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G&P n.109 e comunicato su torture
- Subject: G&P n.109 e comunicato su torture
- From: guerrepace at mclink.it (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Thu, 13 May 2004 20:35:26 +0100
GUERRE&PACE via Pichi 1, Milano tel 0289422081; guerrepace at mclink.it ciao a tutte/i, E’ uscito il numero 109 – maggio 2004 di “Guerre&Pace” – mensile di informazione internazionale alternativa – di cui viinviamo il sommario. Di seguito trovate anche un comunicato sulla vicenda delle torture e delle bugie del governo italiano.
saluti, la redazione Una copia Euro 3,70; abbonamento 10 numeri • 32,00 Abbon. sostenitore e estero • 52,00 ccp n.24648206 int. Guerre&Pace, Milano Per avere una copia saggio : guerrepace at mclink.it-----------------------------------------------------------------------------------------
SOMMARIO N.109 MONDO/MESE Medio Oriente. Popoli in ostaggio (P. Maestri e W. Peruzzi) PALESTINA Khaled Saifi Per un’iniziativa della nazione palestinese (intervista di Piero Maestri) Jeff Halper Ridefinire il conflitto (intervista di Piero Maestri) RUSSIA Francesca Tuscano Il “vecchio-nuovo” Putin Andrea Panaccione Dopo l’Unione sovietica GIAPPONE Antonello Zecca La svolta bipolarista GUERRE IN AFRICA Atlante dei conflitti Saccheggiando l’Africa (S. Finardi) Armando l’Africa (S. Finardi) Alberto Sciortino - Alla radice dei conflitti Guerra del Golfo... di Guinea (C. Benna) Ritt Goldstein - Usa pronti al safari del petrolio Berretti verdi nel Sahara (S. Liberti) Livio Senigalliesi - Ruanda, speranza e ricordo Il Ruanda oggi (L. Senigalliesi) Le responsabilità (L. Senigalliesi) IMMIGRAZIONE Marco Della Pina Impronte di sangue Edda Pando e Felice Mometti Centralità dell’immigrazione BASI MILITARI Mariella Cao La Sardegna contro "Sardegna radioattiva”, danni all’immagine Si allarga la base Usaf di Aviano? SPAZIO APERTO Gordon Poole Lotte lessicali--------------------------------------------------------------------------------------------
IL GOVERNO SAPEVA. IL GOVERNO SE NE DEVE ANDAREC’è un documento di Amnesty, purtroppo poco noto e troppo timidamente citato finora anche dall’opposizione, che sbugiarda il governo italiano e i vergognosi ”non sapevamo” di Fini e soci, inchiodandoli alle loro menzogne. E’ il rapporto su Camp Cropper (e Abu Ghraib) che Amnesty diffuse in Italia il 30 giugno 2003 e che l’on Piscitello richiamò all’attenzione del sottosegretario Margherita Boniver il 3 luglio, quasi un anno fa. In quel rapporto si parlava della privazione del sonno e dell’abuso fisico, delle violenze, delle “condizioni estremamente degradanti analoghe alla tortura” e dei detenuti assassinati a Camp Cropper. Cose tutte da noi riportate nell’articolo La Guantanamo irachena (“Guerre&Pace”, ottobre/novembre 2003).
Questo la Boniver lo sapeva. Ma, interrogata in merito, si limitò a dichiarare che Amnesty aveva già preso contatto con le autorità americane avendone assicurazione “di voler migliorare rapidamente le condizioni detentive” (una promessa che era un’implicita ammissione di colpa). E lasciò cadere le richieste di assumere “le opportune iniziative per accertarsi sulle condizioni di detenzione dei prigionieri iracheni” e garantire a tali prigionieri, “nel caso in cui quanto affermato nel rapporto di AI corrispondesse al vero… un trattamento rispettoso dei diritti umani.” La stessa Boniver ha anzi l’improntitudine di portare a prova dell’ignoranza del governo proprio quella colpevole omissione: nella mia risposta a Piscitello, ha dichiarato, “non c’è scritto che il governo sapeva delle torture né tantomeno io ho mai preso l’impegno ad informarmi”. Dunque il governo non sa perché ha deciso di non informarsi, cioè di non voler sapere. E’ “all’oscuro” perché si è rifiutato di “accendere la luce”. E non solo in quella occasione. Amnesty infatti, come informa un suo nuovo documento riportato on line da “La Stampa” del 12 maggio, ripropose alla Boniver, a Frattini, a Martino - dal luglio 2003 fino al marzo 2004 - gli interrogativi contenuti nel rapporto del 30 giugno. Invano.
Il governo sapeva. Dopo averci coinvolto contro il volere popolare in una guerra barbara, di cui le torture sono solo una espressione, i vari Berlusconi, Fini, Frattini, Martino, Bondi, Boniver ecc. hanno coperto anche questa ulteriore barbarie. E oggi mentono per coprire la loro complicità.
I soldati italiani devono andarsene subito dall’Iraq. Ma non basta. Anche questo governo, criminale e bugiardo, se ne deve andare. Guerre&Pace Milano, 12 maggio 2004
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