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I VINCITORI DELLA X EDIZIONE PREMIO ALPI - Comunicato Stampa
- Subject: I VINCITORI DELLA X EDIZIONE PREMIO ALPI - Comunicato Stampa
- From: "Ufficio Stampa - Premio Ilaria Alpi" <info at ilariaalpi.it>
- Date: Mon, 7 Jun 2004 09:28:22 +0200
5 giugno 2004 COMUNICATO STAMPA I VINCITORI DEL PREMIO ILARIA ALPI - X EDIZIONE Ecco i vincitori della decima edizione del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi che saranno premiati questa sera, 5 giugno, alle ore 21,00 al Palazzo del Turismo di Riccione. Sezione A (servizi in onda su Tg e rubriche): Massimo Miori con "Voci di Linate 1" (Studio Aperto - Italia Uno), uno scoop di Studio Aperto che ha trasmesso le ultime telefonate dalla torre di controllo prima dell'incidente aereo di Linate dell'8 ottobre 2001 dove persero la vita 118 persone. Motivazione: "Per la capacità di fare ancora un giornalismo che non aspetta le notizie in redazione, ma consuma le scarpe e la passione alla ricerca della verità". Sezione B (servizi in onda su trasmissioni diverse dai Tg): Stefano Maria Bianchi con "A Licata non si abbatte" (Ballarò - Rai Tre) sulle case abusive che non vengono demolite nonostante gli ordini di abbattimento. Motivazione: "Per essere andato oltre la cronaca con un'inchiesta giornalistica attenta, puntuale e ben realizzata che ha avuto anche il merito di denunciare un caso di grave abusivismo edilizio che prosperava sotto gli occhi della politica e della pubblica amministrazione". Sezione C (servizi e inchieste superiori ai 12 minuti in onda su trasmissioni diverse dai Tg): ex aequo Damiano Ficoneri con "La Tosse di Ground Zero" (Effetto Reale - La Sette), che racconta di quasi 6 mila malati tra gli "eroi" che hanno lavorato tra le macerie di Ground Zero. Motivazione: "Per aver raccontato, oltre la retorica patriottica, una delle bugie del governo americano alla quale hanno creduto migliaia di cittadini. Un reportage difficile perché svolto sul limite di una tragedia collettiva". e Lucia Ferrari con "L'ultima goccia" (Primo Piano TG3 - Rai Tre), un reportage sulle difficoltà di reperimento e gestione dell'acqua in Africa. Motivazione: "Per il forte impatto emozionale di un reportage che denuncia in maniera lucida e commovente uno dei problemi più gravi dell'Africa e di gran parte del Pianeta". Sezione D (servizi giornalistici andati in onda su Tv locali e regionali): Franco Civelli, con "Barriere" (Telestreet Disco Volante - Senigallia), un servizio sulle barriere architettoniche che ostacolano la libertà di movimento dei portatori di handicap. Ideato e realizzato da un disabile. Motivazione: "Per aver saputo realizzare un giornalismo in prima persona mettendo la propria disabilità a disposizione della telecamera. Ottime le soluzioni, forte la denuncia". Premio Europa (riservato ai giornalisti europei): Yulie Gesterl con "My Terrorist" (Zdf German Television), storia di una hostess israeliana che subisce un attentato dove muore anche una sua collega. Il perdono rivolto all'attentatore, oggi in carcere. Motivazione: "Per aver raccontato attraverso due drammatiche vicende personali un paese come Israele che sta vivendo una divisione tra chi è pronto al dialogo e chi è fermo su posizioni rigide. Un documento sul confronto doloroso fra due donne che lascia posto alla commozione e alla speranza". Premio Scuole di Giornalismo (riservato agli studenti delle Scuole Superiori di Giornalismo): Daniele Fortuna, Maria Teresa Palamà, Alessia Piovesan, Silvia Rita (praticanti della Scuola di Giornalismo di Perugia) con "Uguali ma diversi", viaggio tra i disabili in Umbria. Motivazione: "Per aver affrontato un tema spesso dimenticato come quello della disabilità, ponendo l'accento non solo sulle condizioni del disabili ma anche sulle possibilità di integrazione e inserimento sociale". Premio Produzione (reportage di freelance mai trasmessi in tv nazionali): Monica Ricci con "Amira - 26 hours trip", un viaggio in compagnia di una giovane palestinese che cerca di andarsene da Gaza, dove la sua casa è occupata dall'esercito israeliano. Motivazione: "Per il coraggio e l'equilibrio nel raccontare la vicenda di una ragazza palestinese 'normale' costretta a un viaggio lunghissimo per andare a cercare altrove la propria 'normalità'. Spaccato di una guerra infinita attraverso una vicenda quotidiana, senza pietismi, né fanatismi". Premio della Critica (sezione dedicata a reportage e servizi scelti dai critici televisivi Sebastiano Messina, Alessandra Comazzi, Roberto Levi, Giovanni Volpi, Mirella Poggialini): ex aequo Stefano Curone con "Tutti pazzi per Bolliwood" (Speciale Tg1 - Rai Uno), la nuova fabbrica dei sogni è in India, a migliaia di chilometri da Los Angeles. Il suo nome è Bolliwood: Holliwood preceduta dalla B di Bombay, nuova capitale del cinema indiano nel pieno dell'età dell'oro. Motivazione: "I film-documentari non devono essere soltanto tragici, ma mostrare anche aspetti meno noti e pure lieti della vita umana. Il lavoro di Curone mostra un aspetto della nuova India che soltanto adesso si sta conoscendo in Occidente, avvicinando il grande paese alla nostra comprensione. Completa, con una inchiesta italiana, la diffusione di una conoscenza avviata attraverso film, musiche, spettacoli. Proprio alla vigilia dell'insediamento di un nuovo governo in India". e Tiziana Ferrario con "La guerra del nord Uganda" (Speciale Tg1 - Rai Uno), reportage dal Nord Uganda devastato da una guerra dimenticata che dura da 18 anni. Motivazione: "Per l'originalità e per il coraggio nell'aver scelto un luogo dimenticato come l'Uganda. E per aver trattato l'argomento con un linguaggio semplice e asciutto senza mai utilizzare toni pietistici". Premio Giovani (premio per giornalisti con meno di 32 anni scelti da una speciale giuria composta da trenta ragazzi delle scuole superiori della provincia di Rimini impegnati nel progetto "Penso positivo"): Laura Moretti con "La violenza sulle donne" (SKY TG24), servizio realizzato l'8 marzo in occasione della festa della donna per denunciare un grave fenomeno sociale diffuso in tutto il mondo contro cui Amnesty International combatte da anni. Motivazione: "La giornalista lancia un messaggio immediato di speranza al fine di sensibilizzare le persone al rispetto e alla tolleranza nei confronti di ogni donna colpendo il cuore dello spettatore, uomo o donna che sia". Il Premio Giovani viene consegnato da una delegazione di studenti dell'Itc Valturio di Rimini. Premio Miran Hrovatin: Edoardo Olivieri e Giovanni Brutti per le riprese di "Lalai" (Telepace Verona) storia, con lieto fine, di una ex prostituta tailandese che a 20 anni è venduta dal padre ad alcuni trafficanti di Bangkok. Motivazione: "Per aver raccontato con delicatezza e interesse le storie delle persone, con una equilibrata ricerca del particolare e un consapevole uso del linguaggio della ripresa". Menzione speciale del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi: Sigfrido Ranucci e Roberto Scardova per "Veleni di stato" (Speciale Primo Piano/Tg3 e RaiNews24) che ricostruisce l'ultimo viaggio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin tra gli scandali della malacooperazione. Sabrina Giannini per "Nient'altro che la verità" (Report - Rai Tre), ricostruzione della vicenda giudiziaria, ancora irrisolta, legata all'omicidio di Ilaria Alpi. Menzione speciale della Giuria della Critica: Elisa Anzaldo per "Mattone dopo mattone" (Speciale Tg1 - Rai Uno), un viaggio nell'abusivismo edilizio in Italia. Motivazione: "Una vera inchiesta sul campo, dalla Valle dei Templi alle Cinque Terre, condotta con lo scrupolo e la passione dei cronisti di una volta, alla ricerca delle ragioni più profonde e complesse che rendono ancora oggi l'abusivismo edilizio uno dei mali endemici del nostro Paese". Oltre ai premi per i vincitori sarà assegnato dal Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi e da Reporter sans Frontières un Premio speciale per la Libertà di Stampa alla memoria di Jean Dominique, il direttore di Radio Haiti assassinato nel 2000. A ritirare il premio sarà la figlia Jan Jean Dominique. I vincitori sono stati scelti dalla giuria del Premio Ilaria Alpi presieduta da Italo Moretti e composta da Ettore Mo, Luca Ajroldi, Alessandro Banfi, Claudio Brachino, Antonio Di Bella, Roberto Fontolan, Paola Palombaro, Giovanna Lio, Mauro Mazza, Giovanni Mazzoni, Paolo Meucci, Clemente Mimun, Roberto Morrione, Claudio Santini, Paolo Serventi Longhi, Romano Tamberlich e per il Premio Miran Hrovatin i cineoperatori Stefano Paolillo e Gianfranco Rados. ---------------- Ufficio Stampa Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi Roberta Silverio 329.6207107 Michele Marziani 347.1734585
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