la regione mette il bavaglio alle associazioni protezioniste.




Comunicato del 28 luglio 2004

IL CONSIGLIO REGIONALE VOTERA' DUE LEGGI SULLA CACCIA SENZA AVER PRIMA
SENTITO IL PARERE DELLE ASSOCIAZIONI PROTEZIONISTE COSI' COME PREVISTO DAL
VIGENTE STATUTO.
LE ASSOCIAZIONI DICONO NO AL BAVAGLIO.

Il Consiglio Regionale del Veneto nella prossima seduta del 30 luglio ha
all'ordine del giorno ben due progetti di legge che riguardano la fauna
selvatica; il primo è il PDL 227-258/p-366 relativo all'Istituto regionale
per la fauna selvatica, il secondo è il PDL 510 relativo alle cacce in deroga.
Il vigente statuto del Consiglio regionale prevede che la IV Commissione
Consigliare Caccia e  Agricoltura, attui le audizioni delle parti
interessate, quali le associazioni animaliste ed ambientaliste, in merito ad
ogni progetto di legge esaminato e licenziato.
Nei casi delle due leggi la IV Commissione Consigliare non ha mai sentito
nessuna delle associazioni e pertanto il CPV Coordinamento Protezionista
Veneto, tramite le associazioni che lo compongono, ha chiesto al Presidente
Enrico Cavaliere di essere sentite in merito a queste pericolosissime leggi
che se approvate condanneranno ulteriormente la nostra fauna selvatica.
Andrea Zanoni, portavoce del CPV, ha cosi' commentato questa
vicenda: "Vogliono metterci il bavaglio perché qualcuno non vuol fare sapere
ai consiglieri le gravissime irregolarità che queste leggi contengono come
nel caso della caccia alla Peppola dove viene ignorato il numero di uccelli
cacciabili assegnati al Veneto dalla Conferenza Stato e Regioni consentendone
la caccia per un totale nettamente superiore. Speriamo di essere convocati a
norma di legge così potremmo fare presente che l'Istituto regionale fauna
selvatica sarà solo un doppione del più prestigioso Istituto Nazionale,
creato ad arte per rilasciare pareri sulla caccia opportunamente indirizzati
dai politici locali a vantaggio dei soliti cacciatori e a carico dei soliti
contribuenti che finanzieranno questo nuovo carrozzone."
Renzo Rizzi, anch'esso portavoce del CPV ha aggiunto: "Vogliamo esprimere
tutta la nostra disapprovazione per questi due progetti di legge che se
approvati allontaneranno ancora di più il mondo della politica dalla volontà
dei cittadini. Con queste leggi viene ulteriormente liberalizzata la caccia
nonostante le 72.000 firme di cittadini veneti di una petizione consegnata in
regione che chiedeva una maggiore tutela della fauna selvatica e nonostante
il 75% dei veneti sia per l'abolizione totale della caccia"

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