STORIE D'ACQUA, NARRATE A VARESE



STORIE D'ACQUA, NARRATE A VARESE...

Il 2003 e' stato dichiarato l'anno mondiale dell'acqua.
A Johannesburg, nell'ultimo vertice sulla Terra, ci si e' soffermati sul
problema dell'approvvigionamento idrico, partendo dalla necessita' di
riaffermare diritti che sembrano dimenticati.
A Varese, inserito in un'iniziativa dal titolo: "Un posto nel mondo", ieri
sera (4 novembre) sono state raccontate, attraverso documentari e parole,
storie d'acqua...
"L'acqua che non c'e'" un documentario di Alessandra Speciale narra della
mancanza d'acqua in Burkina Faso. L'acqua non c'e'; ci sono fontane
pubbliche dove l'acqua viene venduta; ci sono donne, bambini e ragazzi che
poi rivenderanno l'acqua ad un prezzo piu' caro a chi vive nei quartieri
dove non vi e' nemmeno la fontana pubblica; ci sono code di donne e bambini
e ragazzi con secchi e recipienti appoggiati a terra, con spintoni e liti...
Per chi ha piu' soldi, c'e' la possibilita' di allacciarsi all'acquedotto;
ma poi, l'acqua il piu' delle volte arriva solo la notte e l'aria che esce
dal rubinetto, ogni qual volta si prova ad aprirlo, fa ugualmente girare il
contatore...
Per chi ha meno soldi (o meglio, soldi non ne ha!) c'e' soltanto l'acqua del
pozzo; ma il pozzo non e' coperto e l'acqua si trasforma in una fonte di
diffusione di malattie...
La situazione tragica di per se', peggiora di giorno in giorno a causa della
privatizzazione dell'acqua in corso ormai gia' dal 1991. Quando la gestione
dell'acqua sara' completamente messa nelle mani delle multinazionali
francesi e internazionali, l'acqua diventera' per tutta la popolazione del
Burkina Faso inaccessibile. A tutti gli abitanti di quel piccolo paese
africano restera' soltanto l'acqua del pozzo; e cosi' l'acqua sinonimo di
vita diverra', per loro, sinonimo di morte...
"Niger: aspettando la pioggia" un documentario di Marco De Poli e Giovanna
Cossia. Colori suoni e volti di uomini e donne che scavano trincee nel
terreno, che consentiranno poi di mantenere piu' a lungo l'umidita', per
poter coltivare una terra arida e ancora di piu' per portare avanti quella
lotta infinita contro il deserto che avanza...
La vita, in uno dei paesi piu' poveri del mondo, e' scandita dalla
quotidianita' spicciola di un popolo che cerca di sopravvivere, di donne che
cucinano e bambini che giocano, aspettando la pioggia...

Assenti i registi, contrariamente a quanto scritto sul programma, ma
presente Mhoamed Ba, un mediatore culturale senegalese che si e'
"qualificato" come "un ponte". Un ponte fra due mondi, due culture, due
paesi; due paesi fatti di persone che hanno voglia di comunicare fra loro.
Mhoamed ci ha raccontato la sua vita, i suoi sogni e ci ha narrato com'era
l'Africa, o meglio come fu l'Africa, prima della colonizzazione europea,
allor quando, l'acqua, ad esempio, non si pagava...

Ormai tutti sappiamo che la privatizzazione dell'acqua altro non e' che una
nuova colonizzazione, per questo dobbiamo fermarla!

elisabetta caravati