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AGAPE NEWS - Edizione straordinaria WSF 2004
- Subject: AGAPE NEWS - Edizione straordinaria WSF 2004
- From: "ufficio" <ufficio at agapecentroecumenico.org>
- Date: Mon, 19 Jan 2004 23:12:28 +0100
Care Amiche, Cari Amici, Una breve edizione straordinaria direttamente da Mumbai - WSF 2004, per raccontarvi l'enorme entusiasmo di questi giorni qui a Mumbai, le stime ufficiali parlano ormai di 1.300.000 persone venute qui a Mumbai per questo evento. Continuate a seguici sul sito www.agapecentroecumenico.org con gli aggiornamenti quotidiani. In questo numero: -Due treni attraversano l'India -Guerre contro le donne e donne contro le guerre Un caloroso(35 gradi) abbraccio da Mumbai. Mario, Massimo, Nadia. @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ Due treni attraversano l'India Due i treni che a meta` gennaio hanno varcato le frontiere indiane. Il primo, dopo due anni di assenza, ha collegato l`India al Pakistan. Un avvenimento storico. Ma in questi giorni un altro treno, affollatissimo, ha raggiunto la stazione di Mumbai. E` il treno del World Social Forum: 500 mila fra militanti, attivisti e delegati di ong da tutto il mondo. A giocare la parte del leone e` la stessa India con i suoi radicali e colorati movimenti che ieri, 16 gennaio, hanno fatto il loro ingresso proprio qui, nella grande spianata dei Nesco grounds a nord dell`immensa metropoli e dei suoi 15 milioni di abitanti. Sono le associazioni dei senza classe (dalit), delle donne, avvolte nei loro abiti tradizionali, delle organizzazioni che si battono a nord e a sud del continente indiano. "E` una scommessa vinta - ci dice un emozionato Vittorio Agnoletto mentre guarda sfilare il corteo con gli striscioni e le bandiere -: il movimento non si arresta, non si ferma a Porto Alegre. L`India ha superato la prova". A prendere il posto dei Sem Terra e del PT di Lula in un`ideale staffetta, qui a Mumbai ci sono gli invisibili che sfidano i fondamentalismi religiosi e di mercato. La cornice e` Mumbai, citta` da film neorealista, con i suoi odori, i treni metropolitani (il simbolo delle stazioni e` lo stesso della `tube` londinese), le sue baraccopoli, le bambine che bussano al vetro dei taxi neri e gialli, i riscio` a motore che sfrecciano nel traffico. Una citta lunga 150 chilometri. Al Forum l`apertura degli interventi e` affidata ad Arundhati Roi. "Servono azioni concrete", dice la scrittrice e militante indiana rivolgendosi ai migliaia radunati sul prato. "Come movimenti mondiali che si battono contro questa globalizzazione dobbiamo colpire le multinazionali che stanno facendo profitti sulla guerra che si sta combattendo in Iraq". Nei prossimi giorni, qui a Goregaon (nord Mumbai), come all`istituto Don Bosco che ospita l`International Youth Camp (evento giovanile parallelo al Wsf), ancora dibattiti e seminari, balli e canti popolari. I treni arrivati in India non frenano la loro corsa di pace. ############################################################################ Guerre contro le donne e donne contro le guerre. Guerre contro le donne e donne contro le guerre. La folla invade la grande radura del Maidan per ascoltare i racconti delle principali vittime delle 'nuove guerre'. Indiane, afgane, egiziane... le donne sono le protagoniste di questo quarto World Social Forum indiano. La folla, sempre rumorosa qui a Mumbai, per una volta tace. Ieri, domenica 18 nella grande radura del Maidan, e' intervenuta la scrittrice Nawal el Saddawi che ha contestato con amara ironia la superficialita' del dibattito sul cosiddetto 'velo islamico'. Definendo il make up femminile un 'velo postmoderno', la militante egiziana ha affermato che il compito delle donne e dei movimenti che si battono per la loro liberazione e` 'di 'svelare' gli obblighi loro imposti' nel sud come nel nord del mondo. Su questo terreno, ha ricordato Nawal al Saddawi, quando i media utilizzano parole come `sviluppo`, `pace` o `democrazia` la cautela diventa un obbligo. Arundati Roy ha invece fatto riferimento alle violenze ai danni della popolazione islamica avvenuti nel marzo 2002 nello stato indiano del Gujarat. "Duemila musulmani sono stati uccisi su mandato delle autorita' - ha ricordato la scrittrice, una vera 'stella' per la societa' civile indiana - e gli assassini si sono accaniti soprattutto contro le donne, molte delle quali stuprate e bruciate vive. Nessuno è stato punito per queste atrocità". Nel 2003 il governo dello del Gujarat ha vinto le elezioni. "E` inutile incolpare Bush, Blair e i potenti del mondo, quando sono le donne stesse a votare chi commette questo tipo di azioni". Arundhati Roy ha poi passato il microfono a una giovane indiana violentata dalla polizia e che non ha ottenuto giustizia. Particolarmente prezioso il contributo di Saher Saba, rappresentante della Rawa, associazione afghana che fin dai tempi del regime talebano si batte per l'emancipazione delle donne nello stato dell'Asia Centrale. La coalizione che dopo l'11 settembre ha attaccato l`Aghanistan causando la morte di oltre quattromila civili, ha detto Saher Saba, aveva messo sul piatto della guerra i maltrattamenti nei confronti delle donne, eppure "oggi, con la nuova costituzione approvata di recente, il quadronon e' affatto cambiato". Irene Kahn segretaria generale di Amnesty International e originaria del Bangladesh, ha parlato della situazione particolarmente drammatica vissuta dalle donne nel suo paese. "Quando un'impresa multinazionale costruisce una diga e espropria la terra di proprieta' sia dell'uomo sia della donna, il compenso concesso va tutto agli uomini e le donne si ritrovano sempre piu' povere". Sotto il palco, sedute per terra, ancora loro: le donne indiane. Battono le mani, numerosissime. Intanto il Wsf prosegue. La gente di Mumbai, una delle piu' grandi metropoli al mondo con i suoi quindici milioni di abitanti, sembra ignorare i centinaia di migliaia, europei, sudcoreani, tibetani, ma soprattutto indiani provenienti da tutto il subcontinente, che l'attraversano. A testimoniare la loro presenza i cartellini colorati pass appesi al collo e le scritte a spray sui muri della città, molte delle quali realizzate dai militanti di Mumbai Resistance, il forum parallelo che si sta svolgendo a pochi passi da qui. Durante il'incontro organizzato stamattina da le monde diplomatique (tema: il monitoraggio dei mass media) si fanno i primi bilanci. C'e` gia', anche tra gli organizzatori e nonostante il successo in termini di partecipazione popolare (soprattutto regionale), chi guarda criticamente a quella che definisce una grande "festa dell'unita'" internazionale. Altri, invece, sostengono il modello di piattaforma aperta. Ma sono giudizi prematuri. Il programma del Wsf entra nelle giornate conclusive. Questa sera incontro informale della delegazione italiana (oltre quattrocento i presenti). Domani, giorno 20 e penultimo di forum, ancora workshop autorganizzati (circa 1200 in totale) e plenarie. In particolare durante la mattinata si discutera' ancora di guerra (uno degli argomenti centrali qui a Mumbai), lavoro e oppressione religiosa, etnica e linguistica. La confusione, visiva e acustica, regna sovrana. --------------------------------------------------------------------- Per cancellarsi, scrivi a: news-unsubscribe at agapecentroecumenico.org Se vuoi conoscere altri comandi, scrivi a: news-help at agapecentroecumenico.org
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