un marchingegno truffaldino per salvare Rete 4



Alle agenzie di informazione

Il Conna presente a Cernobbio con il suo segretario, ha sentito dichiarare dal ministro Gasparri che l’Italia sarà la prima in Europa a dar luogo a trasmissioni in digitale e ben pochi si sono domandati il motivo.

La trovata delle trasmissioni in digitale, nasconde un marchingegno truffaldino per salvare Rete 4 dal trasferimento sul satellite. Basta pensare che le trasmissioni in digitale terrestre, cosa ben diversa da quelle da satellite, a partire dal prossimo 31 dicembre non saranno ricevibili da nessuno per la totale mancanza di ricevitori.

Il sistema anche dal lato tecnico è costoso e fallimentare, per questo motivo dopo alcune sperimentazioni è stato abbandonato dagli altri paesi europei che anche da un punto di vista commerciale si sono resi conto che gli ascoltatori non hanno nessuna voglia di rottamare il proprio televisore per ricevere i medesimi programmi che la Rai oggi trasmette in analogico.

Il presidente dell’associazione (M. Albanesi)

25.10.2003

(Associazione di televisioni e radio locali)

MAGGIORI NOTIZIE A COMPLETAMENTO DEL PRECEDENTE COMUNICATO

Il ministro Gasparri afferma - incontrastato sul piano informativo - che con il digitale l’Italia stupirà il mondo. Nulla di più fantasioso, aumentando fittiziamente il numero dei canali di trasmissione per salvare Rete 4 dal trasferimento su satellite come già abbiamo detto, il ministro impone un sistema spericolato che ha destato grandi perplessità sul piano tecnico e su quello commerciale per la totale mancanza di ricevitori che l’industria neppure ancora produce e soprattutto per la mancanza di interesse da parte degli ascoltatori ad acquistare nuovi televisori completamente diversi da quelli che già possiedono.

Vero è che il ministro Gasparri per “premiare” gli acquirenti dei decodificatori è riuscito a sottrarre dalle casse dello Stato ben 261 miliardi di vecchie lire che magari il ministro Tremonti “recupererà” svendendo qualche sede di ministero, tuttavia, l’operazione ha anche lo scopo di gravare ulteriormente la Rai di impegni e di spese al fine di impoverirla (già lo è stata sul piano dei programmi) al punto da rendere inevitabile una sua alienazione.

Gasparri poi ottiene un terzo risultato (che ci interessa particolarmente), quello di distruggere quanto resta della emittenza locale, già privata della sua dignità economica che aveva al suo apparire (fine Anni Settanta) a beneficio di una impresa televisiva a lui vicina, Serenissima televisione di Padova che recentemente ha percepito ben 10 miliardi di vecchie lire di finanziamenti statali, il cui amministratore, Lucio Garbo scrive lettere ai nostri ultimi associati come consigliere del ministro con tanto di carta intestata ministeriale.

                  Il presidente (Mario Albanesi)

25.10.2003