strutture: un appartamento su due piani (circa 100 mq x 2) con ingresso indipendente, situato al piano terra di un edificio di recentissima costruzione, in posizione panoramica sulla sommità di una collina. Il piano superiore dell'appartamento, che doveva ospitare un asilo nido poi non realizzato, E' suddiviso in quattro stanze più vano cucina e servizi ed E' già utilizzabile. Il piano inferiore, collegato a quello superiore mediante una piccola scala, E' invece un unico vano e richiede alcuni lavori di manutenzione. Questa parte corrisponde al piano interrato sul lato dell'edificio dove si trovano il portone e l'ingresso dell'appartamento e al piano terra sull'altro lato, dove E' possibile chiudere lo spazio destinato ai parcheggi e usufruire di ulteriori metri quadrati. La seconda struttura, attualmente a disposizione del parroco di Bir Zeit, Padre Aziz, e non utilizzata, E' una sala originariamente destinata a spettacoli teatrali, completamente spoglia a parte un piccolo palco. E' adiacente a un'altra sala, che potrebbe essere idonea per proiezioni di film, video e prodotti multimediali, e a una stanza che potrebbe invece essere utilizzata come magazzino per gli strumenti. - Manitese ci informa sullo stato del progetto per la costruzione del pozzo con pompa manuale e mulino per cereali per il villaggio di Guido in Burkina Faso: Installazione del mulino: Quando la costruzione della tettoia E' stata terminata, si E' lasciato asciugare il pavimento e i tecnici sono venuti a fissare ed istallare il mulino il 21 dicembre 2004. Senza alcun dubbio le donne erano molto contente. I corsi di formazione sull'utilizzo del mulino, la gestione del mulino e la creazione di un comitato di gestione sono stati fatti dal 10 al 15 Gennaio 2005, e il mulino E' nuovo e funzionale. Ora si dovranno attendere almeno 5 mesi per vedere come le donne gestiranno il mulino e correggere eventuali errori, qualora ce ne fossero. Il pozzo e la pompa: Cominceranno a breve i lavori per l'esplorazione, la perforazione e l'installazione della pompa per il pozzo. ******************************************************************************** I PROCESSI DI GENOVA PROCESSO AI 25 In tre udienze del processo ai 25 si E' parlato di Piazza Alimonda. Erano presenti, Filippo Cavataio, l'autista del defender che ha travolto per due volte Carlo subito dopo gli spari; Adriano Lauro, il vice questore aggiunto presente al momento dei fatti e che in un famoso video E' ripreso accusare un manifestante di aver ucciso Carlo con una pietra; Dario Raffone, il carabiniere che E' stato indicato come il terzo occupante il defender; Giuseppe Zappia, comandante del plotone di Raffone e Placanica, il primo della compagnia CCIR Echo del XII Battaglione Sicilia. Mario Placanica pur convocato, non si E' presentato, assente giustificato per questioni di salute. Filippo Cavataio, l'autista del defender su cui stavano anche Placanica e Raffone, non ricorda nulla. Dichiara di aver sentito urla, lanci di oggetti, colpi sulla jeep, ma non gli spari. L'unica cosa interessante che apprendiamo da lui E' il percorso che il defender fa dopo i fatti di Piazza Alimonda. Cavataio ripete più volte di essere stato medicato, lui come Placanica e Raffone, al Comando Provinciale dei Carabinieri (Forte San Giuliano), prima di andare al pronto soccorso, e forse di essere passato anche in Fiera. Adriano Lauro E' stato chiamato per riconoscere la pietra che dice di aver visto di fianco al corpo di Carlo (la storia di Lauro e del suo sasso E' in "L'Orrore in piazza Alimonda": <http://www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa>http://www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa). Lauro riconosce che la pietra non E' sempre stata di fianco alla testa di Carlo ma che ci E' arrivata forse "calciata da qualche carabiniere nella confusione". Lauro afferma anche che secondo lui la morte di Carlo non ci sarebbe stata se i manifestanti non avessero tirato sassi, ma nel corso dell'interrogatorio E' costretto a riconoscersi in un filmato di via Caffa in cui lui lancia pietre ai manifestanti. Dario Raffone ricorda molto poco, ci racconta di aver sentito i due colpi di pistola, ma di non aver percepito da dove siano partiti. Non ha visto nulla perchE' "gli bruciavano gli occhi", non si E' accorto che Placanica ha sparato, non sa che strade ha percorso, nella corsa al pronto soccorso ha di fronte a sE' il commilitone ma non si parlano. Ricorda solo che stava sdraiato con sopra di sE' Placanica. Ma nelle foto mostrate si vede una persona sdraiata al centro della parte posteriore del defender, con un piede e la pistola puntate verso il lunotto posteriore e verso Carlo Giuliani, mentre un'altra persona sta in piedi sopra la prima, rivolto verso l'autista. Raffone afferma di non aver sparato, afferma di non essere lui l'autista del defender, ma dice anche di non riconoscersi in quella persona sopra a chi spara. Quanto al tragitto percorso tra Piazza Alimonda e il pronto soccorso, Raffone ricorda che E' durato poco e che non ha avuto soste intermedie. Giuseppe Zappia ricostruisce la sua giornata in maniera rigorosa, ricordando precisamente i nomi delle vie percorse, salvo non riconoscere la circostanza mostrata dal video riguardante la carica in via Caffa che precede la scomposta ritirata in Piazza Alimonda. Riconosce però nelle immagini il Capitano Cappello vicino al cadavere di Carlo Giuliani. Inoltre Zappia afferma che il defender con su Cavataio, Placanica e Raffone, partito da Piazza Alimonda, prima di giungere al pronto soccorso E' passato dalla Centrale Operativa dei Carabinieri di Forte San Giuliano, il contrario di quanto sostenuto poco prima da Raffone. E' possibile leggere le sintesi e le trascrizioni di tutte le udienze su <http://www.supportolegale.org>www.supportolegale.org DIAZ Il processo sulla Diaz che vede imputati 28 poliziotti accusati a vario titolo di lesioni, calunnie e falso E' a rischio di prescrizione. Di nuovo c'E' che all'ultima udienza, il sindacato dei giornalisti si E' costituito parte civile (chiedendo 200mila euro da destinare al fondo per la libertà di stampa), mentre il comune di Genova no. Secondo il Sindaco di Genova, Giuseppe Pericu, infatti, il Comune non ha patito altri danni, quella notte, se non un paio di computer (quelli distrutti e trafugati ai legali del social forum) peraltro già risarciti dall'assicurazione. BOLZANETO Sono stati rinviati a giudizio 45 tra agenti e medici penitenziari, poliziotti e carabinieri; i reati contestati a vario titolo sono abuso d'ufficio, abuso d'autorità su arrestati, violenza privata, lesioni personali, percosse, ingiurie, minacce e falso ideologico (per i verbali in cui si affermava che gli arrestati erano stati informati dei loro diritti) e violazione delle norme europee sulla tortura. Anche qui, sarà una lotta contro la prescrizione, che scatterà nel gennaio 2008. Per informazioni su Diaz e Bolzaneto: <http://www.veritagiustizia.it/>www.veritagiustizia.it NUOVI PROCESSI IN ARRIVO «Sono in arrivo 190 avvisi di chiusura indagini per fatti di strada e 50 imputazioni per devastazione e saccheggio nei processi sulle contestazioni al vertice del G8 di Genova. La Procura genovese ha infatti voluto blindare i procedimenti giudiziari a carico dei manifestanti del 2001: i pm Anna Canepa e Andrea Canciani sono stati incaricati di seguire esclusivamente i procedimenti che riguardano le denunce contro i manifestanti, venendo esonerati da ogni altro impegno. I risultati di questa scelta arrivano in fretta: 190 indagini per fatti di strada e danneggiamenti sono in procinto di essere chiuse con la richiesta di rinvio a giudizio, mentre altri 50 manifestanti saranno processati per devastazione e saccheggio. Tutto questo a fronte di denunce contro aggressioni e violenze da parte di PS, CC e compagnia cantante che giacciono tra le scartoffie dei PM e di due processi, per la Diaz e per Bolzaneto, che per cambi di collegio giudicante, biblicità di tempi tecnici e burocrazia stanno marciando verso la prescrizione. Uno degli elementi più importanti E' che in alcuni casi i nuovi procedimenti colpiscono persone che per l'identico episodio avevano precedentemente sporto denuncia per violenze subite da parte delle forze dell'ordine. Un atto che ha un sapore intimidatorio che dovrebbe causare qualche turbamento anche nelle assopite coscienze "democratiche"» da http://italy.indymedia.org/archives/display_by_id.php?feature_id=2404 ******************************************************************************** LE FIRME PER PIAZZA ALIMONDA Sono state consegnate in Comune, al sindaco Pericu, le migliaia di firme raccolte per la realizzazione di un cippo in marmo da sistemare nell'aiuola centrale di Piazza Alimonda unitamente al progetto di installazione. Ringraziamo quanti hanno firmato e fatto firmare. Siamo ora in attesa di una risposta da parte del Comune. ******************************************************************************** LE GIORNATE DI LUGLIO 2005 Stiamo definendo il programma delle giornate che comprenderà oltre all'appuntamento del 20 in Piazza Alimonda con musica e spettacoli, una mostra multimediale , con dibattiti e presentazione di libri, proiezioni di filmati e altro ancora. Appena avremo conferma di luoghi e orari pubblicheremo il programma sul nostro sito. Il Comitato Piazza Carlo Giuliani o.n.l.u.s. <http://www.piazzacarlogiuliani.org>www.piazzacarlogiuliani.org
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