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[Carta.org] Appello Cap Anamur
- Subject: [Carta.org] Appello Cap Anamur
- From: carta <carta at carta.org>
- Date: Thu, 8 Jul 2004 16:22:53 +0200
No-news-letter speciale di Carta Giovedì, 8 luglio 2004 La situazione dei profughi della Cap Anamur, che il governo italiano non vuole accogliere, sta diventando drammatica. Cosa possiamo fare? Questo è l'appello diffuso dal Consorzio italiano di solidarietà, che chiede l'immediato attracco in un porto italiano, per ragioni umanitarie, della nave tedesca con a bordo profughi 37 sudanesi, bloccata al largo delle coste siciliane da otto giorni. In poco più di un giorno sono state già raccolte oltre duecento firme all'appello. Invitiamo tutti a sottoscrivere urgentemente l'appello, scrivendo a migrazioni at icsitalia.org oppure a carta at carta.org, indicando il nome (dell'associazione e/o della persona singola), il luogo di residenza/domicilio e la motivazione dell'adesione. Grazie Aggiornamenti in tempo reale sono su: - http://ww2.carta.org/notizieinmovimento/ - http://www.carta.org/campagne/diritti/CapAnamur/index.htm ***** Appello Cap Anamur ***** La pratica generalizzata dei respingimenti alla frontiera - adesso anche ai limiti delle acque internazionali - vanifica il diritto di asilo previsto dalla Convenzione di Ginevra, dalla Carta di Nizza e dalla Costituzione italiana. La vicenda ancora in corso della nave tedesca Cap Anamur - carica di profughi sudanesi salvati in mare, bloccata al largo delle coste siciliane ed alla quale viene negato persino il diritto di attraccare in un porto italiano - dimostra ancora una volta come le autorità italiane considerino i profughi, potenziali richiedenti asilo, come immigrati clandestini da criminalizzare o, peggio, come possibili terroristi. Quanto avviene in questi giorni nel Canale di Sicilia, luogo di stragi continue e di esercitazioni militari, è conseguenza diretta dei nuovi accordi di cooperazione e di riammissione, oggetto di direttive all'interno della Unione Europea allargata (anche a Malta e a Cipro) e regolati da intese di vario tipo con i Paesi di transito o di provenienza: del Nord-Africa (come l'Egitto, la Libia, la Tunisia, l'Algeria, il Marocco), dell'Europa orientale (come l'Albania, la Moldavia e l'Ucraina), dell'estremo oriente (come lo Sri-Lanka, il Pakistan o l'Arabia Saudita). Tutti questi Paesi non garantiscono il riconoscimento effettivo del diritto di asilo previsto dalle Convenzioni internazionali e dalle Costituzioni nazionali. In base a questi accordi - che sono adesso invocati dal Governo italiano per negare l'ingresso della Cap Anamur nelle acque territoriali e per negare il diritto di asilo ai profughi che vi sono imbarcati - si limita drasticamente l'accesso alla procedura d'asilo. Si diffondono procedure sommarie e luoghi di detenzione amministrativa anche per i richiedenti asilo. Si creano centri di trattenimento forzato per migranti irregolari già nei paesi di transito. E si inventano anche nuovi centri di detenzione temporanea "galleggianti" in acque internazionali per richiedenti asilo ai quali non si riconosce neppure l'accesso alla procedura. Luoghi al di fuori del diritto internazionale e del diritto umanitario, come è in questo momento la nave tedesca Cap Anamur a seguito delle decisioni di chiusura assunte dal Governo italiano. Lo stesso Governo che non è stato ancora capace di fare approvare una normativa organica sull'asilo e la protezione umanitaria, rimandando ancora l'attuazione all'art.10 della Costituzione italiana. Lo stesso governo che non ha ancora emanato i regolamenti di attuazione della legge Bossi-Fini, affidando esclusivamente alla discrezionalità dell'autorità di polizia la gestione del contrasto dell'immigrazione clandestina e la delicata questione dell'ammissione in procedura dei potenziali richiedenti asilo, costretti all'immigrazione clandestina. Chiediamo per tutte queste ragioni: Che sia consentito immediatamente l'attracco della nave Cap Anamur in un porto italiano. E questo per ragioni umanitarie e di diritto internazionale. Che, come previsto dal regolamento comunitario Dublino II, n.343 del 2003, l'Italia conceda il diritto di asilo ai profughi che sono stati salvati da questa nave. Che si verifichino in tutti i Paesi di transito (anche nei Paesi di nuova ammissione nella Unione Europea, come Malta) le condizioni di accoglienza e di effettivo accesso alla procedura di tutti i potenziali richiedenti asilo, in fuga da guerre e conflitti etnici Che il Parlamento italiano approvi al più presto la nuova legge sul diritto di asilo e sul regime di protezione umanitaria, abolendo la detenzione amministrativa dei potenziali richiedenti asilo Che il Governo italiano sblocchi i lavori della Commissione centrale i cui ritardi costituiscono un'ulteriore negazione sostanziale del diritto di asiloin Italia. Che - al fine di un più rapido riconoscimento del diritto di asilo o per il rilascio della "raccomandazione" per il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari - la Commissione centrale conduca le audizioni dei richiedenti asilo in sede decentrata, come previsto dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri del 6 settembre 2002 http://www.carta.org/campagne/diritti/CapAnamur/040707_6Luglio_FigliDiUnDioMinore.htm http://www.icsitalia.org/stampa/capanamur.html Per aderire all'appello inviate un'e-mail a migrazioni at icsitalia.org oppure a carta at carta.org, indicando il nome (dell'associazione e/o della persona singola), il luogo di residenza/domicilio e la motivazione dell'adesione. Grazie -- Newsletter di Carta dei Cantieri Sociali - http://www.carta.org Iscrizione: nonews-subscribe at liste.carta.org Cancellazione: nonews-unsubscribe at liste.carta.org
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