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BODY BAGS
- Subject: BODY BAGS
- From: "Information Guerrilla" <redazione at informationguerrilla.org>
- Date: Wed, 12 Nov 2003 15:40:06 +0100
INFORMATION GUERRILLA http://www.informationguerrilla.org VITTIME DEL TERRORISMO DI STATO In Iraq quattordici soldati italiani sono stati uccisi e altri feriti. Li ha uccisi questo governo e la sinistra complice che li hanno mandati a combattere una delle guerre piu' ingiuste ipocrite e orrende. Questi assassini ora piangono lacrime di coccodrillo ma persistono, con Bush, nell'intento di portare la loro "democrazia" in Iraq con la guerra. Che l'Italia esca da questa carneficina. Che il governo degli assassini se ne vada. Che la sinistra dei complici si vergogni. ----- BODY BAGS 0. E che s'aspettavano? D'essere accolti a Refosco e polenta? Ce n'est qu'un debut. 1. I "nostri" soldati"? I "nostri" carabinieri? I *loro* carabinieri ce li ricordiamo molto bene in via Tolemaide, a Genova. Dei *loro* soldati ricordiamo le torture in Somalia, la morte di Emanuele Scieri e lo "zibaldone" del generale Enrico Celentano. 2. I *loro* soldati sono in Iraq per difendere gli yacht e le Ferrari dei petrolieri, il cancro ai polmoni, il caldo da schiattare e, non ultimo, il crocifisso sul muro della scuola. Nobili cause per le quali paghiamo le tasse. 3. I *loro* soldati continueranno a morire anche quando torneranno a casa. Quelli utilizzati in Kosovo stanno morendo come mosche. Zirconio e altri metalli pesanti nel loro sangue. I proiettili a uranio impoverito che la commissione Mandelli aveva giudicato innocui, e che in Iraq erano pioggia quotidiana. Non c'e' da attendersi che questi morituri si ribellino, sono programmati per obbedire. WU MING ----- UN PONTE PER: CORDOGLIO PER LE VITTIME, IMMEDIATO RITIRO DEL CONTINGENTE Il grave attentato che ha colpito il contingente italiano in Iraq era prevedibile, lo temevamo e purtroppo e' accaduto Il nostro primo pensiero va ai famigliari delle vittime italiane ed irachene di questa grande e assurda tragedia a cui facciamo giungere il nostro cordoglio e la nostra solidarieta'. Ma la solidarieta' non puo' esimerci dal richiamare quello che abbiamo affermato da sempre: l'invio del contingente militare ha di fatto trasformato il nostro paese in una "potenza occupante". La missione italiana non e' una missione di pace, i nostri soldati sono in guerra. Riteniamo irresponsabile e immorale mettere in gioco la vita dei giovani del nostro paese, mandati in Iraq contro la volonta' del popolo italiano, a sostegno della guerra di Bush e per permettere al nostro governo di partecipare ai lucrosi contratti della ricostruzione. Oggi piu' che mai e' necessario ritirare immediatamente il contingente italiano prima che altri tragici episodi luttuosi si ripetano. L'Italia deve unirsi ai paesi europei come Francia e Germania che non hanno mandato soldati e stanno adoperandosi per la rstituzione del paese agli iracheni dando pieno mandato allíOnu per gestire la difficile situazione e avviare un reale processo di democratizzazione. Oggi piu' che mai e' necessario che il popolo della pace si mobiliti perchÈ cessi líoccupazione dellíIraq e venga restituito il paese agli iracheni. Roma, 12 novembre 2003 Lello Rienzi - Un Ponte Per http://www.unponteper.it -------------------- http://www.informationguerrilla.org
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