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CITTÀ DEL VATICANO - ADISTA
- Subject: CITTÀ DEL VATICANO - ADISTA
- From: Comunicazioni ArcoIris <comunicazioni at arcoiris.tv>
- Date: Wed, 14 Apr 2004 19:54:51 +0200
<http://www.arcoiris.tv/> Vi segnaliamo questo articolo di www.adista.it con la preghiera di farlo circolare. "OSSERVATORE ROMANO": I NOSTRI SOLDATI SONO "STRUMENTI DI MORTE" E LE PAROLE DEL GOVERNO SONO "VUOTE" CITTÀ DEL VATICANO - ADISTA Si fanno solo chiacchiere e la gente l'ha capito, anzi non ne può più.I nostri soldati? Altro che operatori di pace: sono in realtà strumenti di morte. Questa è la verità che "L'Osservatore Romano" (8 aprile, pag. 10) sbatte in faccia al governo italiano e alla maggioranza parlamentare. "Le lunghe tragiche ore - scrive - di sanguinosa battaglia nelle strade di Nassiriya, che è costata la vita a diverse persone e il ferimento di undici militari dell'XI Reggimento dei Bersaglieri, ha riacceso le polemiche sulla presenza delle truppe italiane in Iraq. Un dibattito continuo, fatto anche di parole che suonano vuote e di slogan che la gente ormai rifiuta. La realtà è che i militari impegnati in questa missione rischiano la vita in ogni momento, e sono costretti tra l'altro a non essere solo operatori di pace ma anche strumenti di morte. La realtà è che in questa Pasqua 2004 (...) diverse famiglie italiane vivono in un angoscioso clima di paura per la sorte dei loro cari". "Governo e maggioranza, di fronte agli ultimi gravi eventi, fanno quadrato e annunciano che le truppe italiane resteranno", aggiunge il giornale vaticano, e riporta le parole di Berlusconi - "Ci potrà essere una nuova risoluzione dell'Onu che non cambierebbe ciò che accade nel Paese e quello che fino ad ora hanno fatto le nostre truppe. Non capisco chi chiede la svolta, perché una svolta c'è già ed è nei fatti" - per tornare a ripetere, quasi con incredulità: "Dunque le truppe italiane resteranno in Iraq 'fino a quando non ci sarà un governo iracheno in grado di mantenere l'ordine'". E nel pezzo dell'Osservatore sembra di leggere dell'ironia quando cita la dichiarazione del ministro della Difesa, Martino, secondo il quale i soldati italiani resteranno in Iraq "per il bene della popolazione". "Parole che suonano vuote", preannunciava appunto all'inizio il giornale. Il papa, fino al momento in cui scriviamo (8 aprile), non ha pronunciato verbo su quest'ultima strage di Nassiriya (almeno 25 civili iracheni morti, forse fino a 50, presi a cannonate). "L'Osservatore", ci si chiede, troverebbe ancora in lui - com'è stato da un anno a questa parte per la questione Iraq - il massimo sostenitore della non belligeranza a tutti i costi? O il papa è passato dalla parte di quanti, all'interno del Vaticano, ritengono che non sia possibile, ormai, altra politica che quella armata che si sta seguendo? Su "La Stampa" del 7 aprile, Marco Tosatti riporta così quello che "dicono in Segreteria di Stato": "Un anno fa abbiamo fatto tutto il possibile per la pace, perché la guerra non scoppiasse, ma adesso andarsene non sarebbe un atto di pace, sarebbe un atto di guerra". E proprio sulla posizione del papa vanno oltre. Il giornalista chiede se il papa, "che è diventato campione del pacifismo mondiale, ora difende la presenza militare in Iraq". "Sì, perché l'alternativa è la guerra civile". Questo, scrive Tosatti, "fanno capire i diplomatici in talare". Visita il sito: www.adista.it Vi segnaliamo anche le vignette di <http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=1>Molly Bezz e di <http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=9>Mauro Biani per Arcoiris Tv Al momento sul sito www.arcoiris.tv ci sono 847 filmati e 145 categorie. Per un totale di più di 306 ore di filmati. Per consultare i filmati presenti sul sito <http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads>clicca qui! Se non vuoi ricevere più queste comunicazioni cancellati seguendo questo link: http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=18
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