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Costruire una comunicazione di pace
- Subject: Costruire una comunicazione di pace
- From: francesca at olografix.org
- Date: Sat, 16 Oct 2004 17:05:39 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
COMUNICATO STAMPA Impegnati a costruire una comunicazione di pace Il movimento per la pace si confronta a Riccione. Riccione, 16 ottobre 2004 – “C’è l’urgenza di affrontare il tema della comunicazione in relazione ai diritti umani e alla pace. Gli enti locali sono chiamati a mettersi al servizio di questo tipo di percorso e la città di Riccione vuol fare la sua parte e assumersi questo onere”. Con queste parole il Sindaco di Riccione Daniele Imola ha aperto la seconda giornata del Seminario Nazionale “Per una comunicazione di pace” promosso dal Comune di Riccione, dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia di Rimini, dal Coordinamento Riccioneperlapace, dalla Tavola della pace, dal Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani. “La Rai deve recuperare il suo ruolo di servizio pubblico- dichiara Roberto Natale, Segretario generale dell’Usig Rai- La sua assenza, come accade ormai da tempo, alle grandi manifestazioni per la pace che in Italia e nel mondo vedono la partecipazione di centinaia di migliaia di persone è un grave segno di irresponsabilità. Il servizio pubblico non può continuare a considerare i cittadini solo come semplici consumatori, destinatari di spots pubblicitari e di trasmissioni di intrattenimento, ma deve farsi promotrice dei valori dell’etica e della cultura”. “Oggi il condizionamento più grande al quale siamo soggetti è quello pubblicitario che manipola l’informazione dei giornali e delle tv e attacca come primi bersagli i minori trasformandoli in consumatori con una continua stimolazione all’acquisto. – incalza Carlo Gubitosa, giornalista di Peacelink- Per reagire a tutto questo l’unica via d’uscita è una risposta che nasca dal basso e dalla società civile. Oggi possiamo parlare di “ecologia della mente” e ragionare sugli inquinamenti culturali operati dalla pubblicità così come negli anni ’80 è stato analizzato l’inquinamento ambientale causato dall’industria”. “Per costruire una cultura di pace si deve realizzare una comunicazione di pace- dichiara Mario Lubetkin, direttore generale dell’agenzia Inter Press Service -La comunicazione non riguarda solo gli addetti ai lavori, ma tutta la società civile. Non è la quantità dell’informazione a rendere difficile la comprensione della realtà, della guerra, della violenza, ma è la sua qualità a generare confusione. Un’altra forma di comunicazione è possibile. Dobbiamo adoperarci perché si realizzi.” Oggi pomeriggio sono previsti i workshop “Verso un ufficio stampa nazionale” coordinato da Tavola della pace e Comune di Riccione, “Riprendiamoci la Rai” coordinato da Tavola della pace e Usig Rai, “Educazione ai media” , EducAid e Zaffiria, “Mediawatching: un occhio sull’informazione”, Peacelink e Unimondo. Il dibattito proseguirà domani con la sessione plenaria “Comunicazione di pace: proposte per comunicare la pace” alla quale interverranno Andrea Gnassi, presidente commissione cultura della Regione Emilia Romagna, Sergio Marelli, presidente delle Ong Italiane, Enrico Paissan, Responsabile uffici stampa dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Marina Ponti, vicedirettrice della Campagna Onu “No excuse 2015” per gli Obiettivi del Millennio, e Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace. Ufficio Stampa – 0541 60025 Barbara Bastianelli – 338 9788342 Francesca Ciarallo – 349 2258341 Alessandra Tarquini - 3479117177 www.conviviodeipopoli.it ufficiostampa at conviviodeipopoli.it www.tavoladellapace.it
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